NON TRASFORMATE LA SICUREZZA IN UNA FARSA, IL CICLISMO NON AMMETTE SCORCIATOIE

LETTERA APERTA | 06/04/2024 | 08:11
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore, ho il radicato viziaccio di dire ciò che penso. Ovviamente nel rispetto di ogni altra opinione, che significa anche riconoscere i propri errori. Ma determinato e risoluto se ritengo di avere motivate ragioni per permanere del mio convincimento. È una premessa che ritengo s'imponga nell'apprestarmi a dire, e a scrivere, che faccio sempre più fatica a comprendere, e men che mai a condividere, quanto viene partorito da menti illuminate che tirano le fila e reggono le sorti di questo Ciclismo del terzo millennio.


Mi spiego e accenno solo a un aspetto fondante questo mio... "disamore" per balzane innovazioni, semmai interessasse a qualcuno dibatterne e confrontarsi.


Inutile girarci intorno: la SICUREZZA nell'esercizio della professione ciclistica, del tutto auspicabile se ponderata e adeguata, sta assumendo sempre più i contorni di una farsa, e al contempo di una faida, di natura sostanzialmente politica. Facciamo questo, mettiamo quello, così non va più bene, cambiamo qui, togliamo là... e via sproloquiando.

Si è arrivati, ed è storia di questi ultimi giorni, a proporre - e, peggio, a predisporre - dei correttivi tecnici ridicoli (il fuoriclasse che veste l'Iride ha parlato di "scherzo") addirittura alla Parigi-Roubaix, ad una Classica Monumento da tempi remoti nota a tutti come l'Inferno del Nord. Una definizione, a mio parere onorifica, che qualcosa vorrà pur dire!

Così vale per la Classicissima, per il Fiandre, per le classiche delle Ardenne, e tanto altro di spettacolare, fino alla nostra Classica delle foglie morte.

A mio avviso, non è il caso di farla poi tanto lunga: il CICLISMO, quello in caratteri maiuscoli che ho avuto l'immenso piacere e, dico anche, il privilegio di ammirare, e i suoi più prestigiosi ed affermati campioni ed interpreti, non hanno mai messo in discussione, nè si sarebbero sognati di farlo, che il rischio e il pericolo facciano parte del mestiere. Se vuoi stare sul sicuro, datti al ping-pong o agli scacchi, non pensarci nemmeno di gareggiare in bicicletta.

Sarò fuori dal tempo? Voglio ancora una disciplina - non un semplice Sport - agonistica di sudore e sangue? Resto un nostalgico di un Ciclismo che qualche anima bella vorrebbe fosse dimenticato?  

L'appena trascorso periodo di Pasqua, mi ha ricordato che un Tizio che la sapeva davvero lunga, e proprio per questo venne inchiodato su di una Croce, non teneva in gran conto gli stolti e gli ipocriti. Non so se Costui fosse, o sia, un inguaribile innamorato del Ciclismo, ma di sicuro aveva colto nel segno.
Il Ciclismo è una fede ed in quanto tale non ammette scorciatoie. Figuriamo delle "chicane".

Cordialmente

Fiorenzo Alessi

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...


Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...


Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...


A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...


Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...


Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...


Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà,  sabato 28...


Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...


Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...


Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024