VEGNI: «PER FROOME NESSUN INGAGGIO, SOLO RIMBORSO SPESE A SKY»

GIRO D'ITALIA | 03/05/2018 | 12:32
Anche alla conferenza del direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, il tema principale è stato quello di Froome e della sua complicata situazione. La rassicurazione è stata ferma: anche in caso di vittoria della corsa e di successiva squalifica, non ci sarà retroattività.

Mentre l’allestimento sta terminando di preparare tutte le strutture della scenografica cronometro attorno alla Città Vecchia di Gerusalemme, il Direttore del Giro si è concesso alle domande dei giornalisti. Inevitabile e più che pronosticabile, il tema caldissimo della presenza del britannico. Ma per fortuna si è discusso anche di altro, come Gerusalemme e il “dimenticato” Dumoulin.

Vegni ha debuttato raccontando che «Avere appreso dopo una settimana del caso di Froome dopo la presentazione del Giro non ci ha fatto di sicuro piacere e non ne eravamo a conoscenza della situazione a quel momento».

Anche il Giro, così come altre corse, paga Froome per partecipare qui? C’è stata una contrattazione?
«Non c’è stata alcuna contrattazione con Froome che invece in altre corse è praticamente ingaggiato. Forse c’è stata una traduzione errata dall’inglese del termine “negoziazione”. Questo perché per noi viene riconosciuto quello che si può considerare un rimborso spese. Inoltre, io contratto con le squadre e mai individualmente con i corridori e anche questa volta è stato così».

Come funziona questo rimborso spese?
«In modo molto semplice: ci sono squadre che hanno più capitani in team, ma non ne hanno portati nessuno al Giro, dunque non possono avere rimborsi spese come quelli delle squadre che hanno portato più capitani al Giro. Insomma, partiamo da una base identica e poi è mia facoltà offrire un maggiore rimborso spese a determinate squadre rispetto ad altre».

Cosa vi aspettate da Froome in questo Giro?
«Contiamo che Froome faccia il migliore percorso possibile, ma è naturale che lo sapremo solo a Roma se vincerà o no. Sono ben conoscenza che farà una prestazione all’altezza dei suoi valori».

Cosa succederà se durante il Giro usciranno informazioni sul suo caso?
«Ho parlato con il presidente UCI, ma mi ha assicurato che non si saprà niente né prima del Giro né, facilmente, prima del Tour. Ho ribadito che se Froome vincerà il Giro il Giro rimarrà a lui. Ciò che ho proposto a David Lappartient è che proprio per via dei tempi della giustizia lunghi, l’eventuale squalifica sia resa effettiva solo al momento in cui viene decisa. Dunque, se sarà dopo il Giro scatterà da dopo il Giro, non sarà retroattiva».

Quando ha parlato con David Lappartient?
«Abbiamo avuto questo incontro prima della Milano Sanremo perché eravamo preoccupati di quello che sarebbe potuto avvenire. Eravamo a una cena e abbiamo convenuto sui tempi di questa decisione. Ho spiegato che stavano e stanno diventando eccessivamente lunghi per tanti motivi. Immaginate un atleta che parte per vincere il Giro ma che sa che potrebbe perderlo in caso di vittoria. Non è corretto per lui, per gli organizzatori e per il pubblico. Con il presidente abbiamo parlato per dire che, Vuelta a parte perché in caso quella si toglie, la squalifica sarebbe partita dal giorno successivo al momento in cui viene decisa. In qualche modo mi ha rassicurato che sul Giro grandi problemi non ci sarebbero stati».

Qual è la vostra posizione in merito alle polemiche sulla partenza del Giro da qui?
«Noi siamo venuti qui per offrire un grande evento sportivo, l’ho ribadito fermamente in ogni appuntamento in cui ho parlato. Le posizioni dei governi sono chiare, ognuno l’ha espresso a suo turno. Noi come Giro d’Italia non abbiamo né la voglia né la forza di entrare di polemiche che hanno posizioni che potremmo definire datate. Gerusalemme e Israele ci danno grande visibilità e la danno al ciclismo intero e noi abbiamo colto l’opportunità. È chiaro che per noi è fondamentale la libertà di espressione e chiunque vuole manifestare il suo dissenso lo faccia».

