APPENNINO, IL GIRO SI METTE IN MOSTRA

INIZIATIVE | 17/04/2018 | 07:31

L’esposizione ripercorre in 30 tappe gli anni del Giro dell’Appennino attraverso oltre centoventi foto selezionate dall’U.S. Pontedecimo, e allestita con il contributo economico e la collaborazione del Comune di Campomorone (GE). Trenta esercizi commerciali del comune hanno aderito all’iniziativa con entusiasmo e si sono dichiarati disponibili ad ospitare i trenta pannelli della rassegna. Ne è nata una mostra diffusa e collettiva, naturalmente con ingresso libero, per strada, con un orario lungo, visitabile da ciascuno, seguendo una piccola cartina dal 14 al 25 aprile.


In essa si racconta che il 16 settembre 1934 nasce, grazie alle capacità, alla volontà e alla grinta di Luigi Ghiglione, quella che diventerà una della una delle più grandi, belle e dure classiche corse del calendario internazionale. Allora la denominazione è Circuito dell’Appennino, diventerà Giro dell’Appennino nel 1956.


Il Passo della Bocchetta, la salita delle streghe, situata nel territorio del Comune di Campomorone al confine con il Piemonte, è la salita simbolo del Giro dell'Appennino e non solo. Da Campomorone il dislivello da colmare è di soli 637 metri ma sono pochi anche i chilometri da affrontare. La pendenza media è dell'8% scarso, ma distribuita in modo non omogeneo. Le sue strade hanno visto i più grandi campioni del ciclismo confrontarsi lungo i suoi 8,2 Km. Tutti hanno sentito quanto è dura ma ne hanno subito il fascino. I pannelli ripercorrono gli oltre ottant'anni della gara, descrivendone i protagonisti, le vittorie e gli aspetti salienti. Nell’esposizione l’occhio della macchina fotografica scandisce il trascorrere del tempo e ricorda i protagonisti della corsa. Le diverse sezioni costituiscono il punto di riferimento di un progetto in evoluzione, nel quale anche il contributo e l’interesse del visitatore aumenta l’interesse e la dimensione della manifestazione e ne approfondisce la rilevanza storica, sociale e sportiva.

Massimo Lagomarsino

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COMMENTI
un'occasione anche
17 aprile 2018 13:50 canepari
per ricordare l'amico Giorgio Delfino, prematuramente scomparso e che ha amato questa corsa in maniera viscerale. Conosceva ogni segreto del Circuito...Ha raccolto migliaia di istantanee, curiosità e ordini d'arrivo in due libri favolosi. Scommetto che all'ingresso ci sarà lui ad accogliere chi vorrà farsi ammagliare da queste immagini rare, da questa corsa e dal suo profumo. L'ultima corsa in bianco e nero...

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