Tomaz MARCZYNSKI. 10. In fuga fin dal mattino, il 33enne polacco della Lotto Soudal dopo un digiuno di due anni si aggiudica una tappa che ha detto poco, ma è stata innegabilmente bella e tutt’altro che banale. Tomaz corona la giornata perfetta, non sbagliando assolutamente nulla.
Pawel POLJANSKI. 9. Nel ciclismo vince uno solo e Pawel lo sa perfettamente. Questa è una di quelle giornate nelle quali la vittoria dovrebbe andare anche a chi viene battuto, solo perché è un pochino più lento in volata.
Enric MAS. 8. Ha compiuto 22 anni appena un mese fa. Cresciuto nel vivaio della Quick-Step, questo ragazzo è davvero uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico mondiale. È la grande speranza della Spagna che pedala. Per il grande popolo iberico è Mas bueno.
Giovanni VISCONTI. 6. Si butta nella mischia e prova a raccogliere qualcosa di buono. Alla fine porta a casa un buon piazzamento e qualche indicazione in più per riprovarci.
Alberto CONTADOR. 8. Ha sconfitto il virus, ora cerca di sconfiggere un po’ di avversari. Anche oggi è uno spettacolo, un’autentica delizia per gli amanti delle due ruote. Scatena il finimondo sul Puerto del Garbì. Gli resistono solo Froome, Van Garderen e Betancur. Poteva essere una tappa per attaccanti, invece grazie a lui è stata molto più semplicemente una tappa da campioni. Sarà lui l'ago della bilancia.
Fabio ARU e Vincenzo NIBALI. 6. Una sufficienza un po’stiracchiata, perché per i “fratelli d’Italia” oggi la tappa è stata particolarmente complicata e difficile. Il Cavaliere dei Quattro Mori resta dietro subito, e solo in discesa rientra sul gruppetto di Nibali. Lo Squalo sembra invece inizialmente poter tenere il ritmo di Contador e compagni, ma poi anche lo Squalo si deve arrendere: certi fuorigiri, al momento, non li riesce a fare. Medicano entrambi una giornata che va in archivio senza danni: questo è l’aspetto più positivo.
Davide VILLELLA. 7. Ormai è mentalizzato: ha una maglia - quella degli scalatori - da difendere e un bottino da arricchire. Va in fuga anche oggi, non da solo, ma ben accompagnato. Fa incetta di punti, aggiudicandosi i primi due Gpm di giornata: Alto de Alcudia de Veo e il Puerto de Eslida. Giornata positiva.
Tejay VAN GARDEREN. 7. Lascia per strada 17”, rimediando però due cadute e una foratura. Oggi Tejay vince il premio Paperino. Gliene succedono di ogni, ma se alla fine di una tappa così storta riesce a limitare i danni, allora può chiaramente tirare dritto.
Carlos BETANCUR. 7. Stava pedalando benissimo, come da tempo non faceva. Poi viene travolto da Van Garderen: una caduta spaventosa, una botta al viso. Arriva ad oltre 12 minuti. Ma non si può non rimarcare quello che di buono stava facendo. Peccato solo che a questo punto la sua Vuelta è definitivamente compromessa.
Romain BARDET. 4. Oggi arriva a 8 minuti. Per il transalpino dell'Ag2r la questione Vuelta è definitivamente chiusa.
Io adoro Albertino, ma oggi gli attacchi che ha portato mi sono sembrati tutt\'altro che irresistibili. Froome ne aveva per andarsene, a mio avviso, ma sapeva di non avere più molto terreno favorevole a disposizione a 30 km dal traguardo. Piuttosto sono preoccupato per Nibali e Aru che, appena il ritmo si alza, perdono le ruote. Oggi anche Chaves ha perso qualcosa in salita, ma la sua Vuelta è iniziata a tutta. In generale, Froome a parte, non vedo grandi gambe in salita, anche se le medie continuano ad essere spaventose...
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