STORICI FOTOGRAFI. FERRARI: «DAL TOUR DI PANTANI A QUELLO DI NIBALI, AL GIRO TIFO COVILI»

INTERVISTA | 15/05/2023 | 08:12
di Nicolò Vallone

Che sport sarebbe senza i fotografi? Che ricordi avremmo del ciclismo senza coloro i quali, per mestiere, colgono l'attimo, la sfumatura, l'espressione, il gesto, il successo e la sconfitta, e li eternano dentro il loro obiettivo?


Oggi, riposo del Giro d'Italia, parliamo di (e con) Silvano Ferrari, di Sassuolo: 85 anni e non sentirli, uno spirito libero con tanti nipoti e nessun figlio, e tantissimo tempo quindi da dedicare, ogni domenica, a unire le sue passioni per le foto e per il ciclismo.


Signor Ferrari, come si è avvicinato alla fotografia ciclistica?

«Ho cominciato tardi, negli anni Ottanta, quando avevo più di 40 anni. Avevo un ristorante a Nonantola, la cittadina della Giacobazzi, una delle più storiche società emiliane e d'Italia. Acquistai da un cliente la macchina fotografica e iniziai ad andare alle corse tutti i weekend. Ho seguito di tutto, dalle gare dilettantistiche, amatoriali e giovanili, dove mi è capitato anche di fare dei photofinish, fino a tutti e tre i grandi giri. Ho lavorato per Ciclismo Illustrato, ho collaborato con Sirotti padre e figlio che sono di Cesena, con Bettini e Rodella.»

Data la sua provenienza, avrà ottimi rapporti con squadre come Mapei ieri e Green Project Bardiani Csf Faizanè oggi

«Certo! Della Mapei facevo le foto alle presentazioni ufficiali della squadra, coi Reverberi sono grande amico: ci sentiamo spesso soprattutto con Bruno. In questo Giro faccio il tifo per il pavullese Luca Covili, e tifavo anche per Giovanni Aleotti della Bora Hansgrohe (ritirato causa-covid durante la prima settimana ndr) che è di Mirandola.»

Ragazzi che avrà visto (e fotografato) fin dai loro primi anni:

«Sì, di Aleotti ho ancora una foto di quando vinse da Esordiente a Fiorano. Che piacere vedere i ragazzi che seguo fin da piccoli diventare grandi nel professionismo!»

A proposito, nella Giacobazzi di Nonantola corse pure il Pirata...

«E con quella maglia partecipò a tre Giri d'Italia dilettanti: prima arrivò terzo, poi secondo, infine lo vinse nel 1992 con 5 minuti di vantaggio sugli avversari. Ho vissuto tutta la storia di Marco, io c'ero a Madonna di Campiglio: rimasi di sasso.»

Avrà anche fotografato tanti Tour de France di quegli anni:

«Altroché! Ero ai Tour di Pantani, a quelli di Armstrong e ho assistito da vicinissimo pure a quello vinto da Nibali [come si può notare nella foto di questo articolo, dove è presente pure il nostro direttore Pier Augusto Stagi ndr].»

E qui parliamo di dieci anni fa, quando di anni lei ne aveva 76: è ancora in attività?

«Ora sono in pensione, diciamo così. Però se capita qualcosa di bello vicino casa vado a fare qualche foto. Il mese scorso, ad esempio, ero a Scandiano a 10 chilometri da casa mia, per la serata "Aspettando il Giro" con Bugno, Chiappucci e Cassani. Due settimane fa ero a Serramazzoni per l'inaugurazione della stele dedicata a Pantani: c'era anche colui che io chiamo il poeta, Marco Pastonesi. E a questo Giro, sono presente a un paio di tappe: la cronometro di ieri da Savignano a Cesena e la frazione di domani che parte proprio da Scandiano.»

