
Il gruppo d’affiatati amici pedalatori che fa riferimento alla nota Pasticceria Reali di “patron” Roberto Oggioni, con sede nell’omonima via della a frazione di Cassina Amata, dopo l’esordio dello scorso anno con l’”impresa” del Cammino di Santiago portata brillantemente a termine pedalando in mountain bike, non ha lasciato ma ha raddoppiato. E in questa primavera 2024 ha previsto un raid con meta conosciuta e assai frequentata come quella definibile “dei Castelli della Loira”, in terra francese, che esercita sempre un grande richiamo a livello paesaggistico e culturale di rilevanza internazionale.
E, rifacendoci ad un conosciuto e diffuso modo di dire, sempre attuale nell’ambiente sportivo per gli sport di squadra che recita “squadra che vince non si tocca”, è in pratica stata riconfermata la “formazione” di Santiago di Campostela 2023 con un’integrazione, meritata sul campo d’allenamento durante i ritagli di tempo – e non pochi – “rubati” alle rispettive professioni abituali su sentieri e strade bianche di Lombardia. L’integrazione si può dire faccia riferimento, con cavalleria, alle “quote rosa” dato che quest’anno anche una rappresentante del gentil sesso è entrato nel gruppo dei pedalatori.
Ecco i loro nomi: Roberto Oggioni, pasticcere, Roberto Rebosio, Massimo Rebosio, affiatati cugini, poi Davide Tanfoglio, Giovanni Quattromini, Massimo Marini, Alfredo Scognamiglio e Claudio Pegoraro, già protagonisti del raid a San Giacomo di Campostela nel 2023 e dalla “recluta”, Adelina Ranesi, la “new entry” rosa.
Altra matricola, sempre al femminile, è Barbara Marin che s’aggiunge quest’anno alla sezione supporto logistico gestita da Paolo Galli e Alessandro Fabris, gli sperimentati tuttofare con i mezzi e gli approvvigionamenti alimentari del gruppo con Fabris, particolarmente esperto e collaudato nel settore del “food & beverage”, soprattutto nel beverage in verità, soggiunge qualche voce, e non tanto sottovoce.
La benedizione da don Mylabattula Gangaraju, sacerdote coadiutore della parrocchia di Cassina Amata che ha seguito, come lo scorso anno, con partecipazione morale e interesse le fatiche dei pedalatori – e relativo mal di gambe (imprescindibile) – è stato il segnale di “via” del raid a pedali di un affiatato gruppo di amici con costante attività pedalatoria che cercano di recuperare il tempo perduto in gioventù per questa un po’ tardiva in verità, viva passione a due ruote.
E tutto è filato liscio in terra francese per pedalatori e accompagnatori, qui ritratti nell’iconica località di Mont-Saint-Michel, sulle coste dell’oceano Atlantico, tornati a casa dopo una settimana sì faticosa, per certi versi, ma piena di soddisfazioni, pronti a celebrare la loro “impresa” di maturi pedalatori che condivideranno, pure convivialmente, con amici e sostenitori con assidua frequenza.
Magari già prospettando e valutando analoghe esperienze per il 2025.
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