TOUR DE FRANCE 2021. LA STORIA INSEGNA CHE A CARCASSONNE...

TOUR DE FRANCE | 09/07/2021 | 08:15
di Paolo Broggi

Gli elementi per pensare ad una nuova fuga ci sono tutti: tappa lunga 219,9 km tutta nel Sud della Francia, grande caldo (la canicule), continui su e giù, classifica estremamente delineata e... anche un po' di cabala. Già, perché mai nella storia del Tour una tappa si è conclusa a Carcassonne con una volata di gruppo.


L'altimetria non sembra concedere grandi chnace, visto che c'è un solo Gpm di quarta categoria, ma questa tappa potrebbe regalare sorprese inattese.


Per seguire l'intera cronaca della tappa a partire dalle 12.05 CLICCA QUI

Sarà uno spettacolare viaggio nella storia - dalle arene romane meglio conservate al mondo al villaggio medievale per eccellenza, patrimonio dell'Unesco - attraversando il cuore della Provenza e dirigendosi verso i Pirenei.

Sarà sicuramente grande battaglia per centrare la fuga e poi... vedremo cosa deciderà di fare il gruppo, si perché di certo Pogacar non chiederà ai suoi di tirare.

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COMMENTI
Gran fondo, medie orarie, Magrini ed altro
9 luglio 2021 13:05 italia
L’altro giorno seguivo il Tour su SKY con il commento di Riccardo Magrini e Luca Gregorio, parlavano della gran fondo dello dolomiti si diceva che in queste corse si andava molto forte; ha fatto uno studio sulle medie delle gran fondo in rapporto a quelle dei prof; ebbene dopo aver considerato vam, cronoscalate, tempi, dislivelli, medie orarie ed altri fattori, a parità di impegno e iter agonistico, sono giunto alla conclusione che il rapporto tra una gran fondo è una corsa prof. è di 1,15; mi spiego se una gran fondo i primi la chiudono a 35 di media i prof. la chiuderebbero a 40,2 km/h; in sostanza i primi dieci di una gran fondo corrisponderebbero al top livello di ciclismo femminile; quindi se una Vos, Longoborghini, Vander Breggen potrebero gareggiare allo stesso livello dei vincitori della gran fondo delle dolomiti.
Si parlava anche della scalata del Mont Ventoux che partiva dal km 15,7 ; il magro diceva che era meglio se partiva dal paese (km 21,2): per gli organizzatori secondo me era più importante che la scalata avesse un valore del 8,8 % anzichè del 7,5 % per una questione di immagine ed anche perché i primi 5-6 km hanno una modestissima pendenza 3% che per i prof di oggi è da considerare più un falso piano che una salita. Il record di questa scalata 15,7 mi sembra che sia di Froome con 47’40’’; Van Aert ha fatto 51’ 54 e Vingegaard 48’ 30’’ circa. Per quanto concerne la VAM la più valida in assoluto è di 1865 di Riis sull’ Hautacam nel 1996; ma quest’anno finalmente ci si avvicina e supera i 1800 (Yates giro d’Italia) che ho notato soltanto io in questo pianeta.
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