GIRO D'ITALIA | 11/05/2018 | 07:42
Ieri la prima tappa con arrivo in salita del Giro d'Italia 101 ha svelato i veri valori in campo. L'Etna ha decretato il suo verdetto, premiando la Mitchelton Scott con la vittoria di tappa a Esteban Chaves e la maglia rosa a Simon Yates. Grazie ai dati di Velon possiamo comprendere meglio la prestazione dei big in lotta per la classifica generale e scoprire che per i colori azzurri ci sono buone notizie.
Andiamo per ordine però e, per prima cosa, diamo una sbirciata ai dati espressi dal vincitore di tappa. "Chavito" non ha compiuto un grande sforzo nell'entrare nella folta fuga scattata dopo 40 km dal via: il suo computerino ci dice che in media ha pedalato a 136 watt a 58,2 km/h. Ha sicuramente speso di più quando è scattato a 11,5 km dal traguardo e ha staccato gli altri attaccanti di giornata. In quel momento ha raggiunto la velocità massima di 73,4 km/h (ovviamente in un tratto di contropendenza) e raggiunto una potenza massima di 848 watt. Per completare i 164 km da Caltanissetta al traguardo finale in cima all'Etna ha impiegato 4h16'11" alla velocità media di 39,4 km/h (massima di 93,3 km/h!). Ha mulinato 93 pedalate in media al minuto esprimendo 234 watt medi (270 normalizzati) e 848 watt massimi. Sui 3.175 mt di dislivello ha lasciato 3.750 kcal.
Dicevamo però degli italiani, allora analizziamo la prestazione di Domenico Pozzovivo, quinto al traguardo e al momento miglior azzurro nella generale. Il capitano della Bahrain Merida ha impiegato 9'29" per percorrere i 4 km finali al 6% di pendenza, a una velocità media di 25,3 km/h e massima di 45,4 km/h, che nel confronto con i rivali è stata la più alta in assoluto, a 79 rpm, 356 watt medi e 825 massimi con gli ultimi 800 mt (1'31") a 427 watt.
Di 1" più veloce è stato George Bennett (Lotto NL Jumbo), che ha colto la quarta piazza e si è dimostrato tra i più temibili quando la strada inizia a salire. Rispetto al "Pozzo" ha perso 3" il campione uscente Tom Dumoulin (Sunweb), re del Giro100, che si è ben difeso su un terreno a lui meno congeniale rispetto agli scalatori puri.
Concludiamo la nostra analisi con una curiosità, Rohan Dennis (BMC Racing Team) ha perso sì la maglia rosa sulla salita finale ma ha dovuto spendere energie preziose fin dai primi chilometri. Ha affrontato i primi 75 km a 44,7 km/h di media a 91 pedalate al minuto per una potenza di 259 watt (321 normalizzati). Per un momento ha anche viaggiato a 92,3 km/h e a 939 watt. Il lavoro ai fianchi, promosso in particolare dalla Mitchelton Scott, è iniziato da lontano.
Giulia De Maio
Copyright © TBW
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.