PISTA AZZURRA. SI PARTE PER MILTON, SCELTA DEI MATERIALI CADUTA SUI TUBELESS VITTORIA E SUL "COLLARE RINFRESCANTE"

PISTA | 09/04/2024 | 08:20
di Claudio Ghisalberti

Potenziare i muscoli e migliorare l’aerodinamica. A prima vista sono questi i due dogmi della pista. Ma adempiere a questi due principi non è affatto semplice, soprattutto se parti già da un livello di eccellenza. Si lavora sui dettagli, su particolari a volte quasi invisibili o impercettibili.


Benvenuti al velodromo di Montichiari, la tana dei pistard azzurri, che nei giorni della vigilia della partenza per Milton (dove è in programma l’ultima prova di Coppa prima dell’Olimpiade, ci sarà anche Elia Viviani dopo la caduta nella Roubaix) si è trasformato in un vero e proprio laboratorio. Di idee e materiali. E la carne al fuoco in vista di Parigi è tanta e saporita.


La prima cosa che salta all’occhio, perché subito associabile al corridore, è la bicicletta. Dei nuovi bolidi di Pinarello per i due quartetti ne abbiamo già parlato, sono la “Bolide F HR 3D” (nata per il record dell’Ora di Pippo Ganna) in lega di alluminio Scalmalloy stampata in 3D per i maschi, e la “Bolide HR C” in fibra di carbonio per le femmine.

Grande lavoro ora si sta concentrando sulle ruote, in particolare sulle gomme. Dopo varie prove, analizzate con l’ausilio di uno speciale software, lo staff guidato dal c.t. Marco Villa e da Dario Bragato, responsabile performance delle squadre azzurre, ha optato per l’utilizzo dei tubeless che sono stati ritenuti – per un insieme di fattori - più scorrevoli dei tubolari. Saranno i Pista Oro della Vittoria, sponsor tecnico della Nazionale, con una sezione di 23 millimetri per l’anteriore e 25 per il posteriore. Il problema riguarda la pressione di gonfiaggio dove, al momento, a detta di Villa vige ancora la vecchia regola che più le gomme sono dure più scorrono. Finora si è arrivati, o meglio fermati, a 8,5. Questo perché Campagnolo, fornitrice delle ruote, ha segnalato i grossi rischi di incidente in caso di pressioni maggiori. Il punto critico riguarda l’uncino (hook) che trattiene il tubeless. Grandissimi pressioni, sommate alle enormi forze applicate sulla ruota (immaginate atleti come Ganna e Milan che con la bici e gli indumenti superano i 90 kg che sollecitazioni trasmettono alla ruota soprattutto in curva) rischierebbero di far “esplodere” la ruota stessa con conseguenze catastrofiche. Al ritorno dal Canada verrà provata l’ultima versione del Pista Oro (già omologato dall’Uci) che ha sempre carcassa in cotone ma un battistrada con una speciale mescola per garantire un minore attrito di rotolamento.

A fine mese, invece, gli azzurri saranno nella galleria del vento del Politecnico di Milano per studiare alcuni accorgimenti aerodinamici e testare i body della Castelli.

