TIRRENO-ADRIATICO. AYUSO PRENDE TUTTO: TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANE TALENTO SPAGNOLO

PROFESSIONISTI | 15/03/2025 | 17:06
di Federico Guido

C'è il sigillo di Juan Ayuso sulla tappa regina della Tirreno-Adriatico 2025: lo spagnolo dell'UAE Team Emirates XRG ha fatto la differenza sulla salita finale della sesta frazione, quella di Frontignano, ed è andato a prendersi sia il successo parziale che la maglia azzurra di leader della generale.


Tom Pidcock (Q36.5) e Jai Hindley (Red Bull - BORA - hansgrohe) hanno cercato di resistere agli allunghi dello spagnolo che però, dopo essere stato pilotato alla grande dai compagni di squadra, si è tolto tutti di ruota ai -3,4 km dalla conclusione. Il britannico e l'australiano hanno quindi concluso in seconda e terza posizione al traguardo dove Filippo Ganna, stringendo i denti e chiudendo a 49" dal vincitore di giornata, è riuscito a difendere il podio della Corsa dei due Mari: il verbanese ora, infatti, è terzo con un ritardo di 38 secondi dal nuovo leader e di solo 1" da Antonio Tiberi, 2°.


LA CRONACA. In partenza il primo ad accendere la miccia è nientemeno che Mathieu van der Poel. L’olandese si lancia subito all’attacco ma dopo poco, anche per via dell’1’37” di ritardo in classifica generale da Ganna, viene riassorbito dal gruppo. Da questo allora evadono Andrea Vendrame (Decathlon-AG2R La Mondiale, Samuele Battistella (EF Education-Easypost), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Andrea Pietrobon (Polti-VisitMalta), Magnus Cort Nielsen (Uno X-Mobility) e Gianni Vermeersch (Alpecin - Deceuninck) che, in breve, arrivano a vantare un margine superiore ai due minuti nei confronti del plotone. Da dietro tentano in un secondo momento di riaccodarsi anche Benjamin Thomas (Cofidis) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL) i quali, dopo qualche chilometro a bagnomaria, riescono nel loro intento portando così a otto il numero dei componenti della fuga di giornata. Quest’ultima, vista anche la qualità dei propri elementi, non riesce a prendere inizialmente un margine troppo cospicuo ma, col passare dei chilometri, il gruppo allenta la sua morsa e davanti arrivano ad avere fino a 4’37”. La situazione cambia quando davanti si mettono gli uomini della Red Bull - BORA – hansgrohe che, a partire dai -65 km, alzano il ritmo limando in maniera consistente il ritardo dagli attaccanti. In questo modo, al primo GPM di giornata di Crisperio (1° Pietrobon, 2° Battistella, 3° Cort e 4° Thomas) i battistrada transitano con poco meno di tre minuti sul plotone che, in maniera lenta ma inesorabile, continua a mangiare secondi agli otto di testa. Il trend viene confermato al traguardo volante di Pieve Torina (vinto da Vendrame davanti a Pietrobon, Stuyven e Battistella) quando il riscontro cronometrico dice 2’38”, un vantaggio che si riduce a 1’25” all’imbocco della salita conclusiva verso Frontignano. Qui, mentre Vendrame davanti stacca i compagni d’avventura, prima la Bahrain-Victorious e poi l’UAE Team Emirates-XRG s’incaricano di fare il forcing e la loro azione porta in fretta il gruppo a sgretolarsi. Anche Filippo Ganna (Ineos-Grenadiers), leader della generale, si stacca ai -4,4km ma, dando dimostrazione di condizione e tenacia, non naufraga tant’è che al traguardo giungerà poi con un ritardo di 49”. Il passo di Isaac Del Toro intanto spiana la strada a Juan Ayuso che in almeno tre circostanze prova l'allungo portandosi però sempre dietro Tom Pidcock, Jai Hindley e, con qualche difficoltà in più, Mikel Landa (Soudal-Quick Step). Ai -3,4km però l’ennesima accelerazione dello spagnolo sortisce l’effetto da lui sperato con nessuno dei suoi rivali diretti che riesce a tenergli la ruota. Il classe 2002 dell’UAE Team Emirates s’invola così verso il successo in solitaria (il terzo in stagione) che matura con un margine di 13” su Pidcock (che soffia la maglia ciclamino a Jonathan Milan) e Hindley. Appena dietro di loro chiudono Landa e un grande Antonio Tiberi che, una volta distanziato, affrontando la salita del suo passo nel finale recupera secondi e posizioni a profusione. Il suo 5° posto a 20” da Ayuso gli consente di volare al 2° posto della generale con un ritardo di 37” dall’iberico e un vantaggio di appena un secondo su un superlativo Ganna il quale domani, nella Porto Potenza Picena-San Benedetto del Tronto di 147km per velocisti, potrà difendere (se non addirittura migliorare) il proprio posto tra i primi tre.

