ADRIATICA IONICA, VIVIANI: «UN'ALTRA VITTORIA DI GRANDE VALORE»

PROFESSIONISTI | 23/06/2018 | 16:57
di Diego Barbera

Elia Viviani impone il proprio marchio anche nella quarta tappa dell’Adriatica Ionica Race 2018, la più lunga frazione di 223,20 km da San Vito di Cadore a Grado. Il velocista della Quick Step Floors si è imposto davanti a Nizzolo e al compagno Hodeg e ha messo un sigillo alla classifica a punti grazie a questo terzo successo.

Festeggiato da tanti fan, compreso anche il simpatico cane Attila, ecco le sue impressioni dopo il traguardo, a fine pagine il file audio da ascoltare.

Terzo successo in tre volate
«Oggi era un’altra tappa non facile. I fuggitivi sono stati molto forti, sembrava non dovessimo prenderli mai. Speravamo sul finale con un po’ di vento a favore e li abbiamo ripresi al limite. Abbiamo pensato a movimentare il finale sullo sterrato con Niki Terpstra. Ha provato sul primo e siamo rimasti in 25 circa, ma sono rientrati tutti. Sul secondo, quando eravamo tutti stanchi, siamo rimasti in quattro ossia io, lui, Nizzolo e Renshaw, ma avevamo una decina di secondi e non c’era collaborazione. Niki ha dunque provato ad andare da solo, ma Cavendish ha messo a tirare i suoi quattro uomini a disposizione e lo hanno ripreso. Così, ci siamo organizzati per il treno finale»

E come è andata la volata finale?
«Strana. Alla volata finale Renshaw era in testa con Alvaro Hodeg che mi fa da ultimo uomo. Io avevo lasciato entrare Cavendish davanti a me e lui ha fatto il buco per favorire Renshaw, ma sono stato lesto a raggiungere Alvaro e a completare il mio sprint. Un’altra bella volata anche se eravamo un po’ stanchi dopo i 230 km e dopo le fatiche di ieri, ma le gambe hanno risposto bene. Sono contento, perché è un buon segnale».


Per le Classiche?
«Quando penso alle Classiche penso a gare dai 230 ai 260 km ed essere competitivo a questi chilometraggi mi rende orgoglioso».

Come ti sei trovato sullo sterrato?
«In Belgio settimana scorsa (Dwars door het Hageland - Aarschot, NDR) ne ho percorso oltre 30 km e mi trovavo non dico a mio agio ma sapevo come condurre la bici. E qui lo sterrato era vero, dunque bisognava prestare attenzione soprattutto nelle curve e lavorare sull’equilibrio. Niki, come suo solito, sa fare la differenza in questi tratti. Siamo stati fortunati a evitare forature, anche oggi è andata bene».

Questa corsa mostra diverse bellezze italiane
«Ieri dopo l’arrivo eravamo sul pullman mentre il sole stava calando e un paesaggio così come sulle Dolomiti ti fa capire quanto sia bella l’Italia. Molti miei compagni non erano mai stati in quelle zone ed erano incantati. Qui sono quasi di casa, perché capitiamo spesso con Elena da casa dei suoi. Ho rivisto tante zone note, quasi familiari. E molti tifosi sono qui. Compreso il mio cane Attila»

Cosa rispondi a chi ti dice che anche queste sono vittorie facili?
«Arriveranno i momenti in cui si faticherà a vincere. Questo per me è un momento d’oro e lo sfrutto fino alla fine. Perché non è mai facile, non do peso a chi dice che sia semplice vincere qui. Ci sono avversari molto forti come Cavendish e Nizzolo, seppur sia da poco rientrato. Alla fine fra un anno nessuno si ricorderà dove o cosa ho vinto, ma solo i numeri. Quel che conta per noi è vincere e noi partiamo sempre con questo obiettivo, qualsiasi gara. Le vittorie qui sono di valore».

Il tuo compagno Hodeg si è piazzato terzo.
«Dopo l’arrivo ero quasi dispiaciuto perché se l’avessi lasciato andare dopo il buco di Cavendish si sarebbe giocato la vittoria con Renshaw, ma in quei momenti non si può mai sapere, qualcuno poteva arrivare da dietro. E rischiavamo di arrivare secondo e terzo. Magari domani tireremo la volata a lui, chi lo sa. Lui può ancora crescere molto, anche se non in altezza. Ma ha già vinto una bella gara World Tour a inizio stagione (alla Volta a Catalunya, NDR) e un’altra corsa al suo primo anno da pro e il suo livello è altissimo. Abbiamo dei giovani di grande valore, oltre a lui c’è anche Jakobsen».

