L'ORA DEL PASTO. AbbracciaMI E resistiAMO

NEWS | 27/11/2020 | 07:59
di Marco Pastonesi

L’idea è illuminata: un percorso intorno a Milano. La filosofia è chiara: fare una cosa fuori dal comune ma dentro il Comune. Il nome è sentimentale, fisico, umano: AbbracciaMI. Ed è un’iniziativa libera, gratuita, comunitaria. Ha il successo che merita. Un effetto mai scontato.


Dalla necessità, una virtù; dalla pandemia, una panacea; dallla clausura, un’apertura. AbbracciaMI è la risposta dei ciclisti milanesi al Covid-19 a base di mappe e a forza di pedali. Una settantina di chilometri (ma si può anche arrivare a cento con il tratto da/a casa) attraverso una ventina di parchi, per fiumi e laghi, rogge e fontanili, su strade poco trafficate ma con alcuni inevitabili punti di attenzione: il ponte di ferro sul Naviglio Pavese, l’attraversamento della stazione di Rogoredo e di quella di Villapizzone, alcuni cancelli agricoli chiusi ma aggirabili, qualche metro sul marciapiede in via Inverigo e la stazione della Bovisa. A meno di recenti migliorie.


La prima volta di AbbracciaMI risale al 2018: esplorazioni pionieristiche. Adesso è sufficiente collegarsi e sintonizzarsi per evadere dalla città e rifugiarsi nel verde, pedalare all’aria, distanziarsi entro i limiti legali e non solo muscolari. Finora (e ancora) i percorsi erano (e sono) descritti (e ricordati, perché molto si è perso: asfalto e cemento). Così Turbolento, valoroso gruppo di ciclisti urbani e turistici, tramanda “il giro di Zanazzi”, quello che Renzo – maglia rosa al Giro d’Italia 1947, e molto altro – aveva spianato e solcato, un giorno sì (di bisogno e piacere) e un giorno no (di attesa e prigionia), da via Lanino (casa) a via Solari (bottega) fino a Morimondo (abbazia) lungo le risaie (all’andata) e i Navigli (al ritorno).

AbbracciaMI è diventata una parola d’ordine (fisico) e una pedalata di gruppo (frazionato), perfino un codice di appartenenza (sociale, civile, esistenziale). ResistiAMO.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Grande prestazione dell'azzurra Linda Rapporti nell'inseguimento individuale donne juniores. La vicentina del Breganze Millenium approda alla finale dove si arrende alla fortissima Dam Ida Fialla (terzo titolo per la danese) che stabilisce anche il nuovo record del mondo in 3:31.442....


Tadej POGACAR. 10 e lode. Sublime e maestoso, come il paesaggio che lo accoglie. Non è Tadej a conquistare Hautacam, ma è questa vetta pirenaica ad inchinarsi al cospetto di un talento per il quale fatichiamo a trovare le...


Il dito sale dritto verso il cielo e porta un messaggio che non ha bisogno di spiegazioni: la vittoria è per Samuele Privitera, il ragazzo ligure che ha perso la vita ieri al Giro della Valle d'Aosta. «È la prima...


Un'impresa per la vittoria, l'ennesima. Una batosta agli avversari, l'ennesima. La prima tappa pirenaica del Tour, quella con le prime salite vere, ha emesso un verdetto importante: Tadej Pogacar è il padrone del Tour. Gestione perfetta della corsa, da parte...


Come da previsioni è stata una volata a ranghi compatti a decidere la Jabbeke / Knokke-Heist, prima tappa in linea del Baloise Ladies Tour. Il successo è andato a Charlotte Kool, 26enne del Team Picnic PostNL, che pilotata da Franziska Koch...


Testimone oculare dell'incidente che è costato la vita a Samuele Privitera è Lorenzo Masciarelli, corridore abruzzese della MBH Bank Ballan CSB. Ecco il suo racconto: «Eravamo a 30 km dall'arrivo quando stavamo scendendo da Pontey. Privitera era sulla sinistra e...


Un nuovo comunicato emesso dagli organizzatori del Giro della Valle d'Aosta illustra le richieste che i direttori sportivi presenti alla corsa hanno avanzato, tutte accettate dal comitato organizzatore. I primi 40 km della tappa di venerdì, la Pré Saint Didier-Colle...


Un dissuasore di velocità con tanto di strisce pedonali sopra. Da un lato un piazzale e giardinetti. Dall’altro due villette che si affacciano sulla valle della Dora Baltea, separate da una piazzola dove si fermano i bus. Solide cancellate dividono...


Il 14 luglio scorso è ricorso il 60° anniversario della leggendaria vittoria di Felice Gimondi al Tour de France 1965. Per celebrare questa ricorrenza, Giuseppe Manenti – direttore organizzativo della BGY Airport Granfondo – ha donato al Comune di...


Richard Virenque è stato per decenni il volto più riconoscibile del ciclismo francese. Idolatrato dal pubblico, temuto in montagna, adorato dai media e preso di mira dai tribunali. Secondo al Tour de France del 1997, sette maglie a pois, sette...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024