GIRO D'ITALIA. TAPPA PIATTA, MA I COLLI EUGANEI...

GIRO D'ITALIA | 16/10/2020 | 08:05
di Giuseppe Figini

Dopo la tappa altalena con continui su e giù di Cesenatico si propone una frazione piana, tutta liscia, salvo un paio di rilievi leggeri sui colli Euganei nel finale che potrebbero ispirare i coraggiosi di giornata. La Cervia-Monselice di 192 chilometri è tappa da non sottovalutare.


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Il ritrovo e la partenza sono a Cervia, confinante con Cesenatico ma appartenente alla provincia di Ravenna, conta quasi trentamila abitanti ed è una delle principali località di vacanze estive della Riviera romagnola grazie anche alla sua spiaggia con un fronte di km. 9 e varie altre attrattive. Fra queste la sua famosa, curata ed estesa pineta e le caratteristiche saline, già note nell’antichità, che davano il sale, definito anche “oro bianco”. Cervia è solcata da canali che alimentano il caratteristico porto-canale.

All’inizio del 1900 nacque Milano Marittima, nuova località ideata per “lo sviluppo della spiaggia di Cervia”, secondo un progetto di città-giardino, che ha conosciuto una grande crescita con molteplici alberghi e altre strutture ricettive di livello.

La storia di Cervia si lega alla produzione del sale speciale cervese, il “sale dolce” prodotto nella Riserva naturale della salina, d’interesse anche faunistico, nell’area sud-ovest del comune, con oltre 50 bacini dove la raccolta avviene sempre in maniera artigianale. Nei pressi ci sono pure le Terme con molteplici possibilità curative. Due percorsi per la scoperta dei luoghi sono fruibili a piedi o in bicicletta e partono entrambi dalla Torre San Michele.

Il centro storico propone, nella piazza Garibaldi, il Palazzo Comunale e la Cattedrale, entrambi d’inizio 1700 e, nel peculiare ambiente, gli antichi magazzini del sale, ora adibiti a spazi espositivi e culturali.

Sono molteplici gli eventi e le possibilità in tema di turismo, cultura e vacanza attiva che Cervia e il suo territorio propone nelle varie stagioni accompagnata sempre da prelibata offerta gastronomica.

Sono nati a Cervia Alessandro Bianchi (1966), calciatore di rilievo, Piero Focaccia (1944) cantante molto noto negli anni 1970 ed Elio Maldini (1911-Ravenna 1995), corridore professionista.

Il Giro d’Italia ha proposto arrivi di tappa a Cervia nel 1955 con successo di Giuseppe “Pipaza” Minardi, quasi un corridore di casa, del belga Frank Hoste nel 1985 e nel 1997 volata di Mario Cipollini.

La gara percorre la ss. 16 Adriatica verso nord, toccando gli svincoli di Lido di Savio, Lido di Classe, Ravenna, e quello per la strada Romea, Mezzano, frazione dell’esteso territorio del capoluogo, senza entrare nei centri urbani. Si giunge ad Alfonsine, importante centro di produzione agricola, soprattutto frutta e viti, con differenti attività industriali. Il centro è stato ricostruito dopo le pesanti devastazioni della guerra. E’ qui nato Vincenzo Monti (1754-Milano 1828) polivalente scrittore e poeta, esponente del neoclassicismo italiano. Si passa nella sua frazione di Taglio Corelli per giungere poi a Lavezzola, grossa frazione del comune di Conselice. E qui c’è il passaggio nella provincia di Ferrara, sempre in continuità d’ambiente a forte connotazione agricola, dopo avere passato il fiume Reno, toccando Argenta, popoloso comune con esteso territorio, polo agricolo e di commercio di rilievo con numerosi palazzi, edifici di culto e di cultura. Segue la sua frazione di Consandolo prima di giungere a Portomaggiore, centro di riferimento della zona caratterizzata da grandi bonifiche del passato, con sviluppata agricoltura alla quale si accompagnano industrie alimentare di trasformazione dei prodotti della terra e varie altre. La chiesa di S. Giorgio Martire e la “Delizia Estense del Verginese” – così sono chiamate certe residenze monumentali volute dagli Este - , entrambe situate nella frazione di Gambulaga, con il Teatro Sociale della Concordia, sono motivi di rilievo. Qui è nato nel 1932 Dino Bruni, forte velocista vincitore di due tappe al Giro dove ha indossato anche la maglia rosa e tre al Tour de France. Anche il calciatore Ruben Buriani è nato qui nel 1955. C’è quindi il passaggio da Voghiera, che ha nella “Delizia di Belriguardo”, che ospita anche il museo civico motivo d’interesse, si supera la località di Ponte Po di Volano e si transita per Malborghetto di Correggio, frazione dell’esteso territorio del capoluogo di provincia, Ferrara, quindi la zona rifornimento e passare nel Veneto, provincia di Rovigo, toccando Polesella, il comune che precede il capoluogo.

