COPPA CADUTI DI REDA. BORTOLUZZI ROMPE IL GHIACCIO E VINCE DAVANTI A DATI E ANASTASIA

DILETTANTI | 06/04/2025 | 17:20

Anche la 49° Coppa Caduti di Reda, classica primaverile del ciclismo italiano nella categoria Elite e U23 organizzata dalla società cicloturistica La Rôda Reda, è andata in archivio con un grande risultato sportivo e organizzativo.
A vincere è stato il friulano Giovanni Bortoluzzi, classe 2002, della General Store – Essegibi – F.lli Curia. Il corridore ha regolato allo sprint i due compagni di fuga, Tommaso Dati e Tommaso Anastasia, con cui aveva fatto la differenza a più di 60 km dal traguardo. L’Elite friulano ha festeggiato una meritata vittoria, sfruttando la condizione di forma ottenuta alla Settimana internazionale Coppi e Bartali e cogliendo l’occasione della intervista al termine della cerimonia protocollare di premiazione per complimentarsi con l’organizzazione della società locale, La Rôda Reda, che ogni anno attiva tutta la comunità locale per questo appuntamento storico del ciclismo italiano per Elite e U23. È stato ancora una volta ottimo l’impegno organizzativo della S.C. La Rôda Reda, con la regia del presidente Danilo Costa, insieme a Giovanni Picio Calderoni e a tutto l’appassionato staff e agli sponsor che hanno voluto contribuire alla buona riuscita di un appuntamento ciclistico di alto livello. Nell’albo d’oro c’è anche l’oro olimpico Elia Viviani (a segno nel 2009).
 
LA CORSA – La 49° Coppa Caduti di Reda (offerta da Eta Beta Forlì), denominata anche “Gran Premio Eta Beta - Conclima SGR” e 43° Memorial Stefano Cornacchia, era valida anche come 70° Giro della Romagna e come prova del 33° Trofeo Il Cappello D’Oro. La Coppa Caduti di Reda ha visto anche il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Faenza, oltre al prezioso supporto di Eta Beta, Conclima, Banca Fideuram, Carmellini, Frigomeccanica e T. Service Agency.
Il percorso, con leggere modifiche, mantiene le caratteristiche che nel tempo ne hanno fatto quella che viene ribattezzata da tutti la “corsa di Sët Strëpp”, cioè la "corsa dei sette strappi" in dialetto romagnolo. Dalla partenza di Reda, con tre passaggi sotto il traguardo, i primi 40 km sono invariati, con i traguardi volanti di via Corleto e del ristorante Trattoria La Miseria a Prada. Il primo Gpm è il Monte Carla, da affrontare due volte (km 53 e 72), poi Monticino (km 81), Cima Vernelli (km 95), Rio Chiè (km 117), di nuovo Monte Carla (km 127), poi i due traguardi volanti (TV) sugli strappi di Cima Agello (km 133) e Monte Brullo (km 137) prima di salire sul 7° e ultimo GPM di Cima San Biagio Antico (km 140,5), a 15 chilometri dal traguardo posto di nuovo a Reda di Faenza dopo 155,9 km.
 
