BASSO. DIAMANTE 40th ANNIVERSARY, CHE CLASSE

BICICLETTE | 31/07/2017 | 09:46
Esistono bici che sprizzano competitività da tutte le fibre, bici tecnologiche ed evolute che promettono miracoli e poi ci sono rari esempi come la Diamante 40th Anniversary in cui tutte queste caratteristiche vengono governate da una sontuosa maestosità.

Questa Basso, nata per celebrare la prima bici costruita nel 1977, è governata dalla passione e dalla eccellenza che accompagna questo marchio. L’ispirazione per le forme di questa edizione speciale arriva direttamente dal modello GAP del 1982 ed il tutto è stato adattato alla tecnologia di Diamante, modello famoso in tutto il mondo per le sue grandi qualità.

La livrea è di una bellezza assoluta, una colorazione per palati fini abituati ed attratti dal bello. Piccoli loghi e una tiratura limitata a 400 pezzi fanno di questa Diamante una delle chicche per i più accaniti collezionisti.

L’aerodinamica è studiata per ottenere i migliori benefici sulla strada, si parla di situazioni reali non di galleria del vento. Questa Diamante è un fulmine su ogni percorso e mette in mostra muscoli da prima della classe. Il telaio da 780 grammi nella taglia M è realizzato con fibre ad alto modulo (Toray T1000 e T800) ed è reso ancor più performante e compatto grazie all’utilizzo di speciali resine esclusive per una resa dinamica di altissimo livello. La linea dell’avantreno è resa ancor più affascinante e race dal Blade Front, una speciale pipa semi integrata che continua le linee del tubo orizzontale. Per chi desidera un assetto meno race è disponibile un Comfort Kit con cui è possibile guadagnare 2 cm in altezza.

Il telaio Diamante è alloy free, quindi non troverete alcun rinforzo in questo materiale. La componentistica attinge al meglio della produzione mondiale per quanto riguarda il cambio mentre nel modello rappresentato nelle fotografie fanno bella presenza le ruote in carbonio Microtech M150 per tubolare, disponibili anche nella versione copertoncino. Ho avuto l’opportunità di utilizzare queste ruote e ne porto con me un ottimo ricordo per quanto concerne scorrevolezza e rigidità, delle vere ruote da gara.

Di colpi di classe questa edizione limitata ne mette a segno parecchi, a partire dalla colorazione fino alla firma di Alcide Basso tutto salta all’occhio immediatamente. Una delle parti che preferisco di più è la testa della forcella verniciata, una meraviglia che si nota quando lo sterzo si gira lo sterzo. Un dettaglio certo, ma di assoluto prestigio.

Questo VIDEO fa incontrare i due modelli, separati da 40 anni di storia ma accomunati dalla stessa identica classe.

Giorgio Perugini
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