E' finalmente oro a Tokyo per gli azzurri del paraciclismo. Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari dominano la staffetta olimpica e conquistano il gradino più alto del podio nella terza giornata di gare dedicate al ciclismo. Una prova di spessore per l'Italia, che si conferma regina di questa disciplina con una formazione - la stessa che a giugno vinse il titolo iridato ai Mondiali di Cascais - che non fa assolutamente rimpiangere le assenze di atleti come Zanardi e Podestà.
Il trio azzurro si porta al comando già al termine del primo round, grazie ad una prova impeccabile di Colombari. Gli italiani riescono poi a conservare la leadership avanzando pedalata dopo pedalata, congelando le speranze di rimonta degli avversari. La staffetta si chiude con un tempo di 52'32 che ha garantito al gruppo di Mario Valentini la medaglia d’oro, la prima qui a Tokyo, con 31″ di vantaggio rispetto ad una Francia in gran crescita nell’ultimo round, e di 39″ sugli Stati Uniti.
Non nascondono gioia e soddisfazione i tre portacolori azzurri: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo che abbiamo sognato per cinque anni, finalmente il nostro sogno si è realizzato" racconta Cecchetto al termine della cerimonia di premiazione. E aggiunge: "Un pezzo di questa medaglia va anche ad Alex".
Sulla stessa lunghezza d'onda Colombari: "Abbiamo inseguito questa medaglia, ci abbiamo lavorato tantissimo ed è un risultato che, dopo il mio quarto posto nella crono, consacra questa Olimpiade. Essendo la prima per me, direi che è andata molto molto bene".
Chiude Mazzone, che con l'oro di oggi raggiunge quota 3 metalli. Finalmente il più prezioso: "Io sono uno dei tre tenori che ha vinto il Team Relay 5 anni fa a Rio, sono veramente contento di festeggiare anche qui a Tokyo. Per me ha un sapore particolare: di unione, di spirito di squadra. Ringrazio tutto lo staff della Nazionale, la mia famiglia e tutti colori che mi hanno aiutato a vincere anche oggi".
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GLI ALTRI AZZURRI - Si spegne sul più bello il sogno di medaglia per Fabio Anobile, che sfiora la riconferma del bronzo paralimpico di Rio 2016 su un percorso reso ancor più insidioso dalle condizioni climatiche. L'azzurro classe 1993 perde la volata con il francese Alexandre Leaute e chiude la prova C1-3 in quarta posizione con un tempo di 2h11'06. Un’ottima prova quella del campione del mondo in carica, nel gruppo degli inseguitori sino ai 66 km, prima di perdere contatto e giocarsi la medaglia di bronzo con il francese. "E' stata una gara molto dura, pioggia e grandine non hanno aiutato, ma questo valeva anche per gli altri. Ho dato il massimo e nonostante non sia arrivato a medaglia posso ritenermi soddisfatto". L’oro va al britannico Benjamin Watson, seguito dal connazionale Finlay Graham.
Doppietta mancata per Giorgio Farroni, che dopo l'argento raccolto nella cronometro, oggi si ferma in settima posizione (55'48'') nella prova in linea T1-2. Oro per il cinese Chen (51'07''), argento per il belga Celen (52'15'') e bronzo per il colombiano Betancourt (52'41'').