È MANCATO LUIGI ROSSI, LETTERA AD UN AMICO DEL CICLISMO

LUTTO | 06/08/2018 | 13:30
di Daniela Veronesi

Caro Direttore,
sono di quelle "notizie" che non si vorrebbero mai comunicare e, probabilmente, neppure "dover" conoscere. Ieri è mancato LUIGI ROSSI, classe 1932 , più che un appassionato una vera e propria colonna portante del Ciclismo nella Repubblica di San Marino. Meglio ancora, un Amico Grande del Ciclismo. Sia quello giovanile e dilettantistico , che quello Professionistico.

Non dimentichiamo che nella gloriosa Società Ciclistica JUVENES di San Marino gareggiarono, tra gli anni 70 ed 80 , atleti di spessore , passati poi nelle fila dei professionisti (senza che altri s'offendano,uno per tutti quel SANTONI Glauco poi "gregario" di lusso di campioni del calibro di GIMONDI,  MOSER e da ultimo VISENTINI).

Presso l'apprezzato Hotel-Ristorante che portava il suo nome, in bella vista sulla Superstrada di San Marino, LUIGI ROSSI aveva posto il...quartier generale dei suoi Amici Ciclisti. E' bello  ricordare come "da Rossi"  trovava sempre cordiale ed appassionata ospitalità quello che, negli anni 80, fu il primo TEAM PROFESSIONISTICO del Titano : l'indimenticabile  ALFA-LUM , la corazzata del Ciclismo che annoverò  tra le proprie fila , tra gli altri ,   Ciclisti famosi come Maurizio FONDRIEST , poi giovane iridato,  l'iberico ed indomito  Marino LEJARRETA ,  ed il Russo Dimitri KONICHEV , classe cristallina ed estro ...da Campione.

Storicamente, il primo Team Professionistico che attinse a piene mani agli atleti del ciclismo Sovietico. Senza omettere , poi, l'ospitalità affabile e sincera, e l'amicizia disinteressata  che ROSSI ebbe ad offrire anche al Team Professionistico di Ciclismo Femminile - una rarità per quei tempi -  sempre targato ALFA LUM , che in quel periodo mieteva successi a livello Nazionale ed Internazionale anche con la sottoscritta, enfant du pays . E con me , Luigi e sua moglie Giuliana  furono , e sono rimasti, come...due genitori. 

Per tutti questi "ragazzi" , spesso lontani dai propri affetti , LUIGI ROSSI era l'uomo di cui FIDARSI , e l'amico sincero e fedele con cui CONFIDARSI. Una sorta di padre adottivo , o di fratello maggiore, per giovani uomini che avevano fatto del Ciclismo la loro professione di vita.

Ed un Amico anche di chi aveva fatto dell'organizzazione del Ciclismo la propria vita , come il conterraneo Giovanni MICHELOTTI, per decenni braccio destro del Patron del GIRO D'ITALIA Vincenzo TORRIANI. Con LUIGI ROSSI se ne va , probabilmente, la parte migliore del Ciclismo Sammarinese, quella animata solo dalla PASSIONE per  lo Sport del Pedale.

CIAO LUIGI, ci mancherai.

Grazie a Lei caro Direttore, ed alla Sua redazione.

Daniela Veronesi


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