In casa Italia, da segnalare infine il 10° posto all'arrivo per Lorenzo Fortunato (XDS Astana) e il 10° invece nella generale di Mattia Cattaneo, secondo corridore in top ten di una Soudal-Quick Step seconda nella classifica a squadre dietro solo all'UAE Team Emirates-XRG.

ORDINE D’ARRIVO

1. Juan Ayuso (SPA/UAE Emirates-XRG) - 4:14:02

2. Thomas Pidcock (GBR/Q36.5) a 0:13

3. Jai Hindley (AUS/Red Bull-Bora-Hansgrohe) a 0:13

4. Mikel Landa (SPA/Soudal-Quick Step) a 0:15

5. Antonio Tiberi (ITA/Bahrain-Victorious) a 0:20

6. Derek Gee (CAN/Israel-Premier Tech) a 0:20

7. Isaac del Toro (MEX/UAE Emirates-XRG) a 0:36

8. Ben Healy (IRL/EF Education-EasyPost) a 0:42

9. Tobias Halland Johannessen (NOR/Uno-X Mobility) a 0:45

10. Lorenzo Fortunato (ITA/XDS-Astana) a 0:50

CLASSIFICA GENERALE

1. Juan Ayuso (SPA/UAE Emirates-XRG) - 25:33:17

2. Antonio Tiberi (ITA/Bahrain-Victorious) a 0:37

3. Filippo Ganna (ITA/Ineos Grenadiers) a 0:38

4. Derek Gee (CAN/Israel-Premier Tech) a 0:42

5. Jai Hindley (AUS/Red Bull-Bora-Hansgrohe) a 0:53

6. Thomas Pidcock (GBR/Q36.5) a 0:56

7. Mikel Landa (SPA/Soudal-Quick Step) a 1:05

8. David de la Cruz (SPA/Q36.5) a 1:32

9. Pello Bilbao (SPA/Bahrain-Victorious) a 1:32

10. Mattia Cattaneo (ITA/Soudal-Quick Step) a 1:38

per rileggere il racconto in diretta dell'intera tappa CLICCA QUI


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COMMENTI
Bravo Ayuso
15 marzo 2025 17:55 ghorio
Sicuramente Ayuso è stato bravo, però la sua vittoria è sempre legata al nuovo modo di correre dei big, che aspettano l'ultima salita. Invece bisogna attaccare anche da lontano.

Ottima Italia
15 marzo 2025 17:57 Frank46
Milan in volata ha confermato di essere probabilmente il miglior velocista al mondo.
Ganna è ritornato a fare grandissime cose a cronometro, ma soprattutto ha fatto vedere di avere una gamba che lascia ben sperare per Sanremo e Roubaix.

Tiberi da conferme di essere un potenziale campione da GT, in assenza di chi ha due marce in più rispetto a tutti .

La salita di oggi non era per corridori esplosivi ed essere arrivato a 20 s da Ayuso e a 5 da Pidcock, Hidley e Landa è positivo.

Mi lascia solo un po' di dubbio la sua resistenza alle condizioni atmosferiche estreme che durante un GT difficilmente non ci sono in nessuna tappa.

Sembra subire troppo sia il grande caldo che il freddo e la pioggia.
Se dovesse confermare questi problemi finirebbe per vanificare la sua classifica nei GT la maggior parte delle volte. Andare forte in salita e a cronometro e avere buone doti di recupero sono le doti più importanti per un corridore da GT e lui le ha. Però un corridore da GT deve resistere anche a condizioni climatiche avverse.

Bravo Ganna
15 marzo 2025 17:57 libero pensatore
e grande azione di Ayuso,mi sa che Pogacar comincia a tremare.

Ps
15 marzo 2025 17:59 Frank46
Vendrame anche merita di essere citato. Lo dico da anni, lui è un po' il nuovo Giovanni Visconti, e di questi tempi meglio di niente.

@ghorio
15 marzo 2025 18:38 Frank46
Nuovo modo di correre dei big? Veramente questo è il solito modo dagli anni 90 fino all' arrivo dei fenomeni degli ultimi anni.

Poi tra l' altro c'è percorso e percorso. Anche se ci fossero stati quelli che ci hanno abituato ad attacchi che non si vedevano dagli anni 80 oggi solo dove ha attaccato Ayuso si poteva attaccare.

Inoltre nessuno fa attacchi per dare spettacolo, a meno che la superiorità non sia troppa e non si tratti di corridori che fanno più fatica a rimanere al passo degli altri che a dare 5 minuti a tutti, quando il percorso lo consente .

Ayuso non è Pogacar e nemmeno Vingegard e questo percorso comunque non avrebbe permesso imprese epiche, a cui ci stiamo abituando grazie ai big di oggi.

Tiberi ...
15 marzo 2025 18:47 libero pensatore
se non riesce a stare con Landa è grave,per il giro deve crescere per avere speranze da podio.

ghorio
15 marzo 2025 19:14 Bicio2702
"Invece bisogna attaccare anche da lontano."
Ma certo. L'importante è far vedere gli sponsor della maglietta...
Ti rendi conto che adesso pochi al mondo vincono attaccando da lontano?
Ma te hai mai corso in bici da strada?