Anche Gaviria è in squadra con te ed è un bene.
«Al 100%. Al California era impressionante, controllava come voleva Ewan e decideva quando accelerare. Come solo gli atleti di grandissima qualità possono fare».

La tua posizione in volata negli ultimi anni è un po’ cambiata, spostato un po’ più avanti.
«Sì. Ho lavorato tanto su questa cosa. Forse può essere uno dei motivi per i quali ho perso a Roma perché la ruota ha scodato un po’, ma in realtà non era per quello, credo di averla persa in un altro punto e se negli ultimi 50 metri sbagli qualcosa Bennett non perdona. Ho lavorato tantissimo a Sky su questa posizione, non è stato semplice trasportarla sulla nuova bici qui alla Quick-Step ma ce l’ho fatta e ci sta portando dei vantaggi. Non è facile perché deve diventare un gesto naturale ma ora che lo è mi trovo molto bene».


Da Grado, Diego Barbera


Copyright © TBW
COMMENTI
adriatica jonica race
23 giugno 2018 18:17 giorginoc
Complimenti a Moreno Argentin per l'organizzazione della idovinatissima gara che va a colmare un vuoto nel Veneto che in passato aveva i calendario gare prestigiose.Viviani è u grande che con Nibali salva il movimento ciclistico.Speriamo che anche l'Italia sappia tornare con una squadra nel Word tour onde valorizzare i vari Ciccone,Ganna, Consonni,Conci,Carboni.Possibile che ua regione attiva come il Veneto non trovi qualche imprenditore disposto, con altri, a formare una squadra serie A.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il destino di Biniam Girmay sembra ormai fuori dalla nuova squadra, nata dalla fusione tra la Intermaché - Wanty e la Lotto Cycling Team. Era già da fine agosto che si parlava di un passaggio di squadra e tutto faceva...


Un ribaltone in zona Cesarini: grazie ad un eccellente Giro di Serbia - due vittorie di tappa, un secondo, un terzo posto e il successo finale - Lorenzo Cataldo ha ribaltato in extremis la classifica e conquistato il successo nell'Oscar...


La velocità è un’arte. Non è solo la variazione della posizione di un corpo rispetto al tempo, non è solo metri al secondo o chilometri all’ora, non è solo la luce nel vuoto. Ma è anche strategia e comunicazione, è...


Il tedesco Peter Jannis, giovane promessa di Gera classe 2000, il prossimo anno correrà per la Unibet Rose Rockets formazione francese del circuito UCI Professionalin cui milita anche l'italiano Sergio Meris. Peter, che ricordiamo vincitore della quarta del Giro della...


Metti un sabato mattina per parlare di storia del ciclismo, di Giro, di Campania, di passione e da lì volare dritti nel futuro. È quanto accadrà sabato a Sessa Aurunca con le celebrazioni dedicate a Carmine Saponetti, il solo ciclista...


Pierre Latour ha detto basta: il corridore francese della Team TotalEnergies ha ufficializzato il suo addio al ciclismo pubblicando sui propri social un video con tutte le immagini più belle della sua carriera professionistica durata una dozzina d’anni. Appendere la...


Dopo vent'anni di ciclismo con i giovani e squadre Continental la squadra slovena Adria Mobil interrompe la sponsorizzazione e l'attività agonistica. Il Giro di Croazia (CRO RACE), svoltosi nella prima settimana di ottobre, è stata l'ultima corsa per il Kolesarski...


Ci sarà una pugile con la Canyon Sram zondacrypto il prossimo anno. Si tratta di Sophie Alisch che ha iniziato a praticare la boxe all'età di 13 anni e nel 2021, a Tokyo, è diventata la più giovane atleta tedesca...


E' ormai assodato che i futuri campioni delle due ruote provengono la maggior parte dalla categoria degli juniores ragazzi di 17-18 anni. Come nel caso di Nicholas Van Der Merwe ragazzo sudafricano che ha una doppia cittadinanza con la Bulgaria."Mio...


Un bel salto di qualità per il Gruppo Sportivo Giovani Giussanesi che archivia un 2025 al di sopra delle aspettative. Merito soprattutto di Piva e Parianotti che più di altri hanno collezionato i migliori risultati con la squadra degli juniores...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024