Insomma, anche nel tempo libero ama dedicarsi alla fotografia:

«Sto pure approfittando di questo tempo per riordinare il mio archivio: mi sto impegnando a mettere titoli precisi a ogni foto, appuntando su ciascuna i nomi dei corridori ritratti. Ho un archivio esagerato, migliaia e migliaia di scatti, distribuiti in vari hard disk e in qualche album. Ogni volta che scorro le foto di un hard disk o sfoglio un album, capita sì di rievocare episodi di cui ho ricordi vividi nella mente, ma anche di rivedere episodi e cose che non ricordavo più.»

Quanto è cambiato il lavoro di fotografo da quando cominciò lei a oggi?

«Guardi, è tutto un altro lavoro esattamente come è tutto un altro ciclismo: come vanno, e su che bici, come mangiano e come si comportano.»

Noi dunque ammiriamo l'attualità pazzesca del ciclismo, ricordando però quali sono state le... tappe che hanno caratterizzato il mito, la gloria e l'evoluzione di questo sport. Momento che rimangono immortali grazie anche al lavoro di persone come Silvano Ferrari e i suoi colleghi.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È giunta notizia della scomparsa di Damiano Capodivento, buon professionista e poi, per lunghi anni, cicloamatore appassionato e assiduo, mancato improvvisamente sabato 25 ottobre. Pugliese di Trinitapoli, dove era nato il 10 marzo 1943, si era poi stabilito in Lombardia...


Poche parole per un annuncio dolce e importante: Andrea Bagioli e la compagna Letizia diventeranno presto genitori. Il 26enne valtellinese della Lidl Trek, sesto alla Liegi di quest’anno e diciassettesimo al mondiale di Kigali, ha postato domenica mattina la foto...


Ancora una volta tocca a voi, amici lettori: vi affidiamo il compito di scegliere il miglior tecnico italiano della stagione. Sappiamo bene che il ruolo del direttore sportivo si è evoluto, è cambiato, è stato se vogliamo anche stravolto negli...


È scattato ieri il 46° Trofeo Triveneto di Ciclocross. Lo storico circuito, promosso dai comitati triveneti della Federciclismo, ha preso il via dalla provincia di Treviso. A Motta di Livenza si è corso infatti il 5° Cx De La Motha...


Organizzare un matrimonio non è mai facile, lo sanno bene i dirigenti di Lotto e Intermarché Wanty che da mesi lavorano a una fusione annunciata ma non ancora perfezionata. Tra burocrazia e rallentamenti vari ora sembra che le ultime tessere...


La prima iniziativa ciclistica al convento dei Padri Carmelitani a Santa Lucia alla Castellina, è stato l’annuale ritrovo dei giudici e dei direttori di gara della Toscana grazie all’ammirevole impegno organizzativo dal giudice pratese Maurizio Colligiani e dalla Commissione Regionale...


Con la terza e ultima prova si è conclusa la dodicesima Challenge Casa Bonello di mountain bike per giovanissimi, presso l’impianto del ciclodromo che sorge in località La Catena nel Comune di San Miniato. È stato un successo per la...


GRAZIE DI TUTTO ELIA! È lo striscione che appare sulle tribune del velodromo di Santiago del Cile appena finisce l'eliminazione, appena Elia Viviani conquista un nuovo titolo di campione del mondo nell'ultima corsa della sua carriera! Il campione veronese sale...


Un altro addio eccellente per il ciclismo italiano in questo finale di stagione: ad appendere la bicicletta al chiodo è Jakub Mareczko. Ecco le parole pubblicate dal velocista bresciano sul suo profilo Instagram: «È arrivato il momento di fermarsi. Dopo...


Comincia con il piede giusto l'ultima giornata dei mondiali della pista a Santiago del Cile. Ecco la cronaca di un pomeriggio di inizio primavera in terra cilena. VELOCITA' MASCHILE. Prima manche delle finali, per il bronzo l'australiano Leigh Hoffmann si...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024