Parlando di ciclismo, è felice del fatto che Dumoulin abbia deciso di tornare al Giro invece che provare il Tour?
«Meno male che qualcuno ha notato che non ci sia solo Froome! Fa enormemente piacere perché capita che il detentore provi a vincere il Tour. Invece Tom è tornato per difendere la maglia rosa conquistata a Milano dopo un’edizione speciale. Credo che sia di pari livello a Froome. La presenza di questi due campioni garantirà un grande spettacolo sulle strade del Giro ed è quel che più conta per noi».

Da Gerusalemme, Diego Barbera
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COMMENTI
E pertanto!!!!!???
3 maggio 2018 13:54 geom54
avrà maggiori stimoli per dimostrare il valore.

per uno sciocco utente del forum
3 maggio 2018 14:41 pickett
A quanto pare Vegni la pensa proprio come me,quando sottolinea che alcune squadre "non hanno portato nessun capitano",e pertanto non gli sgancia la grana.IL"commento inutile",oltre che villano,caro Paracarro,o come diavolo ti fai chiamare,é stato il tuo.Il ciclismo ho cominciato a seguirlo ai tempi dei duelli tra Hinault e Zoetemelk,quando probabilmente non eri ancora nato.P.S. Viviani e Stybar sarebbero dei degni capitani in corse come il circuito di Pregnana Milanese,il Giro dovrebbe essere un'altra cosa...

che spiegazione!!
3 maggio 2018 15:28 bernacca
allora fatemi capire: non è un ingaggio ma un rimborso spese... naturalmente non uguale a quello delle altre squadre.... allora è un INGAGGIO (ma chi vuole prendere in giro?)

Dott. Mauro Vegni,
3 maggio 2018 18:19 Fra74
scusi, ma è LEI che decide i regolamenti della Unione Ciclistica Internazionale?!? Riporto testualmente quanto da Lei risposto: - "Ciò che ho proposto a David Lappartient è che proprio per via dei tempi della giustizia lunghi, l’eventuale squalifica sia resa effettiva solo al momento in cui viene decisa". - Esempio magnifico di REGOLAMENTO creato al volo per la giusta occasione. Sarebbe interessante capire e comprendere la ragione di ciò.
Poi, l'ingaggio fornito ed elargito al Team Sky è pubblico?!? A quanto ammonta?! E sopratutto, da dove provengono detti introiti?!
Grazie per le eventuali risposte.
Cordialità.
Francesco Conti-Jesi(AN).

Vegni vegni
3 maggio 2018 20:35 geo
Rimborso spese personalizzato..... allora comunque è un ingaggio mascherato per gli ingenui.... Ma va bene così comunque, basta che il valore del Giro cresca a livello internazionale

Date ai ricchi....
3 maggio 2018 21:19 bit ossi
Vorrei il rimborso spese di sky.
P.S. Si può esprimere un parere magari non condiviso anche senza aver visto il tasso in azione. Tanti saluti. Marco

certo che si può esprimere un parere
3 maggio 2018 23:20 pickett
Però,un conto é esprimere un parere,un altro conto é offendere,senza nessun motivo e senza nessuna giustificazione.Mi riferisco all'utente di cui ho citato il nickname.

i vecchi giri
4 maggio 2018 00:54 noodles
Per quelli che hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi dal momento i cui scendono dal letto la mattina a quello in cui ci tornano per coricarsi..... Dumoulin, Froome, Pinot, Aru, Lopez, Chaves.....Se non vi sta bene andate a riguardarvi i vecchi Giri in cui il duello era Garzelli-Simoni e la stella straniera Gonchar..... (!!!!!).

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