TREK EMONDA SLR, LE MANCANO SOLO LE ALI

BICICLETTE | 09/04/2018 | 09:20
Émonda SLR Disc ha solo un obiettivo: farvi capire che i freni a disco sono sempre esistiti. Con questo non voglio tralasciare tutti i punti a favore di questo bellissimo mezzo, come leggerezza, verniciatura e geometria, ma mi vorrei soffermare sulla qualità dell’integrazione raggiunta tra sistema frenante a disco e telaio, un risultato sorprendente. https://www.trekbikes.com Il telaio di Émonda viene realizzato con carbonio OCLV serie 700, dove la sigla va a ricordare il brevetto Optimum Compaction Low Void, procedimento con cui Trek lavora con maestria ed esperienza (circa 25 anni) un carbonio di provenienza militare. La combinazione di calore e pressione con cui vengono lavorati i fogli di fibra di carbonio fa parte di un procedimento custodito in gran segreto dall’azienda americana che compatta le fibre in una maniera eccellente tanto che il carbonio OCLV supera i severi standard aerospaziali. Il progetto poi è stato affinato con un programma di simulazione software per sagomare al meglio le forme dei tubi e creare una geometria vincente. Il telaio pesa solo 665 grammi, un valore prestigioso per una soluzione progettata per i freni a disco Flat Mount e il bello è che pedalando tutto si dimostra estremamente rigido e reattivo. Il perno passante da 12mm, il movimento centrale BB90 e il tubo sterzo conico sono particolari che aggiungono carattere ad Émonda rendendola una vera bestia da salita. La reattività c’è e si sente tutta nei rilanci, in curva e nelle frenate vigorose. Se siete soliti guidare puliti e sfruttare la velocità in curva, Émonda vi assisterà con una vera maestria e una precisione millimetrica.

Nonostante la leggerezza, non ho mai avvertito indecisioni o nervosismo, sensazione che mi ha fatto sentire “a casa mia” fin dalla prima uscita, una confidenza totale. Per raggiungere una simile leggerezza, nulla è stato lasciato al caso, infatti, anche il passaggio interno dei cavi usufruisce del Control Freak, un sistema innovativo che facilita montaggio e manutenzione. La geometria leggermente slooping ben si sposa con le forme oversize delle tubazioni, lavorate con sezioni diverse a seconda della zona in cui sono inserite. Il fodero basso sinistro ospita il DuoTrap S, un sensore per la cadenza integrato che elimina in partenza l’utilizzo di fascette e apparecchi esterni, spesso poco inclini all’estetica. La forcella pesa 350g e offre una clearance davvero elevata. Il reggisella Ride Tuned si conferma un progetto davvero esclusivo, del resto abbina sicurezza e praticità ad una solidità incredibile. Le ruote Bontrager Aeolus Pro 3 Tubeless Ready Disc abbinate agli pneumatici Bontrager R3 Hard-Case Lite formano un comparto strabiliante.

È da tempo che ritengo che le ruote Bontrager in carbonio hanno tutte le carte in regola per giocare ad armi pari con il meglio della produzione mondiale e queste Aeolus ne sono un’ampia conferma. Leggere, rigide e molto scorrevoli, in pratica efficienza pura.

Il gruppo completo Shimano Dura-Ace 9170 Di2 è pronto, rapido e preciso
ed offre un feeling immediato. Il sistema frenante idraulico è davvero molto potente, tanto che potreste mettere in difficoltà chi viaggia alla vostra ruota, tenetelo a mente. Comunque, prendere la giusta confidenza è abbastanza semplice, ma è importante imparare a gestire la forza se l’asfalto è bagnato, giusto per non far bloccare la ruota posteriore.

Nei miei percorsi preferiti ho registrato sensazioni ottime, in assoluto le migliori provate fino ad oggi con una bici allestita con freni a disco.
Sono certo che il merito vada ai progettisti Trek, un’equipe di professionisti capaci di sfruttare al 100% il sistema frenante a disco. Il manubrio Bontrager XXX, realizzato sempre con carbonio OCLV, è un componente leggero ma offre un’invidiabile stabilità e lo stesso vale per la pipa Bontrager Pro in allumino, andando così a fornire un comparto votato alla leggerezza ma anche molto solido. La sella Montrose Pro con forchetta in carbonio impreziosisce il pacchetto e si dimostra la scelta giusta per questa bici. Chi vuole portarsi a casa una bici unica può puntare su Project One (qui il link), un configuratore che vi permetterà di scegliere particolari verniciature e allestimenti diversi a livello di componenti, trasmissione e accessori.

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Saltiamo i convenevoli, la Émonda SLR Disc è esaltante, leggera e scattante come una molla ma anche rigida. Se cercate un mezzo comodo e versatile, guardate altrove. Penso che i progettisti abbiano compiuto una vera e propria magia concentrando in questo telaio molta forza. Le situazioni più gustose? Ovviamente la salita ma anche il misto stretto in cui serve pelare i freni per correre veloci da una curva all’altra. In questo frangente l’avantreno è granitico e preciso, merito di un tubo sterzo di dimensioni generose e del perno passante.

Nel periodo di prova le condizioni meteo sono state molto instabili e non è mancata pioggia e neve
, situazioni che hanno reso l’asfalto più complicato del solito. Ciononostante, è stato semplice gestire la potenza frenante e modulare bene la pinzata. Sul passo Émonda si comporta bene anche se la pianura non è il terreno ideale.

La rigidità del telaio offre quel che serve anche per menare sul piatto, tanto da stupire chi preferisce le muscolose bici aero. Per quanto riguarda il gruppo Dura-Ace, tanto di cappello, mai un’incertezza o un rallentamento con cambiate spettacolari anche sotto sforzo. Le componenti targate Bontrager alzano ulteriormente il livello di questa Émonda, discorso ancora più evidente per le ruote Aeolus Pro 3, praticamente perfette. Il carro posteriore è corto e compatto, il massimo per le accelerazioni brucianti.

Per quanto riguarda il comfort di marcia offerto da Émonda, molto può dipendere dalla sezione dei pneumatici che montate tenendo presente che il tubeless rende in partenza tutto più soft, già dalla sezione di 25mm.

 


https://www.trekbikes.com/it/it_IT/

 

★★★★★ design
★★★★★
finiture
★★★★★
tecnologia
★★★★☆
pianura
★★★★★
leggerezza
★★★★★
montagna
★★★★☆
comodità
★★★★★
versatilità
★★★★☆
aerodinamica

Giorgio Perugini






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