GIRO U23. IL DIARIO DELLA COLPACK: IL SOLE SE NE VA, MA SIAMO SEMPRE QUA

DIBATTITO | 23/06/2019 | 07:22
di Rossella Dileo

 


BERGAMO (BG), 22 giugno 2019


 

 

DIARIO 09/22-06-2019

 

 

Diario del Team Colpack dal Giro U23:

il sole se ne va, ma noi siamo ancora qua

 

 

Popolo che pedala, eravamo abituati alle belle giornate di sole e quindi pensavamo di finire in bellezza e terminare le ultime tappe di montagna con un po’ di fresco, ma quello non manca, visto che ieri siamo arrivati all’hotel ROY a Rocca Pietore (BL) ed i caloriferi sono accesi.

Fuori diluvia e già la partenza è stata bagnata, anzi meglio dire “diluviata” (in gergo ciclistico) fino a 50 km dall’ arrivo. Siamo partiti da Rosà, dalla sede della Ditta Ursus SpA che produce materiale per bici e per auto e la società organizzatrice con la stessa azienda ha organizzato un incontro prima della partenza per tutti i Direttori Sportivi.

Queste sono cose particolari, che vengono fatte raramente e vi posso assicurare che è stata una bella esperienza, interessante per il nostro lavoro e perché ti rendi conto di realtà lavorative che non conosci. Complimenti al presidente della Ursus che ha fatto da cicerone a tutti noi, ma soprattutto a Selleri che ha organizzato questo evento e già che ci siamo e siamo alla fine, grazie per aver organizzato ancora una volta questo Giro d’Italia Under 23 che domani chiuderà i battenti con l’ultima tappa.

Voi penserete che essendo l’ultimo giorno, sarà una passerella e ci si potrà rilassare? Sbagliato, errato, complicato da spiegare visto che oggi la tappa sarà di 40 km, partirà alle ore 15:00 e arriverà sul Passo Fedaia. Sto guardando proprio ora Facebook e mi trovo in hotel a 5 km dall’ arrivo e sta diluviando, ma, ci pensa Selleri a rallegrare la mia pagina di diario perché si registra all’arrivo del Passo Fedaia e scrive: “Ora piove a dirotto ma domani ci sarà il sole”. E quindi speriamo che lui abbia ragione. Pensavo alle ultime tappe di vari giri a tappe dove tu di solito aspetti l’ultima tappa, ma sai che la classifica non può cambiare, perché sembra quasi che debba essere solo una passarella per gli atleti. Oggi sarà un’ultima tappa bella tosta, non una cronometro ma una vera e propria tappa di soli 40 km ma... possono bastare.

Quindi oggi tutti attaccati alla TV dalle 15:00 alle 17:00 perché noi italiani siamo pronti a difendere la nostra posizione in classifica. Cosa hai detto? Ripeti un po’... perchè ho scritto difendere e non attaccare? Molto semplice: la maglia rosa, la squadra colombiana e il colombiani della Vejus sono atleti veramente forti in salita e l’hanno dimostrato durante tutto questo Giro che aveva nella salita il suo punto di forza.

Ieri la tappa è stata vinta da un italiano del Cycling Team Friuli, Nicola Venchiarutti, uno degli uomini in fuga da circa 100 km che hanno ottenuto un vantaggio massimo di 6 minuti ed hanno permesso all’italiano Scaroni di salire nella classifica generale nelle prime posizioni, anche se stamattina era partito con 10 minuti di ritardo dalla maglia rosa. Onore al merito a questi ragazzi che hanno creduto nella loro azione e mentre loro si giocavano la tappa, noi avevamo Alessandro Covi che difendeva con tutto il suo orgoglio la seconda posizione, perché in fuga c’era lo stesso Scaroni che aveva da lui un distacco di 6 minuti ed i colombiani che ad ogni salita cercavano di attaccarlo. Si è difeso talmente bene, che nel finale ha deciso lui stesso di attaccare per cercare di guadagnare dei secondi utili alla classifica per la tappa di oggi. Grande Covi!

Non solo perché ad oggi si trova secondo in classifica, ma perché lui non doveva essere il nostro uomo di classifica, tanto che l’hanno anche ripreso agli ultimi 200 metri nella seconda tappa. Poi gli eventi negativi ci hanno tolto Bagioli, che invece avrebbe dovuto fare classifica e quindi lui si è trovato a portare alta la bandiera italiana e la maglia Colpack, insieme con i suoi compagni rimasti in gara: Baldaccini, Masotto e Dorigoni, i quattro moschettieri che oggi cercheranno di far rimanere Covi sul podio, perché penso che tutti siano d’accordo con me se dico e scrivo che se lo merita proprio, non essendo uno scalatore puro, anche se dopo questo giro gli manca poco ahahahahahah.

Ieri dopo l’arrivo siamo andati con Covi a vedere il percorso di oggi ed in discesa ci siamo imbattuti in una cerbiatta che sul ciglio della strada stava tranquillamente mangiando. Ale è stato il primo a vederla ed ha voluto fermarsi ed avvicinarsi, ma essa, molto simpaticamente, appena lui si è avvicinato si è allontanata. Il proprietario della casa dove si trovava questa cerbiatta ci ha poi detto che di solito si ferma per mangiare, ma poi ci ha chiesto: “Ma quando passate voi?”. Noi: “È domani la gara”. Lui: “Speriamo che non attraversi la strada come fa di solito” ohi ohi... eravamo anche in discesa e quindi ragazzi…..attenzione alle cerbiatte perché hanno la precedenza.

O ragazzi non è solo un altro giorno ma è... l’ultimo giorno del Giro d’Italia Under 23.

 

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