LA STAGIONE A DUE FACCE DELLA COLOMBIA

PROFESSIONISTI | 13/11/2020 | 07:45
di Francesca Monzone

Nella stagione condizionata dal Covid-19, la Colombia è stata probabilmente uno dei Paesi ad aver avuto maggiori problemi per i propri corridori. Nonostante tutto, è rimasta nella top 5 delle nazioni più vincenti di questo 2020, dimostrando una continua crescita nel ciclismo.


La stagione post lockdown, per la Colombia era iniziata con il famoso aereo “Volo dell’Orgoglio Colombiano”, che da Bogotà il 19 luglio scorso aveva portato 100 atleti a Madrid. Tra questi c’erano anche quei corridori che, carichi di energia e speranza, avrebbero poi preso parte a tutte le corse europee.


Se la speranza era tanta, i problemi purtroppo non sono mancati e quattro dei migliori ciclisti della Colombia, per colpa di infortuni o malesseri vari, hanno dovuto ritirarsi prima della conclusione della stagione. Tra questi spiccano i nomi di Egan Bernal, Nairo Quintana, Miguel Angel Lopez e Daniel Felipe Martinez. Senza contare che Fernando Gaviria è stato colpito per due volte dal Covid-19.

Egan Bernal si è ritirato alla tappa 17 del Tour de France, accusando forti dolori alla schiena. I suoi problemi non hanno trovato una soluzione efficace e non è potuto rientrare in gara, concludendo la sua stagione senza successi.

Nairo Quintana il Tour lo ha portato a termine, ma con un ritardo alto nella classifica generale e per questo non ha preso parte alla Vuelta a causa di un infortunio al ginocchio, che poi lo ha portato a subire un intervento chirurgico.

Per quanto riguarda Rigoberto Urán, non lo abbiamo visto al via della Vuelta di Spagna perché anche lui si è dovuto affidare al chirurgo per rimuovere delle placche impiantate per precedenti fratture, segnatamente quelle riportate alla Vuelta di un anno fa.

Uno dei corridori più attesi al Giro d’Italia era Miguel Ángel López, che però è stato costretto ad abbandonare la corsa nel corso della prima tappa a causa di una brutta caduta. Tra l’altro Lopez, finito il Tour de France, si era trovato anche senza il rinnovo di contratto da parte dell’Astana (è in trattaticva con la Movistar, come ha confermato lo stesso manager del team spagnolo, Eusebio Unzue).

In ultimo Daniel Felipe Martínez caduto alla Vuelta: ha provato poi a resistere qualche giorno, ma anche lui è stato costretto ad abbandonare.

Nonostante tutti questi incidenti, la Colombia è riuscita a conquistare il quarto posto nella classifica mondiale per numero di gare vinte, con 34 primi posti e 40 piazzamenti. La classifica è guidata dall’Italia con 48 successi, seguita da Francia con 46 vittorie e Belgio terzo a 45. Il Covid-19 ha impedito ai tifosi colombiani di seguire i loro idoli in corsa, ma la festa anche a distanza non è mancata, così come l’elezione del corridore più amato.

A vincere sono stati Bernal, davanti a Angel Lopez e Quintana, anche se molto affetto è stato dimostrato nei confronti di Esteban Chaves. Alla festa colombiana si è poi aggiunta quella dell’intero Sud America. Anche in questo caso, non è mancata l’elezione del corridore più amato: tutti i paesi latini in modo corale e senza il minimo dubbio hanno eletto l’ecuadoriano Richard Carapaz miglior corridore dell’intero Sud America per la stagione 2020.

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