
Ultimo a riceverlo degli otto fin qui entrati nella Hall of fame del Giro d’Italia, Vittorio Adorni può fregiarsi di un trofeo unico: sulla coppa ’Senza Fine’ che gli è stata consegnata a Parma sono incisi i nomi di tutti i vincitori della corsa rosa fino all’anno della sua vittoria e non di quelli che l’hanno conquistata dopo. E’ un po’ come se gli organizzatori avessero voluto restituire qualcosa a chi ha vinto il Giro quando questo trofeo, nato nel terzo millennio, ancora non esisteva: con una felice idea, ai vincitori del passato ne viene donato uno ‘personalizzato’ all’anno del trionfo. Adorni ha così ricevuto una coppa che si ferma al 1965, così come a Baldini era stata consegnata quella che elenca i vincitori fino al 1958. E così era andata per Moser (1984) e Roche (1987), mentre per Merckx, Gimondi, Hinault e Indurain, entrati più volte nell’albo d’oro, la personale coppa si ferma alla stagione del loro ultimo successo rosa.
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