IL CICLISMO ITALIANO RIPARTE CON ERCOLE BALDINI. VIDEO

EVENTI | 07/01/2024 | 08:14
di Mariagrazia Nicoletti

Bellissima, interessantissima, utile, necessaria. L’ultima serata del ricco carnet di appuntamenti che ha accompagnato la prestigiosa mostra dedicata a Ercole Baldini al Museo civico di San Domenico di Forlì, è stata l’ennesimo regalo di Ercole al Ciclismo.


Il tema era impegnativo, lo sapeva anche l’ospite d’onore, il ct della Nazionale Italiana Daniele Bennati: “Ercole Baldini ed il ciclismo moderno”. Grazie probabilmente all’intelligenza di Paolo Marabini, alle sue domande curiose e costruttive, ne è scaturita una sorta di autoanalisi del Ciclismo Italiano, da cui ripartire insieme e motivati per delineare un futuro all’altezza della gloriosa tradizione italiana.


Daniele con sincerità e garbo, come sottolineato dal conduttore, dopo avere rievocato la sua carriera di atleta, ha ricordato le difficoltà della partenza del suo percorso di Commissario Tecnico, con il venire meno delle figure di Colbrelli e Moscon, fino a quel momento generosi protagonisti. Ed ha rivelato la sua speranza di recuperare il trentino, frenato da mille fattori, ma ineluttabilmente grande talento.

Quindi ha messo in relazione diretta le doti di Filippo Ganna con quelle di Ercole, sostenendo che un Filippo negli anni ’50 avrebbe potuto garantire prestazioni simili. Quando si è giunti alla consueta disamina dei campioni mancanti per le corse a tappe e per i Mondiali, è iniziato il brainstorming per trovare le soluzioni.

In un primo momento è scaturito il grido d’aiuto verso le istituzioni: occorre consentire al Ciclismo e a TUTTI gli Sport di entrare nelle scuole.  Inoltre si deve trasferire l’attività giovanile e le relative necessità di sicurezza in circuiti protetti e velodromi. Niente di nuovo. MA VA FATTO.

Poi l’aiuto è arrivato concreto dall’interno. Marabini ha chiamato sul palco Amadori, e ha provato a ricordare gli ultimi successi della categoria U23: non ci è riuscito sia perché erano troppi, sia perché paradossalmente è difficile accettare che tanti potenziali campioni possano fare perdere le loro tracce.

2019 Battistella Oro Mondiale2021 Baroncini argento Europeo e Oro Mondiale, 2019 e 2023 secondo posto al Tour de l’Avenir per Aleotti e Pellizzari2023 primo posto classifica generale Coppa delle Nazioni e Oro Mondiale a crono per Milesi.

Dove finiscono poi questi ragazzi? Chi fa loro perdere l’obiettivo? Accanto ai procuratori ci sono genitori, direttori sportivi, il ragazzo stesso: possibile che per tutti l’obiettivo sia il ciclismo come lavoro e non come sviluppo di una carriera?

Manca la squadra italiana, la squadra vivaio per eccellenza. Per fortuna i ragazzi se hanno un motivo valido sono disposti a viaggiare, il ciclismo è viaggio. Tuttavia la sensazione è che il sistema ciclismo rispecchi il sistema Italia, un Paese in crisi in cui il posto fisso ben remunerato sembra la massima aspirazione consentita.

Qui serve Ercole Baldini. Serve la sua cultura sportiva che fa sognare i ragazzi, che li fa desiderare di VINCERE, nello Sport e nella vita. Ercole lo ha fatto e lo farà.

Qui il link del video della serata, gentilmente concesso dal Comune di Forlì, che ha organizzato anche la mostra. https://youtu.be/LUjqBHZ8Sp8?si=Twn3wFupPBm2ntLp

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