FABIO ARU: «NON È ANDATO TUTTO BENE. CI VUOLE RISPETTO!»

PROFESSIONISTI | 31/03/2020 | 11:04
di Alessandra Giardini

Questo doveva essere il principio della sua seconda vita, o almeno di un’altra carriera. Questa volta però non si è fermato Fabio Aru, si è fermato addirittura il mondo. «Sembra incredibile, ma è andata così. Però mi rifiuto di lamentarmi. Penso a chi sta perdendo molto più di questo, a chi ha perso le persone che ama, a chi ha perso la vita. Sono un po’ stanco di sentir dire che andrà tutto bene. Anche se dovesse risolversi domani, non è andata bene per niente. Ci vuole rispetto, c’è tanta gente che muore. Adesso dobbiamo pensare a loro».


Doveva essere la stagione della vita, con Ginevra che compie sei mesi a metà aprile e ha già riempito il mondo di Fabio e di Valentina, con un trasloco da finire in queste ore (c’è anche chi deve traslocare durante la quarantena, perché no), con un avvio di stagione calibrato per essere al massimo della forma al Tour e poi all’Olimpiade. Invece. «Se mi fosse capitata una cosa del genere qualche anno fa non so come avrei reagito. Diciamo che pativo i cambi di programma, non ero bravo a gestirli. Sono migliorato, allora forse ero troppo giovane». Adesso è un uomo che compirà trent’anni a luglio, un padre innamorato, «non so da chi abbia preso, è molto più solare ed espansiva di me e di sua madre, sorride tanto, se c’è una cosa buona in questo macello è che posso passare tanto tempo con lei, se fosse stata una stagione normale mia figlia l’avrei vista più che altro su Skype o su Facetime. Non è proprio la stessa cosa».


   Trovare il lato positivo. Anche con un contratto in scadenza?

   «Sarei un ipocrita a dire che non ci penso. Arrivo da due stagioni molto negative, e in questa non so se avrò modo di correre, di tornare quello che ero. Non è facile. D’altra parte confesso che non ne faccio un’ossessione, è qualcosa che non dipende da me, è inutile perderci la testa, cerco di vivere questo momento con serenità».

   Alcune squadre hanno cominciato a tagliare gli stipendi, anche quelli dei corridori. 

   «Per ora è una cosa che non ci riguarda, anzi la UAE ci è stata molto vicina. Ma non vivo in un altro mondo: non mi stupirei se in assenza di corse gli sponsor pensassero a difendersi. Mi auguro che anche questo possa risolversi quando si tornerà alla normalità, me lo auguro per tutto il movimento».

   Doveva correre il Tour, che in teoria è ancora al suo posto nel calendario.

   «Non so come si possa correre. Il ciclismo è uno sport molto globale, nelle squadre c’è gente di tanti Paesi diversi. Ammesso che si riesca a organizzare una corsa, chi potrà spostarsi in sicurezza? Chi potrà andare in Francia?».

   L’ipotesi porte chiuse le piace?

   «Sarebbe il danno minore, immagino. Anche se il ciclismo senza pubblico non è ciclismo. Perde tutto il suo bello».

   Come ci si allena senza un traguardo davanti?

   «Quando sono tornato dalla Colombia non ero al 100 per 100 della forma, ma al 95 sì. Ora sarò al 70-75, e dovrò mantenermi così. Poi quando sapremo che si ricomincia, servirà almeno un mese di preavviso, un mese per allenarsi a fondo».

   Oggi le giornate come sono?

   «Da più di dieci giorni mi alleno sui rulli, anche se non mi piace, non riesco a fare più un’ora e mezzo al mattino e altrettanto il pomeriggio. Poi esercizi, addominali, squat. Mi arrangio, non ho nè palestra nè giardino. Diciamo che è come se fosse novembre».

   Ma a novembre almeno si sa che a gennaio si corre.

   «Questa è la grande differenza. Adesso non sappiamo niente».

   La nostra vita è cambiata per sempre?

   «Mi auguro di no. Si troverà una cura, un vaccino. Ricominceremo a viaggiare, a stringerci la mano, ad abbracciarci».

   Cosa sogna la notte?

   «Non me li ricordo i sogni. Mai».

   Cosa legge?

   «In questo periodo non riesco a leggere. La situazione è talmente strana che non riesco a concentrarmi. Allora mi do degli obiettivi, sto facendo progressi con lo spagnolo e con l’inglese».

   La famiglia in Sardegna come sta?

   «Non li vedo da Natale, sarei andato a maggio a fargli conoscere la bimba. So che ci sono molte persone in difficoltà, c’è gente che comincia a non sapere come fare la spesa. Anche il dopo non sarà facile, molte persone avranno bisogno di aiuto».

   Bergamo è l’altra sua città.

   «Chi poteva aspettarsi quello che sta succedendo... Sento i miei amici, la situazione è anche peggiore di quella che si vede al telegiornale. Una tragedia. Non è andato tutto bene, no».

da Il Corriere dello Sport del 31 marzo 2020

Copyright © TBW
COMMENTI
cocordo
31 marzo 2020 22:30 pietro14
Sono pienamente d'accordo con Fabio: non è andata per niente bene ci vuole rispetto rispetto rispetto!!!

pienamente d'accordo
1 aprile 2020 00:02 pickett
"Andrà tutto bene",ripetuto a pappagallo ancor oggi,con dodicimila morti dietro le spalle,e moltissimi altri in arrivo,é lo slogan + cretino e ignobile che sia mai stato coniato.Prenderei a sberle chiunque ha ancora il coraggio di pronunciarlo.Bravo Aru.

Come sempre, pro e contro...
1 aprile 2020 11:52 noel
Purtroppo le circostanze mi portano a pensarla come Fabio, vedere lo slogan "andrà tutto bene" è un girare il coltello nella piaga per tutti i parenti delle migliaia di vittime. Ma è anche vero che non è stato pensato per offendere nessuno ma per dare un segnale di speranza in un momento cosi buio...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie in questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi