GATTI&MISFATTI. MONDIALE? FORSE MI SONO PERSO QUALCOSA
MONDIALI | 23/09/2017 | 18:51 di Cristiano Gatti -
Presa di posizione personalissima, che non impegna minimamente tuttobiciweb. Voglio dire prima della corsa, perché dopo sono capaci tutti, che questo entusiasmo e soprattutto queste aspettative attorno alla nazionale italiana mi sembrano a dir poco eccessivi. Per me, se Viviani o Trentin diventano campioni del mondo è un miracolo pari soltanto alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, con Cassani pronto a camminare sulle acque.
Non è una posizione snob da anti-italiano. Io sono italianissimo, voglio un sacco di bene alla maglia azzurra e pure a Cassani. Ma proprio per questo temo che tutta questa euforia preventiva finisca – un’altra volta – per ritorcersi contro la spedizione stessa, come un boomerang di ritorno, proprio in mezzo alla fronte, perché se tu stesso alimenti troppe attese è chiaro come poi sarai proprio tu a finire nel mirino.
In questi ultimi giorni ho letto cose roboanti: questa è la mia nazionale più forte (Cassani), Viviani e Trentin volano e sono pronti per il colpo (Bennati), perché non pensare alla vittoria (Trentin). Lo dico chiaro e tondo: troppo. Veramente troppo. Non c’è niente che giustifichi tutta questa fiducia. Certo che bisogna caricarsi, motivarsi, gasarsi, ma quando si esagera è ineluttabile che poi la delusione sia più cocente.
Non sto a disquisire sulla singola parola pronunciata (per esempio, direi volentieri che per me la nazionale più forte di Cassani resta quella delle Olimpiadi), ma semplicemente mi limito a un sano senso di realismo: mi espongo e ribadisco che l’Italia non è favorita nemmeno stavolta, non c’è un solo azzurro che possa legittimare l’aspettativa di maglia iridata. Il ragionamento è elementare: i big del gruppo non li battiamo mai nelle corse vere, mai e poi mai, cosa è successo – che mi sono perso – per pensare a un trionfo proprio domani, nella gara più importante di tutte. Se qualcuno me lo spiega, sono pronto a chiedere scusa. In ogni caso, sarò il primo un minuto dopo l’eventuale successo azzurro a correre sul carro del vincitore: non per opportunismo, per sincero tifo azzurro. Logicamente, sarò anche il primo a dire che proprio non avevo capito niente. Felicissimo di ammetterlo, sulla pubblica piazza, nel pubblico ludibrio.
Comunque se vincesse Trentin non credo sarebbe un miracolo. Difficile si, ma ci starebbe. Per Viviani la vedo più difficile certo, Questi sono anni magri per noi, però una freccia ce l\'abbiamo. Forza azzurri!
Euforia mondiale
23 settembre 2017 20:09Pop78
Concordo pienamente con l\'analisi del sig.Gatti da quando il sig. Cassani è il ct della nazionale tutti gli anni all\'appuntamento mondiale si assiste alla creazione di false aspettative. Si sente e si legge di tutto io la definisco euforia mondiale ma poi la domenica durante la gara dei professionisti all\' improvviso ci rendiamo conto di non avere i corridori all\'altezza dei più forti e spesso di aver attuato una tattica di gara sbagliata risultato zero medaglie.Alla fine come già accaduto Cassani si giustifica dicendo che era evidente che non avevamo corridori adatti al percorso.Comunque domani speriamo nel miracolo e forza Italia
Concordo..
23 settembre 2017 21:12Berna71
Concordo in pieno e tutto x tutto con cio\' scritto sopra .La nostra nazionale non giustifica nei suoi uomini tanto entusiasmo infatti come scritto nelle gare che contano veramente i nostri non si vedono mai a partire da Ulissi x passare con Viviani tantomeno ,e non a caso x ultimo Colbrelli,l\'unico che x esperienza al nord stato di forma e colpo di fortuna puo\' sperare e\' Trentin e sarei contento vincesse ma se tutto va come deve e non ci sono episodi strani Sagan a mani basse...
Inadeguato
23 settembre 2017 21:15paree
Io lo ribadisco per me Cassani è inadeguato non è anche se tutti pendono dalle sue labbra non sanemmeno leggere le corse......
Chiara foto della realtà.
23 settembre 2017 23:44Bastiano
Credo che l'analisi di Gatti, sia impeccabile ma, un ottimo commissario tecnico quale Cassani è, ha il dovere di motivare al massimo l'ambiente.
Non sono invece d'accordo con chi vuole criticare il C.T., il materiale è quello che è e non possiamo certo illuderci di avere Kittel, oppure Gaviria, oppure Sagan etc.etc., con i nostri uomini possiamo sperare di vincere a sorpresa, perchè sia la fuga che non ti aspetti e sia la volata anonima, sono parte del ciclismo.
I mondiali con Cassani
23 settembre 2017 23:55olrac
Da troppo tempo ormai la nazionale azzurra ai mondiali torna a mani vuote, negli ultimi due mondiali il migliore degli azzurri è stato Nizzolo; non si riezce a formare un gruppo competitivo.
Alla presentazione ufficiale a Legnano, io c\'ero, quando Cassani ha letto l\'elenco dei selezionati, in sala, in molti ci siamo guardati in faccia; io ho pensato anche questa volta si ritorna senza nulla; speriamo di no poi mi sono detto.
Durante la settimana ho potuto vedere il percorso e le gare soprattutto quelle degli junior, che come sappiamo sono terminate con arrivi solitari.
Io credo che anche i prof. Faranno lo stesso, il percorso si addice ad un passista con buone doti a crono e che si difende in salita, facendo un analisi dei nostri nessuno ha queste caratterisiche se non Trentin.
Io credo ai miracoli e come il \"buon\" Cristiano Gatti sarò strafelice di ribaltare ciò che ho pensato.
Tra improbabile e impossibile....
24 settembre 2017 08:53maurop
...c\'è comunque differenza: Olimpiadi a parte, dove per il percorso si poteva contare su Nibali, questo è il primo mondiale di Cassani dove, per quanto improbabile, i nostri almeno se la possono giocare. Cassani conosce il ciclismo e sa anche quello che dice, a mio parere, spero non sacrifichi Moscon che per come va è quello degli azzurri che può cercare la sortita nel finale insieme a Trentin. Non sono poi tanti quelli chiaramente superiori ai nostri, Sagan, Kwiato, Van Avermaet e poi? Certo, dato il percorso, tra l\' impresa e la disfatta il passo è breve, e si può anche non entrare nei cinque, e nemmeno nei dieci....comunque forza azzurri.
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