VOLEVA SOLO CORRERE, MA HA SUBITO VIOLENZA, PERSO UNA FIGLIA E...

STORIA | 30/08/2020 | 07:45
di Bibi Ajraghi

È una storia straziante, difficile da raccontare. È una storia nella quale i tempi tradizionalmente lenti della giustizia si sommano a quelli altrettanto lenti di certi paesi africani come il Ruanda. È la storia di una donna che correva in bicicletta e ora sogna di poterlo fare di nuovo anche se sa che dentro di lei nulla sarà come prima.


Lei è Bertin Mukarukundo, una ragazza ruandese (è nata nel 1998) che nel 2016 aveva vinto una selezione regionale in sella alla sua bicicletta ed era stata convocata per un raduno a Remera, vicino alla capitale Kigali.


Nella sede del ritiro, Bertin Mukarukundo ha subito abusi sessuali da parte dell’allenatore della squadra Straton Nzabazumutima ed è rimasta incinta. Una gravidanza che la ragazza ha nascosto fin quando ha potuto per per paura di essere licenziata dall'associazione ciclistica e per il timore della reazione della famiglia.

Quando arriva al sesto mese la ragazza non può più nascondersi: «Ho deciso di incontrare Munyenkaka Ancile, la patron della squadra. Le ho parlato di quello che mi era successo e l'ho informata che stavo tornando a casa nel mio villaggio a Gicumbi».

La presidente convoca immediatamente una riunione nel corso della quale Nzabazumutima ammette le sue colpe e firma una confessione: «Accetto di assumermi la piena responsabilità e sono pronto a fornire tutto il supporto necessario alla ragazza rimasta incinta a causa mia», scrive Nzabazumutima  il 20 febbraio 2017, ma queste sono parole destinate a rimanere tali.

Mukarukundo partorisce ma la bimba muore pochi giorni dopo in circostanze misteriose: «La mia bambina stava molto bene, ho iniziato ad allattarla e poi i medici me l'hanno portata via dicendo che piangeva molto. Andavo dov'era ricoverata e la nutrivo ma, due giorni dopo, i medici mi hanno detto che la bambino era morto» ha raccontato Mukarukundo a Taarifa.

La ciclista aggiunge: «Ho informato la direzione della nostra squadra quando la bimba è nata e poi quando è morta, ma non ho ricevuto alcun supporto o aiuto. Sono stata semplicemente ignorata e ho seppellito il mio bambino con un dolore infinito».

La questione è rimasta nascosta fino a quando i giornalisti di Taarifa non se ne sono interessati. Otto mesi fa, una squadra speciale composta da esperti forensi, investigatori sulla scena del crimine e altri funzionari non identificati si è recata per due ore al villaggio di Nyamiyaga: hanno riesumato il corpo della bambina sotto gli occhi dell’intero villaggio portando avanti un'indagine scientifica sulla paternità.

La National Public Prosecution Authority (NPPA) aveva riaperto le indagini sul caso di abuso sessuale in cui un allenatore di ciclismo Nzabazumutima era stato presumibilmente coinvolto anni prima.

«L’allenatore Nzabazumutima Straton è stato arrestato mentre le indagini continuano» ha dichiarato il 15 dicembre 2019 il ministro della Giustizia Johnston Busingye, ma da allora la ragazza non ha saputo più nulla: «Mi fido delle istituzioni ma ci vuole troppo tempo, a me è stato detto di continuare ad aspettare, ma io voglio giustizia, voglio che la mia dignità venga riconosciuta e voglio tornare a pedalare».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sarà Mattias Skjelmose l’uomo di riferimento della Danimarca ai Mondiali in Ruanda per quanto riguarda la prova in linea riservate agli uomini elite. Il ventiquattrenne della Lidl-Trek, come annunciato dalla propria Federazione, sarà affiancato in Africa da Mikkel Honoré...


Dopo cinque stagioni passate alla  Intermarché – Wanty, Biniam Girmay sarebbe in procinto di cambiare squadra. Secondo alcuni rumors di ciclomercato, infatti, il 25enne sprinter eritreo avrebbe ricevuto una offerta per un contratto triennale dai dirigenti della  Israël-Premier Tech. Se...


R5, un numero ed una lettera per dare un nome ad una bici che è già leggenda. Amatissima da professionisti e amatori evoluti di tutto il mondo, arriva oggi la nuova R5. Più leggera, più aerodinamica e rigida al punto...


Si è aperto nel segno di Cristian David Pita il neonato Tour of Shanghai. La breve corsa a tappe cinese di categoria .2, entrata in calendario quest’anno, ha visto brillare nella prima delle tre tappe in programma la stella...


È una delle tappe più attese dell'intera Vuelta, una frazione difficile, lunga, tosta. Che porterà dalla costa al cuore delle Asturie e soprattutto in vetta al mostro sacro, l'Angliru. Per seguire in diretta il racconto dell'intera tappa a patrire dalle...


Juan Ayuso a fine stagione lascerà il team UAE Emirates: nel finale di questa storia ci sono amarezze ma anche alcune soddisfazioni, come la vittoria di oggi sul traguardo di Los Corrales de Buelna. In uno sprint a due con...


E’ stata una giornata tranquilla per Jonas Vingegaard e  la sua Visma – Lease a Bike e, al termine della dodicesima frazione, la situazione nella classifica generale è rimasta invariata. Il campione danese è il leader nella classifica generale ma...


Juan AYUSO. 10 e lode. Aggiunge sale ad una pietanza già saporita da anni. Entra prepotentemente a 22 anni (dicasi ventidue) nel circolo di quei corridori nati pronti, che scalpitano, che sgomitano, che chiedono spazio e se non glielo dai...


Successo per il team australiano della “Liv Alula Jayco Ctw” nella cronometro a squadre che ha aperto la 29^ edizione del Giro della Toscana. La formazione più veloce ha percorso i 5 km della gara in poco più di 6...


Doppietta personale per Juan Ayuso alla Vuelta a España 2025. Lo spagnolo dell'UAE Team Emirates-XRG, già a segno 7 giorni fa a Cerler-Huesca La Magia, ha battuto nella decisiva volata a due sul traguardo di Los Corrales de Buelna...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024