L'ORA DEL PASTO. LA GHIRLANDA D'ONORE PER IL DOCUMENTARIO SU LEARCO GUERRA

NEWS | 16/11/2022 | 08:08
di Marco Pastonesi

Andava forte, fortissimo. Andava come il vento, come un treno. Era un corridore, un campione. Era la Locomotiva umana. Learco Guerra è andato forte, fortissimo, come il vento, come un treno, da Locomotiva umana, anche al Festival del cinema sportivo di Milano, dove ha conquistato la Ghirlanda d’onore.


“Learco – la Locomotiva umana” è il documentario diretto da Jacopo Pietrucci, prodotto da MC5 Media, realizzato con e grazie ai contatti di Guido Foddis, oggi su Sky Primafila. Cinquantadue minuti tra filmati e fotografie, ricordi e testimonianze, legati da un grafico animato. Un’opera storica, cronologica, sessantuno anni di vita italiana, dal 1902 al 1963, in bianco e nero oppure in seppia, a cavallo di due guerre mondiali, segnati dalla miseria e dalla semplicità, dalle speranze e dai sogni, da quella letteratura in movimento che era il ciclismo, e da quella traiettoria umana così istintiva, così popolare, e per questo così amata.


Learco Guerra era amato, amatissimo, soprattutto al Sud, dove di calore umano se ne sono sempre intesi. Perché Guerra sorrideva. Perché non se la tirava. Perché era mantovano, e lo era anche quando ormai abitava a Milano. Perché era caldo, aperto, diretto. Perché era eroico eppure così umano. Perché, in straordinario anticipo sui tempi, aprì lo sport (e il ciclismo italiano) agli stranieri. Perché, anche qui in straordinario anticipo sui tempi, non disdegnò mai la pista per la strada e non rinunciò mai alla strada per la pista. Perché fu capace di elevarsi da gregario a capitano e sublimarsi da capitano a campione, ma anche di riconsiderarsi da campione a capitano e poi di ritornare da capitano a gregario. Perché fu capace di respingere le lusinghe del potere, a cominciare da quello politico. Perché fu capace anche di sottrarsi alle seduzioni di un altro potere, quello economico, a sua volta capace di trasformare persone e personalità.

Per ricostruire a una novantina di anni dalla conquista della prima maglia rosa della storia (la prima tappa del Giro d’Italia 1931, la Milano-Mantova, dove Learco trionfò davanti ad Alfredo Binda, da profeta in patria) e a una sessantina dalla morte (vittima del morbo di Parkinson), sono stati intervistati giornalisti (da Claudio Gregori ad Alessandra Di Stefano, da Pier Bergonzi al sottoscritto), corridori (da Vittorio Adorni a Francesco Moser, da Davide Cassani a Mario Cipollini), perfino Gianni Lupi, prima corridore professionista poi meccanico personale della Locomotiva umana, oltre che i nipoti Learco e Carlo Guerra, che tanto si adoperano per rinnovare la memoria del nonno, a cominciare dalla sede di un museo dove custodire biciclette e maglie, trofei e altre tracce del pessato.

Il documentario è agile e profondo, rispettoso e affettuoso. Alla sua prima milanese, a rendere omaggio al campione, con Learco e Carlo Guerra c’erano anche l’olimpionico Marino Vigna e Marta Binda, la figlia di Alfredo. Quei due antichi duellanti, Learco e Alfredo, guardando tutti dall’alto in basso, ne saranno stati orgogliosi.

guarda qui il trailer del documentario

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un amore mai sbocciato compiutamente, un rapporto difficile e teso tra Federciclismo e Lega del ciclismo Professionistico, tra il presidente Cordiano Dagnoni e il presidente della Lega Roberto Pella. Silvano Antonelli, uomo misurato e di pensiero, che del ciclismo ha...


Santini Cycling e la squadra World Tour Lidl-Trek annunciano il lancio ufficiale del nuovo kit da gara per il 2026, un progetto che rinnova l’identità visiva della squadra mantenendo salde le sue radici. I colori iconici di Lidl - blu,...


Veronica Ewers ha deciso di dire addio al ciclismo e lo ha fatto pubblicando una lettera intensa e drammatica sul suo profilo Instagram.  «Alcune settimane fa, ho ricevuto i risultati degli esami del sangue che mostravano che i miei livelli...


Protagonista di una importante campagna acquisti che ha portato ad un profondo rinnovamento dell'organico, la Decathlon CMA CGM (la CMA CMG è una compagnia francese di trasporto e spedizione di container. È una delle più grandi compagnie navali a livello mondiale,...


Paolo Savoldelli sarà in studio questa sera a Radiocorsa, in onda alle 20 su Raisport. Con il campione bergamasco si parlerà dei primi ritiri in Spagna, della stagione 2025, di Jonathan Milan, di Giulio Pellizzari, di ‘Regala un Sogno’,...


Tante tappe, un po’ come accade nei Grandi Giri che tanto appassionano noi amanti del ciclismo. La Torcia Olimpica di Milano Cortina sta viaggiando verso il capoluogo lombardo dove il 6 febbraio prossimo è in programma la cerimonia di apertura...


Oggi, giovedì 11 dicembre, viene presentata in tutto il mondo la nuova Factor One,  un modello che ha fatto ampiamente discutere già nel giorno del suo debutto nelle corse al Criterium du Dauphiné 2025, giornata chiusa con uno splendido primo posto...


Nella splendida cornice del Ristorante La Brace di Forcola, sponsor storico della società, si è svolto il tradizionale pranzo sociale del Pedale Senaghese conclusosi con l’attesa lotteria sempre ricca di premi; un appuntamento ormai attesissimo che quest’anno ha assunto un...


Dopo due stagioni in cui ha indossato la maglia iridata, Lotte Kopecky tornerà a correre con i colori sociali e la – rinnovata - maglia della SD Worx Protime. È stata proprio la trentenne belga a presentare la divisa con...


Johan Museeuw parla da un letto d’ospedale, ma il messaggio che ha scelto di affidare ai propri social serve per tranquillizzare i suoi tifosi e gli appassionati di ciclismo e spiegare ciò che gli è successo. Il sessantenne belga, che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024