CARERA. «IL MIO TADEJ, GENEROSO E ALTRUISTA»

INTERVISTA | 20/07/2021 | 08:00
di Paolo Venturini

Il numero uno del ciclismo mondiale, la star del momento, lo sloveno Tadej Pogacar, è un campione gestito (insieme al fratello Johnny) dal manager bresciano Alex Carera che ci racconta aspetti inediti del re del Tour.


Secondo Tour consecutivo a soli 22 anni. Possiamo dire che è nata una stella paragonibile ai grandi della storia del ciclismo?
«Ha vinto 9 tappe nei grandi Giri, è il secondo Tour che conquista dopo aver vinto quest’anno fra le altre corse la Tirreno e la Liegi. Diciamo che è molto vicino ad Hinault, se poi dovesse aggiungere quest’anno alla sua collezione un Giro di Lombardia o le Olimpiadi allora siamo sulla buona strada. Ha vinto inoltre per due anni tre maglie al Tour (gialla, bianca dei giovani e a pois per la montagna ndr.) come Merckx. Presto per paragonarlo al Cannibale, ma i record sono fatti per essere battuti».


È difficile gestire un campione così e cosa comporta il suo ruolo?
«Tadej, al pari di Nibali, altro corridore che gestisco, è di indole molto tranquilla, è un ragazzo trasparente al 100% e il mio compito principale è quello di regalargli il più possibile tempo libero da dedicare a sé e alla sua fidanzata, mentre io mi occupo di tutti gli aspetti commerciali, filtro tutto e gli evito seccature e perdite di tempo».

Come e quando è nato il vostro rapporto?
«Me l’aveva segnalato lo sloveno Andrej Hauptmann che è stato un mio corridore. Dopo aver vinto il Lunigiana da Juniores praticamente da solo, l’ho voluto conoscere e gli ho fatto firmare la procura. Delle sue vittorie giovanili conservo gelosamente nel mio ufficio la sua maglia di leader al Tour de l’Avenir che l’ha lanciato nell’olimpo dei grandi».

Quanto vale oggi economicamente Pogacar?
«Fra i 5 e i 6 milioni di euro netti l’anno, ma dopo la vittoria al Tour il suo cachet sarà ritoccato all’insù del 30%, più o meno altri due milioni netti a stagione. Lo scorso anno aveva vinto il Tour all’ultima tappa, quest’anno ha dimostrato di non essere un fuoco di paglia ed ho già richieste di multinazionali che lo vogliono come testimonial».

Invece com’è dal punto di vista umano?
«Un ragazzo molto educato, la parola grazie è quella più presente nel suo vocabolario, ha poche pretese, ma si è attorniato di persone di fiducia come il suo massaggiatore spagnolo Joseba. Inoltre è un ragazzo molto generoso. Basta pensare che ha devoluto tutti i suoi proventi degli sponsor personali per creare in Slovenia una scuola di ciclismo che si chiama Pogi Team con atleti che vanno dai Giovanissimi agli Allievi. Il giorno che lanciò alla televisione slovena l’appello per trovare ragazzini per il suo team, 20 ore dopo ho dovuto chiudere le iscrizioni perché c’erano già 100 ragazzi e non avevamo più bici da regalare».

In Slovenia è una star?
«È testimonial del turismo sloveno e una catena di supermercati commercializza i sandwich Pogacar in tre gusti: grimpeur, sprint e classic».

Lo vedremo un giorno al Giro d’Italia?
«Sicuramente entro 2-3 anni. Ha un rapporto particolare e di affetto con l’Italia, dove ha ottenuto le prime grandi vittorie».

E con Brescia? C’è mai venuto?
«Certo, qualche volta a casa mia a Borgosatollo e due o tre volte abbiamo cenato in un noto ristorante di Montichiari. E tornerà ancora a trovarci».

da Il Giornale di Brescia

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COMMENTI
Pogacar
20 luglio 2021 14:16 Anbronte
Perché uno come Pogacar avrebbe bisogno di un procuratore? Non scherziamo, a questi super atleti non ha insegnato niente il giocatore belga De Bruyne, nessun procuratore, ha messo sul tavolo delle trattative i risultati.

@anbronte
20 luglio 2021 15:15 fransoli
si negli anni 50, quando magari ti chiamava solo la Rai per una comparsata alla tv o per fare un carosello.... al giorno d'oggi uno del calibro di Pogacar senza un'ufficio avrebbe giusto il tempo per allenarsi e per leggere la corrispondenza... orami gli atleti top sono delle aziende, nessuno si gestisce gli afferi in prima persona e in molti casi non hanno neanche le competenze

Fransoli
20 luglio 2021 15:39 Anbronte
Quindi De Bruyne è uno sprovveduto. Se sei Pogacar nel contratto mette la cifra che vuole lui , senza se e senza ma.

@Anbribte
20 luglio 2021 18:40 fransoli
guarda che quando si parla di "parte commerciale" non ci si riferisce solo al contratto con la UAE,,,, se poi lo fanno firmare a vita che ci starebbe a fare Carera?.... ci sono di sicuro moltre altre sponsorizzazioni e accordi commerciali che gravitano intorno a Pogacar... De Bruyne non ha negazioto col Manchester City tramite un procuratore ma si è avvalso di un team di data analyst (quindi tutto da solo non ha fatto) e sicuramante per le altre cose legate allo sfruttamento della sua immagine non agisce certo in prima persona ... o pensi che sia lui a contrattare con i produttori di articoli sportivi?

ha supporto
20 luglio 2021 18:45 fransoli
di quanto ho detto ti riporto stralci di un articolo su calcioefinanza online "Nuova agenzia per Kevin De Bruyne. Il centrocampista del Manchester City ha infatti firmato con la Roc Nation Sports, agenzia di proprietà del rapper Jay-Z, che ora curerà gli interessi del belga... La Roc Nation Sports è la divisione dedicata al management sportivo della Roc Nation, società di intrattenimento fondata da Jay-Z nel 2008, che attualmente ha sotto contratto artisti come Rihanna.... La divisione sportiva è nata nel 2013, con l’obiettivo di “aiutare gli atleti dentro e fuori dal campo”. Offerte commerciali, rapporti con i media e “strategia del brand” sono tutti elencati come aree che Roc Nation Sports aiuta a sviluppare per i loro clienti."
Quindi non ha un procuratore modello Mendes ma un'agenzia che ne cura tutti gli altri interessi certamente si

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