
Il 27 novembre scorso il Prof. Sauro Bassetti, dopo una breve malattia, ci ha lasciati per sempre. Forlivese, classe 1935, professore di matematica, Bassetti ha dato molto di più al ciclismo di quanto il ciclismo gli abbia reso onore nel suo ultimo viaggio.
Avvicinatosi al ciclismo come Consigliere dell’U.C. Scat di Forlì, fondatore del Consorzio Società Ciclistiche Romagnole della Pista dell’omonima cittadina nel 1972, approda ai vertici del Comitato Regionale nel 1973 quando viene eletto Consigliere, per iniziare un periodo straordinario durato fino al febbraio del 2005, dopo otto anni come presidente e quattordici come segretario. Praticamente una vita! La cui efficacia di presenza e pienezza di ruolo può essere riassunta nella più ripetuta frase degli anni 80 e 90, quando nel mondo del ciclismo emiliano-romagnolo per ogni problema veniva suggerito: «telefona a Bassetti», come per dire che se una soluzione esisteva, lui, più di altri, poteva aiutarti a trovarla.
Stella d’Argento Coni, la sua opera è stata sempre connaturata da spirito di servizio. Non amava mettersi in mostra, e poco amava chi faceva soprattutto questo. Senza preclusioni ha accolto il contributo di chiunque dimostrasse concretezza e correttezza ed ha aiutato senza attendersi riconoscenza.
Con quella sua autorevolezza e con quella sua pazienza datagli da un livello culturale alto e da una innata passione per l’insegnamento, Sauro Bassetti ha regalato al ciclismo regionale e nazionale uno straordinario esempio di competenza, passione, amore, capacità di governare i processi, sempre con grande rispetto per le società, tecnici ed atleti, tanto da meritare la nomina a Presidente Onorario del CRER dal 2005 ad oggi.
È stato davvero il Presidente di tutti, anche se non per tutti lo stesso Presidente.
Grazie Sauro! La tua umiltà non ha fatto rumore, ma ha scalfito i nostri cuori.
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