Una curiosa novità provata nei giorni scorsi è una specie di “collare rinfrescante”. Studiato per trattare in ospedale il danno cerebrale acuto è stato sperimentato anche nel MotorSport. E’ un sistema portatile non invasivo, prodotto in Italia, che ha lo scopo di migliorare sia il benessere, sia la prestazione. E’ formato da una fascia regolabile di cotone, con all’interno una sacca di liquido per lo scambio di energia, a cui vengono applicati due piccoli dischi metallici collegati a un piccolo motorino. Gli atleti lo indossano sia in fase di riscaldamento, sia di defaticamento. Il concetto è simile ai giubbotti di ghiaccio introdotti anni fa da Bjarne Riis per le cronometro. Ma a differenza di questi giubbini, oltre alla praticità, c’è il miglior comfort dell’atleta che non avverte le sferzata fredda, ma solo un piacevole senso di frescura al collo. Frescura che però dovrebbe portare a una sensibile diminuzione della temperatura del cervello.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
considerazioni tecniche
9 aprile 2024 11:55 italia
E’ da apprezzare il lavoro svolto dl team per il miglioramento delle prestazioni. Faccio notare che il “cascone” usato dai Visma si dice che apporta un vantaggio aereodinamico di 0,5 e 1 secondo al km il che vuol dire dai 2 ai 4 secondi sui 4 km (se ho capito, se ho letto bene e se .. è vero). Ho compreso le prestazioni della Danimarca che da tempo utilizzava un casco similiare con cadute trasversali laterali. Mi chiedo questo cascone (che per me su pista va bene, ma su strada crea problemi) si puo’ utilizzare ? E’ a disposizione di tutti ? In caso affermativo è stato sperimentato dal team italiano ?.
Inoltre faccio presente sono state fatte delle prove differenziali di scorrevolezza tra una impugnare a mano nuda o con guanti aereodinamici in lycra?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo aver annunciato Benito,  Giuliano e Crozzolo, il Team Polti VisitMalta prosegue il ciclomercato per la stagione 2026 volgendo la propria attenzione al contesto italiano: il quarto nuovo acquisto è originario della provincia di Parma e domani compirà 26 anni. Il suo nome è Thomas Pesenti. Protagonista di...


Diversi anni fa affrontare l’inverno in bici richiedeva tanto coraggio, altro che storie. I materiali con cui potevamo fronteggiare il freddo, la pioggia ed il ghiaccio erano piuttosto deboli, ma oggi le cose sono fortunatamente cambiate. Le nuove scarpe Celsius XT...


Giunge al termine l'edizione 2025 della Coppa Italia Delle Regioni e così anche dei “Novo Nordisk Health Village”, spazi che hanno ospitato molteplici attività rivolte alla popolazione e nel complesso hanno visto la partecipazione attiva di quasi 2.000 persone, tra...


Nuovo giorno, nuova tappa e nuova vittoria per Paul Magnier al Tour of Guangxi. Con un'altra volata delle sue, il velocista francese ha conquistato infatti anche la seconda frazione della corsa a tappe cinese precedendo sul traguardo di Jingxi...


Continua a far parlare la sovrapposizione di Giro dell'Emilia e Trittico Lombardo con gli Europei di ciclismo. Un tema già affrontato da chi vi scrive insieme alla Sottosegretaria Federica Picchi e che Pier Augusto Stagi ha invece toccato con Andrea...


La Visma-Lease a Bike svela un'ora di filmati esclusivi dietro le quinte della Vuelta 2025, con un Vingegaard sconsolato nonostante la vittoria dopo l'annullamento della tappa finale a Madrid. Si tratta del documentario "Here to Win",   girato con un...


Si può vincere un Campionato del Mondo soli contro tutti ? La risposta è sì. L’ esempio molto eloquente è il Campionato del Mondo di Plouay, in Francia, del 15 ottobre 2000 vinto dal lettone Romans Vainsteins. Sono trascorsi...


La Veneto Women è la nuova corsa firmata PP Sport Events, che segna un passo decisivo nell’avvicinare un territorio storicamente legato al ciclismo a un movimento, quello femminile, in continua espansione. per seguire il racconto in diretta dell'intera prova a...


Riportata in auge dalla PPSport Event di Pippo Pozzato, va in scena oggi la 88a edizione del Giro del Veneto: partenza da Vicenza, traguardo a Verona dopo 161, 2 km. per seguire il racconto in diretta dell'intera prova a partire...


Una bicicletta rossa. Di seconda mano. Sgangherata. E’ quella che Hanneke Bakker usa per pedalare lungo le stradine strette e irregolari di Amsterdam nel 1943, Seconda guerra mondiale, occupazione nazista, persecuzione antisionista, ebrei braccati, scovati, arrestati, destinati ai campi di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024