DIECI ANNI FA, IL TRAGICO ADDIO A FABIO SACCANI

GIRO D'ITALIA | 19/05/2019 | 07:24

 


Oggi, domenica 19 maggio 2019, sono dieci anni che ci ha lasciato Fabio Saccani per un tragico e fatale incidente quando, in sella alla sua moto, si stava riaggregando alla carovana del Giro d’Italia dopo la prima giornata di riposo del Giro del Centenario trascorsa a casa, con la sua famiglia, a Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia.


In località Madonna dell’Olmo, frazione di Cuneo, attorno alle 9 del mattino, Saccani si apprestava a raggiungere il ritrovo di partenza della 10a tappa, la Cuneo-Pinerolo, per ritrovare il suo “passeggero”, Roberto Bettini, il notissimo fotografo preziosa firma di tuttoBICI e tuttobiciweb, suo grande amico, per l’abituale lavoro. E' stato fatale lo scontro con un autocarro e, nonostante i soccorsi prontamente intervenuti, Fabio Saccani ha cessato di vivere. Aveva giovanili sessantanove anni, era nato a Novellara – Reggio Emilia – e nella vita lavorava con una propria azienda famigliare nel settore della chimica e dell’enologia con sede a Carpi.

Era conosciuto e benvoluto da tutto l’ambiente, un veterano alla sua trentaduesima esperienza nella corsa rosa che amava particolarmente, ma amava comunque tutto il ciclismo, dopo averlo anche praticato con discreti risultati in gioventù. Aveva un’esperienza estesa e multiforme guidando con perizia la moto con a bordo giudici di gara, fotografi e operando pure come radio informazioni in tante gare di vario tipo del calendario italiano e con, nel suo nutrito “palmarès”, la partecipazione a più di dieci edizioni del Tour de France. Era in familiarità con i componenti del gruppo di varie epoche e in amicizia anche con protagonisti-campioni di primo rilievo che ha incrociato nella sua lunga carriera interrotta dal fatale urto.

Sarà ricordato, come ogni anno dopo la sua scomparsa, con la consegna della “borraccia del gregario”, riconoscimento a lui intitolato che il gruppo d’amici di Bettiniphoto, con Roberto e il suo affiatato gruppo di lavoro, assegna ogni anno, nella ricorrenza, a un protagonista nascosto (senza contraddizioni in termini) della carovana del Giro d’Italia. Per il 2019 il riconoscimento andrà al monzese Rino Colombo, il fidato pilota (e amico) – da molti anni - dell’ammiraglia del direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, durante il ritrovo di partenza di Carpi per la tappa che giungerà a Novi Ligure. E quest’anno la scelta, posticipata rispetto alla ricorrenza, è voluta per ricordarlo proprio nella sua zona, fra i suoi molti amici, del ciclismo e no.

Il ricordo di Fabio Saccani è proposto anche, ogni anno, nel corso del convivio “Bici al Chiodo” di Campagnola Emilia, frequentatissimo da tanti ex del ciclismo, dai suoi figli - Andrea e Stefano e dalla moglie Lara – che premiano giovani speranze del ciclismo nel nome del rispettivo papà e marito.

Non è mai dimenticato Fabio Saccani dai suoi amici del ciclismo – e non solo - che lo ricordano sempre con rimpianto e affetto. 

g.f.

 

 

 

 

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