RIIS: «HO SBAGLIATO IN PASSATO, MA HO IMPARATO DAGLI ERRORI»

PROFESSIONISTI | 24/01/2020 | 12:12

Il suo ritorno ha fatto rumore, ha suscitato perplessità, ha scatenato reazioni sui social, ha sicuramente scosso l’ambiente del ciclismo di alto livello. Da qualche settimana Bjarne Riis è tornato in sella: con la sua società ha acquistato il 30% del Team NTT ed ha assunto l’incarico di team manager della formazione sudafricana.


Nel suo passato, la confessione dell’assunzione di sostante proibite in occasione de Tour de France vinto nel 1996 e la gestione manageriale di formazioni coinvolte in più di un caso clamoroso di doping. In realtà, Riis non ha mai lasciato il ciclismo, ha creato e seguito una formazione Continental e poi una femminile in Danimarca ma con la NTT si riaffaccia alla ribalta del WorldTour.


In Australia, al Tour Down Under, il suo ritorno ufficiale e oggi il primo incontro con i giornalisti presenti alla corsa australiana.

«Ho commesso degli errori in passato, non lo nego certo. Li ho confessati, mi sono scusato e vi assicuro che sono cambiato. So bene che un nuovo scandalo doping rovinerebbe il ciclismo, me e la mia famiglia. Se sbaglierò ancora, mettetemi in prigione. Le critiche per il mio ritorno? Le ho viste, sentite e lette ed è ovvio che mi facciano male perché sono un uomo, non un robot».

E ancora: «Ho chiesto scusa per i miei errori e lo farei di nuovo se fosse necessario, ma è giusto che io vada avanti. Non posso scappare dal passato, ma dal passato ho imparato molto. Quel mondo e quel modo di pensare hanno fatto molto male alla mia vita e mi hanno causato tanti problemi. Sono tornato perché la passione per il ciclismo è rimasta quella di sempre, perché stare seduto a casa sul divano a guardare le corse in televisione è stato frustrante. Credo di avere alcune abilità tattiche e penso di poterle trasmettere alla squadra. Sento di non aver ancora finito il mio percorso e di poter dare ancora molto, anche se non devo dimostrare niente a nessuno».

Copyright © TBW
COMMENTI
Caro Bjarne...
24 gennaio 2020 18:15 pietrogiuliani
Mi ricordo ancora bene di te, quando da giovane junior venisti portato in Italia per la prima volta da Ivano Fanini per correre il Giro della Lunigiana. Eri giovane, alto e magrolino ma già si vedeva il talento (anche se di molto inferiore a quello di tanti altri tuoi connazionali di quell'epoca che invece poi hanno fatto meno strada di te probabilmente perchè al contrario tuo si sono "dopati" di meno). Si vede dal tuo viso oggi, a dire il vero più robotico che umano, che probabilmente ti sei pentito... ma alla fine il tuo nome sull'albo d'oro del Tour c'è sempre, quindi non so quanti danni in realtà tu possa aver subito. Credo invece che certe ammissioni sono state fatte per convenienza, quindi è un po' difficile darti ancora fiducia. Purtroppo a rimetterci è il ciclismo che torna in mano ad ex con il passato oscuro e di conseguenza difficilmente potrà cambiare in meglio.

Quando un motore è stato truccato
24 gennaio 2020 21:13 pagnonce
Non potrà mai più essere normale,anche se gli viene rifatta la testata.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L’ultima foto, quella per sempre, si trova a due passi dall’ingresso nord di piazza Victor Bozzi, a Caucade, a sud-est di Nizza. Lui è ritratto in bianco e nero, sorridente, i capelli impomatati, la camicia pied-de-poule, una foglia di palma...


La seconda tappa appenninica consecutiva, ottava del Giro, porterà il gruppo da Giulianova a Castrelraimondo per 197 km con 3.800 metri di dislivello. E come sempre quando si corre tra Abruzzo e Marche, di pianura ce n'è davvero pochissima. per...


L'idea è venuta a due uomini di ciclismo: uno, Andrea Zambrini è fisioterapista e biomeccanico; l'altro, Damiano Cunego, è stato un grande campione e non ha bisogno di presentazione. E, come spesso accade, è un'idea semplice quasi come... l'uovo di...


Damiano Caruso conosce bene le strade del Giro e ieri, con il primo arrivo in salita a Marsia, ha fatto vedere che anche lui è della partita. In squadra con lui c’è anche Antonio Tiberi, ma come sempre, sarà la...


Una terra, quella di Valtellina, che ha ospitato storici momenti di ciclismo, legati soprattutto al Giro d'Italia. E proprio in attesa dell'ennesimo pèassaggio e arrivo di tappa della corsa rosa, vi proponiano un viaggio in quattro puntate alla scoperta della...


Dal 27 maggio all’1 giugno Morbegno e la Bassa Valtellina saranno teatro di numerose iniziative dedicate al ciclismo. Nel programma la partenza della Tappa 18 del Giro d’Italia, la chiusura al traffico motorizzato del Passo San Marco, la Notte Rosa...


Partirà da Giulianova per arrivare a Castelraimondo (Macerata), l’ottava tappa del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il suo legame con la Maglia Azzurra e...


S’intitola significativamente “Facciamo un Giro insieme” l’evento in programma domenica 18 maggio, inserito nel cartellone di attività in vista dell’arrivo di tappa a Castelnovo Monti del Giro d’Italia, il 21 maggio. L’iniziativa domenicale sarà una pedalata libera...


Non corre in bicicletta, studia, ma il Giro è un po' come fosse casa sua e da quest'anno lo vede impegnato in prima persona in carovana. Parliamo di Lorenzo Fondriest, figlio di Maurizio, che alla corsa rosa sta vivendo una...


Il Lago di Endine e la salita che porta al Castello di Mologno attendono domenica 8 giugno i migliori allevi della Lombardia e non solo. Per il 29esimo anno le strade dell’Alta Valle Cavallina saranno il teatro del Trofeo Comune...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024