| 30/01/2009 | 17:16 Riceviamo e pubblichiamo da parte del presidente federale Renato di Rocco:
Alcuni giorni fa ho risposto ad alcune dichiarazioni del vice Presidente D’Alto pubblicate sul sito Solobike. Avevo preso in parola la promessa dell’intervistatore Marco Tuninetti di non essere fazioso. Ho fatto male a fidarmi. L’imparzialità dell'informazione è anche nel modo in cui si riportano le notizie. Infatti, cosa intende il lettore se legge in premessa che alla riunione della commissione fuoristrada del 25 gennaio era "assente purtroppo il presidente Di Rocco impegnato a pochi metri..."? Non si precisa che l’incontro era stato convocato alle 15, durante la gara élite di Coppa del Mondo e, dopo meditate indicazioni, spostato alle 16. Orario più “consono”in rispetto allo svolgimento della gara, ma incompatibile con la mia presenza, dato che il presidente federale e membro del Direttivo UEC non poteva esimersi, al termine della premiazione di Coppa del Mondo(ore 15,00 circa), dall'accompagnare all'hotel Novotel il presidente Wladimir Holececk, rappresentante per conto dell'UCI e Presidente dell’Unione Europea di Ciclismo. Per dovere di ospitalità, ma anche per esaminare e discutere alcuni argomenti in vista del Congresso Europeo che si svolgerà in Polonia la prima settimana di marzo. Rientrato alle ore 17, dopo aver chiesto il luogo della riunione, noto a pochi e sconosciuto a molti componenti della società organizzatrice che ho incontrato nei locali della segreteria (come indicato) nei pressi della tribuna, ho poi deciso di andare direttamente alla conferenza stampa per la presentazione delle squadre nazionali, la cui convocazione era stata decisa e comunicata molti giorni prima.
Questi i fatti. Preferisco perciò affidare le mie considerazioni a un comunicato aperto, perchè i nostri affiliati e tesserati hanno il diritto di farsi un’idea non contraffatta. Al termine del mio intervento avevo anche precisato che “lo svolgimento del circuito rientrava nei programmi da approvare sulla base di una valutazione oggettiva del settore, come già peraltro convenuto, al pari delle altre attività da finanziare di altri settori”.
Ho aggiunto che “non avrei avuto problemi ad utilizzare la delibera presidenziale quale strumento operativo se la stessa non fosse stata contestata proprio dal vicepresidente D’Alto e dai consiglieri Riva e Pozzani nel penultimo Consiglio Federale...pronto a riutilizzarla... ma questa volta su richiesta scritta dei tre referenti, e per tutti gli interventi urgenti”.
Lo stesso settore ha confermato lo stanziamento da parte della FCI per Euro 136.000,00 (meno Euro 48.000,00 di sponsorizzazione per il solo 2008). Lo stanziamento riveste il più importante contributo erogato dalla FCI per l’organizzazione di eventi. L’esatto contrario di quanto si vuole affermare.
Sono accusato di pensar male.
Certo è atipico che il responsabile della commissione Vespari sia anche il segretario della società che, annunciando l’annullamento della prova, aveva aperto il caso d’emergenza nazionale, per poi fare marcia indietro una volta certo di ottenere il contributo.
Ed è singolare che il vice presidente D’Alto, mai assente dal CF, non abbia partecipato alla riunione in cui avrebbe potuto evitare il problema e, una volta esploso il caso (non a caso), abbia convocato la successiva riunione per suonare le campane insieme al signor Vespari.
Non è questo lo spirito di squadra di cui ha bisogno il ciclismo.
Per quanto riguarda il mio pensiero confermo quanto dichiarato in precedenza.
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