SARREAU: «SONO STATE LE TRANSENNE A COLPIRMI E A FARMI CADERE»

PROFESSIONISTI | 06/08/2020 | 13:39

Alla fine Marc Sarreau lascia la Polonia con una lussazione acromioclavicolare e molteplici abrasioni sul corpo. Prima di tornare verso casa, il corridore della Groupama FDJ ci racconta le sue sensazioni.


«Non sto nemmeno troppo male. Non ho passato la notte migliore in assoluto, ma comunque sono riuscito a dormire un po'. Un infortunio alla spalla è sempre doloroso, ma data la velocità e la violenza dello schianto, direi che è andata bene»..


Ci racconti come sono andate le cose?
«Ci sono stati molti incidenti nel finale di tappa, io  ero già caduto a venti chilometri dal traguardo. Faccio il Giro della Polonia da tre anni, so che lo sprint di Katowice è veloce e che uno sbandamento, per quanto leggero, può causare danni. Benjamin Thomas mi ha portato in ottima posizione, ho preso le ruote di Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen. Poi le immagini dicono tutto: Jakobsen è stato chiuso, è caduto sulle transenne che mi hanno colpito, sono caduto e poi mi sono venuto addosso altri corridori a 80 km. In volata ho visto i miei avversari davanti a me e ho capito che sarebbe stato impossibile riprenderli: quando li ho visti lottare sul lato destro, istintivamente sono andato a sinistra e questo mi ha permesso di evitare il loro incidente».

Ma c'è un problema con questo traguardo?
«Parliamo di questo rettilineo perché c'è stato l'incidente, ma in una stagione affrontiamo diversi arrivi che possono essere criticati per le strade da cui proveniamo, per le vie nel centro della città, per i restringimenti, per i colli di bottiglia e via dicendo. È un peccato perché per entrare a Katowice percorriamo  strade meravigliose, fuori dal centro città, dove si potrebbe piazzare un bell'arrivo. Invece privilegiamo sempre quel traguardo che anche da punto di vista sportivo dice poco:il mio computer ha registrato un picco di di 81,7 km orari ed è impossibile essere aerodinamici perché a questa velocità è difficile anche stare sui pedali».

Puoi parlarci dei primi momenti dopo l'incidente?
«Sono rimasto un po' stordito. Ho subito pensato di proteggere la mia testa perché sapevo che c'erano molti corridori in arrivo: quando ho visto che la situazione era calma, ho cercato di sedermi ma non sono riuscito a farlo. Poi sono arrivati ​​i miei compagni di squadra e mi sono alzato molto lentamente. Avevo dolore ma capivo bene dove. Mi spiace non poter tornare subito a correre perché le gambe erano buone, ma soffrirò in silenzio e spero di tornare prima della fine della stagione, anche se non so ancora molto sui tempi di recupero. Ovviamente penso anche a Fabio Jakobsen: spero che possa miglorare presto e che arrivino buone notizie dall'ospedale in cui è ricoverato».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
In un finale di tappa convulso e con diverse cadute a causa della strada resa viscida della pioggia, la canadese Alison Jackson ha vinto la seconda tappa della Vuelta Femenina 2024. La 36enne atleta della  EF Education-Cannondale si è imposta...


Mentre in una piovosa Buñol le atlete stanno sfilando sul palco del foglio e a breve inizieranno a pedalare nella seconda tappa della Vuelta Femenina, arrivano buone che riguardano Ellen van Dijk: l’esperta atleta della Lidl Trek, caduta ieri poco prima...


Arriva un altro appuntamento con il grande ciclismo giovanile per tutti gli appassionati sulle pagine di tuttobiciweb: domenica 5 maggio, infatti, trasmetterenmo in diretta streaming le fasi finali del 57° Circuito del Porto Trofeo Arvedi, organizzato come sempre da Club...


Archiviata con la Liegi-Bastogne-Liegi la stagione delle Classiche di primavera, è arrivato il momento delle grandi corse a tappe e il Giro d’Italia darà il via a questa nuova parte della stagione ciclistica. Sarà questa l’edizione numero 107 della corsa...


La Settimana Internazionale Cop­pi&Bar­tali è da anni terreno di caccia ideale per tutti quei corridori che, per un mo­tivo o per l’altro, durante l’anno hanno meno spazio per met­tersi in mostra. Parliamo quindi di corridori esperti che solitamente vediamo in...


C’è Giovanni Cuniolo: in bici, e la bici ha i freni a bacchetta, il primo campione italiano di ciclismo colto mentre accompagna il nipote su una biciclettina con le rotelle. C’è Sandrino Carrea: anche lui in bici, e la bici...


Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel,  infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo che coincide con la famosissima gara gravel UNBOUND! Il percorso può essere quello che...


La Granfondo Città di Favara, valida come prova della Coppa Sicilia, ha visto alla partenza ben 170 atleti ed è un numero che testimomnia il successo dell'iniziativa, considerando che questa era la prima edizione della manifestazione siciliana: per gli organizzatori,...


Dopo il successo del 25 aprile a Dro, in Trentino, Andrea Tetoldini concede il bis sul traguardo di Villanuova sul Clisi dove si è tenuto il Memorial Nicola Colbrelli per esordienti di secondo anno. Il portacolori della Ronco Maurigi Delio...


Per il quarto anno consecutivo, Safiya Alsayegh ha vinto il Campionato Nazionale su strada degli Emirati Arabi Uniti. Nella gara di 66 km svoltasi a Nazwa, Sharjah, la ciclista dell'UAE Team ADQ ha raggiunto il suo primo importante obiettivo della...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi