BEKING. UNA NUOVA MOBILITA' GREEN? ORA E' POSSIBILE GRAZIE ALLA CONDIVISIONE E ALLA SENSIBILITA' DEI PIU' PICCOLI

EVENTI | 04/11/2023 | 08:06
 

Beking non è solo un evento di un giorno ma un vero e proprio manifesto culturale che coinvolge lo stile di vita di ciascuno, migliorandone anche la qualità grazie al mezzo di locomozione più green che esista: la bicicletta.


I founder Matteo Trentin e Claudia Morandini scommettono anche quest’anno sui capisaldi che li hanno portati a creare un progetto che coinvolgesse famiglie, campioni e tifosi.


“Condivisione, educazione delle nuove generazioni” ha spiegato Claudia. “A Beking lo spirito di tutti è quello di fare del bene, di provare a cambiare le cose, educare le persone al rispetto e ai valori dello sport, che poi sono quelli della vita.”

Il ciclismo come cambiamento, non solo individuale ma anche e soprattutto collettivo. Beking è anche uno stimolo per dimostrare come spostamenti più snelli e sostenibili in contesti urbani siano possibili.

“Vogliamo che la bicicletta sia vista non solo come il mezzo sportivo di noi professionisti ma come uno stile di vita che aiuta la città e le persone a vivere in maniera più green” ha sottolineato Trentin. “Le precedenti edizioni ci hanno insegnato che spostarsi all'interno di Monaco - e quindi di qualsiasi città - è realizzabile, soprattutto istruendo le nuove generazioni all'uso corretto della bicicletta.”

Negli ultimi anni, l’evento ha avuto un riverbero importante nel contesto monegasco, tanto che la popolazione e il pubblico sembrano essersi maggiormente avvicinati a questo sport in modo funzionale e salutistico.  
Vedo più bambini in bicicletta in città, più adulti che utilizzano le e-bike per spostarsi ed andare al lavoro” ha fatto notare Claudia. “Molti hanno iniziato a seguire il ciclismo in televisione e prima non lo facevano. I nostri campioni hanno mostrato la parte più umana e hanno appassionato i presenti, portandoli a tifare per loro durante tutta la stagione. Questa è parte della magia di Beking e ne siamo felici.”
Il messaggio che veicola il progetto, di anno in anno, è sempre più forte grazie anche all’appoggio dei partner e dei ciclisti professionisti che si sono uniti a questa causa, come ha confermato Matteo: “Dobbiamo ringraziare tutti quelli che ci hanno appoggiato fino ad ora, dagli sponsor ai nostri amici professionisti, fino al team che ogni giorno mette il proprio impegno e la passione in questa grande avventura. Il ciclismo è uno sport di squadra e l’unità è tutto in momenti come questi. Insieme possiamo fare molto” .
Un supporto importante che coinvolge anche le corde dell’emozione, partendo dai sogni dei più piccoli.“I nostri atleti hanno capito che le orme che lasciano nelle loro gesta sportive danno speranza ai bambini, e credo che questo valga più di ogni vittoria” ha continuato Claudia. “Beking è una festa del ciclismo, è una festa delle famiglie, è l'unico momento di condivisione reale, puro e semplice. Il sorriso dei bambini, vederli pedalare fino all'ultimo minuto di chiusura strade, la passione dei piccoli: è questa la nostra maggiore soddisfazione e orgoglio!”
Matteo Trentin si è anche soffermato sui dettagli della prossima edizione che si svolgerà al Port Hercule di Monaco il 26 novembre prossimo: “I bambini adoreranno incontrare per la prima volta Speedy, la nostra mascotte - che sarà tra noi per divertire i più piccoli e coinvolgerli in molte attività creative. Per quanto riguarda gli eventi più strettamente legati al ciclismo, partiremo la mattina con la Pro-Am per poi proseguire con la pedalata assieme ai bimbi dopo la quale il circuito resterà libero per circa 2 ore per tutti i praticanti. La giornata avrà il suo culmine con il criterium dei professionisti con partenza prevista verso le 14 e poi si potrà pedalare ancora fino alle ore 17 in tutta sicurezza in un anello che ricorda la mitica Formula 1 di Monaco.”
L’invito è esteso dunque a tutti: Beking aspetta ciclisti piccoli e grandi, appassionati e curiosi per una giornata speciale dove condividere messaggi positivi e provare a cambiare la direzione, una pedalata alla volta, insieme.

 

 

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