LA CRONACA - Al via 187 atleti effettivi, mentre erano 200 gli iscritti, il massimo possibile; gli organizzatori avevano dovuto scegliere 34 team tra oltre 50 richieste di partecipazione. Le 34 società venivano da nove Regioni italiane, con il tocco internazionale della formazione inglese Zappi Racing Team di Flavio Zappi, che ha base a Riolo Terme. Sono dodici le nazionalità degli atleti iscritti a cinque giorni dal via: oltre all’Italia, anche Albania, Capo Verde, Colombia, Danimarca, Etiopia, Moldavia, Polonia, Serbia, Stati Uniti, Ucraina e Ungheria.  Dopo l’omaggio al Monumento ai Caduti di Reda, a cui hanno preso parte anche alcuni atleti tra cui i “locali” di Reda Luca Bagnara (Team Technipes #inEmiliaRomagna) e Riccardo Drei (Beltrami TSA - La Risorsa Umana), e il trasferimento, a dare il via ufficiale sono stati il sindaco di Faenza Massimo Isola e il vicepresidente del Comitato regionale Federciclismo Alessandro Spada.
Il primo attacco è stato portato da Raffaele Veneri (Sissio Team) e Riccardo Biondani (General Store - Essegibi - F.lli Curia) poco dopo il via ufficiale. La coppia ha mantenuto il comando fino ad arrivare in prossimità del primo transito sul Monte Carla (1° GPM, km 53), quando al loro inseguimento si era già formato un drappello di una trentina di corridori, anche a causa del forte vento che ha reso la classica ancora più selettiva, oltre ai suoi proverbiali strappi e ai quasi 2.000 metri di dislivello.
Nel 2° giro del Monte Carla (2° GPM, km 72) ha tentato l'assolo Lorenzo Ginestra (Swatt Club), resistendo al comando fino al Monticino (3° GPM, 81 km), salita affrontata anche dal Tour de France 2024.
Andando verso la salita di Cima Vernelli (4° GPM, km 95) a prendere la testa della corsa è stato il terzetto composto da Giovanni Bortoluzzi (General Store - Essegibi - F.lli Curia), Tommaso Dati (Biesse Carrera Premac) e Tommaso Anastasia (Beltrami TSA - Tre Colli). Li insegue Matteo Regnanti (TeamHopplà), mancando però il ricongiungimento.
La corsa è già decisa: i tre di testa mantengono il comando fino al traguardo di Reda, superando anche i GPM di Cima Rio Chié, Monte Carla, i traguardi volanti di Cima Agello e Monte Brullo e anche il settimo e ultimo GPM di San Biagio Antico (km 140, ai -15 dall'arrivo).
Al loro inseguimento si sganciano William Harding (Zappi Racing Team), Matteo Regnanti (Team Hopplà) e Dennis Lock (General Store - Essegibi - F.lli Curia), che arrivano fino a 30" di ritardo, ma non c'è nulla da fare. Se la giocano allo sprint, con pieno merito, i tre battistrada: Bortoluzzi ha la meglio su dati dopo un lungo testa a testa negli ultimi 200 metri, mentre Anastasia, al primo anno da U23, completa il podio. Dietro di loro, Lock regola gli immediati inseguitori per il quarto posto. Zurlo, Manenti e Baseggio anticipano nel finale il gruppo, mentre Kevin Pezzo Rosola con lo sprint del primo gruppo completa la top ten.
Alle premiazioni, anche l’assessore allo Sport del Comune di Faenza Martina Laghi, insieme a Alessandro Spada (vicepresidente FCI Emilia-Romagna) e Carlo Vassura (Presidente FCI Ravenna), Matteo Costa in rappresentanza di Eta Beta Forlì, Danilo Costa e Giovanni ‘Picio’ Calderoni per la società La Roda Reda, Ermes Cornacchia per la famiglia Cornacchia e rappresentanza della SC Baracca Lugo per la premiazione del 70° Giro della Romagna.


ORDINE D'ARRIVO


  1. Giovanni Bortoluzzi (General Store – Essegi – F.lli Curia) km 155,9 in 3h50’58” alla media di 40,499 km/h
  2. Tommaso Dati (Biesse – Carrera – Premac) s.t.
  3. Tommaso Anastasia (Beltrami TSA Tre Colli) a 6”
  4. Dennis Lock (General Store – Essegibi – F.lli Curia) a 44”
  5. Matteo Regnanti (Team Hopplà) s.t.
  6. William Harding (Zappi Cycling Team) s.t.
  7. Matteo Zurlo (S.C. Padovani) a 1’49”
  8. Marco Manenti (Team Hopplà) s.t.
  9. Matteo Baseggio (S.C. Padovani) a 1’53”
  10. Kevin Pezzo Rosola (General Store – Essegibi – F.lli Curia) 2’36”

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