Tiberi
15 marzo 2025 19:31 fedaia66
Piu che libero,mi sembri prematuro pensatore..
E' grave cosa? Perdere 5 secondi da uno che e' arrivato quinto all'ultimo tour nella prima vera salita della stagione?
Mi sembra un pensiero davvero forzato.
Scusami se ti sembro petulante.

Bahrain
15 marzo 2025 19:43 Bullet
Diciamo che gliel'hanno anche servita ad Ayuso che i primi km di salita ha potuto risparmiare la squadra con la Bahrain che tirava...Tiberi faceva già le smorfie in scia a Caruso, chi è in ammiraglia dovrebbe capire se è il caso di fare certe azioni che poi possono aprire la strada ad altri. È arrivato lo stesso secondo ma ha rischiato di non salirci neanche sul podio.

libero pensatore
15 marzo 2025 20:41 fransoli
che ayuso faccia tremare pogacar mi sembra ancora una roba ipotetica, in fin dei conti ha battuto di un pugno di secondi gente a cui di solito pogacar rifila i minuti... poi data la giovane età magari migliorerà ulteriormente fino ad arrivare ai livelli dello sloveno però al momento l'avversario di pogacar pogacar rimane sempre e solo vingegaard, con possibile inserimento di remco.... su Tiberi ovvio che deve crescere, ma di qui al giro ancora ne deve scorrere di acqua sotto i ponti, non è un fenomeno, non credo si possa pretendere che sia già oggi al top, comunque è arrivato secondo dietro al grande favorito della vigilia, al moemnto il suo lo ha fatto

Fedaia66
15 marzo 2025 21:49 libero pensatore
Landa è un buon corridore ma non ha mai vinto niente e ha 36 anni,spero che Tiberi abbia patito il freddo.

@libero pensatore
15 marzo 2025 22:02 Arrivo1991
Cambia nick, che ti sei perso che al Tour 2024, pur di non aiutare lo sloveno, e' salito in ammiraglia.Divertente il siparietto a due ( uno ) con il tuo socio toscano. Bravi

Fransoli
15 marzo 2025 22:05 libero pensatore
Forse sbaglio ma Vingegaard è in fase calante è stato spremuto troppo e le ultime cadute hanno fatto il resto,Renco sarà l'avversario principale di Pogacar.

Ayuso
15 marzo 2025 22:20 Ale1960
Personalmente non mi ha così impressionato. Era il più forte,ma non ha certo strabiliato. È lontano parecchio dai due fenomeni Pogacar e Vingegaard. Al cospetto di questi avversari difficilmente può perdere, ma non dà mai la botta che chiude i discorsi.

libero pensatore
15 marzo 2025 22:33 Buzz66
Landa ha 35 anni, 36 li farà a dicembre, ma a parte questo è uno che è salito sul podio due volte al Giro e lo ha sfiorato per due volte al Tour se non sbaglio.
Pensa che Tiberi saprà fare di meglio in futuro?
Io ho molti dubbi…

Buzz66
15 marzo 2025 23:13 libero pensatore
Si,ma non ha mai vinto niente

Tiberi
15 marzo 2025 23:13 fedaia66
ricordo umilmente che Nibali all'eta' di Tiberi, non era ancora arrivato nei 10 in un gt..come cavolo si fa a dire che carriera avra' Tiberi?

Pogacar
16 marzo 2025 01:45 fransoli
Avrebbe bisogno di questo ayuso come ultimo uomo sul poggio ma visti i trascorsi non credo proprio che sarà al via della classicissima...un vero peccato perché senza il giovane svizzero infortunato, che stava pure lui in gran forma, la corazzata emiratina rischia poi di fare la fine dello scorso anno chiedendo gli straordinari a wellens e del toro ma rimanendo poi scoperta per il gran finale...yates non mi pare al momento in condizione e Il buon almeida non lo vedo per le gare in linea.

Gli attacchi da lontano
16 marzo 2025 12:48 ghorio
Vedo che i commentatori sono grandi esperti di corse ciclistiche e sono anche ciclisti amatori e discettano su tutto. Io non vado in bicicletta, salvo qualche passeggiata, ma la storia del ciclismo è nata prima di Pogacar e di Ayuso. Pertanto il fatto di attaccare da lontano per i big deve essere la regola. ricordo da ragazzino un Giro d'Italia del 1959 con Gaul che attaccava Anquetil sui vari colli e poi si fermava , dando poi la staffilata nell'ultimo colle.

ghorio
17 marzo 2025 10:07 Bicio2702
Già il fatto che non sei mai montato su una bici col numero nella schiena, declassa di un bel po' le tue analisi, mancando totalmente l'esperienza.
Ti rimane quindi solo il piano teorico, ma vedo che fa acqua anche quello, visto che rivanghi epoche di ciclismo del dopoguerra, quando adesso è tutto totalmente cambiato e tu purtroppo non ti sei ancora adeguato con i ragionamenti...

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