Rovigo, primo traguardo volante, è il capoluogo di provincia e della zona del Polesine, è città d’aspetto prevalentemente moderno con il Duomo dedicato a S. Stefano, il palazzo del Municipio nella piazza Vittorio Emanuele, a forma trapezoidale, dove sorge anche il Palazzo dell’Accademia dei Concordi, fra i motivi architettonici che caratterizzano Rovigo. La città ha visto la conclusione di varie tappe della corsa rosa. Apre la serie, nel 1913, un polesano di Crespino sul Po, Lauro Bordin (1890-Milano 1963), nella tappa lunga, ben km. 419, partente da Ascoli Piceno: Dopo l’ottima carriera quale corridore, divenne un apprezzato fotoreporter nel ciclismo e non solo. Nel 1930 il primo è Michele Mara, 1935 Learco Guerra, 1946 Oreste Conte e nel 2001 Mario Cipollini.

Nativi di Rovigo sono Mario “Maci” (abbreviazione di Maciste) Battaglini (1919-Padova 1971), un grande del rugby, sport diffuso a Rovigo, Bruno Migliorini (1896-Firenze 1975), insigne linguista e filologo e il notissimo soprano Katia Ricciarelli.

Si passa poi per Boara Pisani, sulla sponda sinistra dell’Adige, dove è nato Massimo Ghirotto (1961), professionista di lunga carriera e vincitore di tappe nei tre grandi Giri e poi commentatore radiofonico alla Rai oltre che direttore sportivo.

Si entra quindi in provincia di Padova per Pozzonovo, comune con sviluppata agricoltura e buona produzione manifatturiera e varie ville di famiglie nobiliari. Qui è nata Lina Merlin (1887-1979), insegnante e politica socialista, prima donna a essere eletta al Senato e il cui nome è legato all’omonima legge per l’abolizione delle case chiuse.

Si entra quindi una prima volta nel territorio comunale di Monselice, dove terminerà la tappa, per affrontare la parte conclusiva della frazione nella bella zona dei Colli Euganei caratterizzati da un centinaio circa di elevazioni di origine vulcanica che sorgono nella pianura e zona di cave, attività ora regolamentata per la tutela ambientale, con dolci paesaggi e diverse, tipiche, ville.

Battaglia Terme, Galzignano Terme, dove è posto un traguardo volante, sono attrezzati centri termali e in quest’ultimo è nato Annibale Brasola (1925-Vigonovo 2001), professionista vincitore di tre tappe al Giro e del Giro del Lazio. Si sale verso il primo GPM di giornata, Passo Roverello, 4^ cat., m. 269, poco più di km. 4 di salita con media del 6%. Si scende a Fontanafredda, località della sede municipale del comune sparso di Cinto Euganeo che segue nel tracciato e presenta nel suo territorio motivi architettonici di buon rilievo per vari aspetti. Nel disteso panorama costellato di vigne si passa per Valle San Giorgio, frazione di Baone, e, transitando da località Le Croci, giungere al GPM di 4^ cat. della frazione di Calaone, a m. 229, poco più di km. 4 e pendenza media del 5% e quindi affrontare la discesa con pendenze maggiormente sensibili.

Si scende a Este, città di lunga storia dove, nel 1600 e 1700 le nobili famiglie veneziane realizzarono eleganti costruzioni per la villeggiatura e hanno influenzato la linea architettonica. Il Castello, ricostruito a metà del 1300 dalla famiglia dei Carraresi, presenta una cinta quadrangolare di mura merlate e intervallate da 12 torrioni e torresini che salgono dalla città fino al colle dove sorge il mastio. L’interno del castello è adibito a giardino pubblico. Di particolare rilievo è pure il Museo nazionale atestino (nome originale di Este è Ateste) in un palazzo cinquecentesco, il Duomo e all’interno una tela di Gian Battista Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770) e altre chiese di pregio, così come le numerose ville.

I fratelli Bertazzo, corridori poliedrici, sono nati qui: Omar (1989) e Liam (1995) così come la collega Francesca Pattaro (1995).

Nuovo passaggio per Baone e quindi il traguardo finale di Monselice. E’ la prima volta che il Giro d’Italia stabilisce qui un arrivo di tappa. La piacevole città che conta attualmente circa 18.000 abitanti, è l’antica “Mons silicis” dei romani, ossia il monte di selce, sorge su un piccolo cono nella pianura a sud-est dei colli Euganei, con cave di trachite, materiale utilizzato anche per pavimentare la veneziana Piazza San Marco. E’ invece Piazza Mazzini il centro di Monselice, di forma quadrata, dominata dalla torre Civica del 1200, detta anche dell’Orologio, e il piacevole edificio a loggia del Monte di Pietà. La via al Santuario è la classica, suggestiva, passeggiata cittadina che sale, con pavimentazione in selciato, verso il colle.

Nel suo sviluppo sorgono il notevolissimo complesso del Castello con nucleo originale del 12° secolo con l’imponente torre e vari, diversi, motivi d’interesse anche d’epoche successive, la villa Nani-Mocenigo del 16^ secolo contornata da una cinta di curiose statue  e una scenografica scalea a terrazze, il Duomo vecchio in stile romanico-gotico dedicato a S. Giustina, il Santuario delle Sette Chiese con la panoramica Rotonda, piazzale che offre uno splendido panorama, Villa Duodo oltre a varie altre tipiche ville.

L’economia contempera la coesistenza di attività agricole (cereali e frutticoltura) con altre di tipo industriale nel settore alimentare, meccanico, del mobile e del cemento.

L'economia della corsa, invece, potrebbe vivere oggi un brivido lungo su e giù per i Colli Euganei...

 

 

 

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