GATTI&MISFATTI. TROPPA CRONO PER UN GIRO CHE È GIA' SEGNATO

GIRO D'ITALIA | 16/05/2017 | 18:25
di Cristiano Gatti       -

C’è poco da stupirsi, la cronometro ha il suo peso. Pure troppo, secondo me. Lo pensavo già in ottobre, alla presentazione del Giro, ancora di più lo penso adesso, a crono ancora calda di forno. Dumoulin che rifila tre minuti a Quintana dice certo di un Quintana un po’ al di sotto delle attese, ma comunque dice di una specialità eccessivamente invasiva, sulla classifica e sullo spettacolo.

I distacchi di 40 chilometri, cui dobbiamo aggiungere quelli dell’ultima Monza-Milano (30 chilometri), mettono gli scalatori in una condizione troppo svantaggiata. Attenzione, voglio anticipare tutte le prefiche che certamente vorrebbero spiegarmi quanto la crono sia bella, sacra, importante. Dunque lo dico subito e convinto: non sono per l’abolizione della crono, sono per la riduzione. Genere Tour degli ultimi tempi.

Guardiamo le cose come stanno: in un colpo solo Dumoulin scava un fosso enorme tra sé e gli altri. Adesso la storia cambia radicalmente: i Nibali e i Quintana avranno un bel pedalare e un bell’attaccare per rifilare simili distacchi all’olandese rosa. E anche se riuscissero a rimangiargli tre minuti sulle salite, resterebbe sempre appesa sopra la loro zucca quella tappa finale di 30 chilometri. Non esiste, proprio non sta in piedi: 70 chilometri di cronometro – tra l’altro di cronometro perfette per le sue attitudini – sono un conto in banca esagerato a favore dello specialista. Il giusto, secondo me, sarebbero 40 in totale. Oppure 50, ma con una cronoscalata di 20.

Adesso però la smetto di dare i numeri, anche per non passare per geometra. Lascio la bindella ed esprimo un altro mezzo chilo di rammarico per Thomas, che senza il poliziotto del Blockhaus sarebbe il più vicino e il più serio antagonista di Dumoulin, perché forte a cronometro e forte in salita. Stante il poliziotto, Thomas è condannato a un Giro di immane fatica, più ancora del Giro di Nibali e di Quintana. Sempre all’attacco, sempre sotto stress. E con Dumoulin nell’invidiabile posizione di poter giocare sempre in difesa, di non andare in panico neppure se gli scattano in faccia, perché comunque ha una dote fenomenale di 70 chilometrini belli belli, tutti per sé.

E allora la conclusione è una sola: il nuovo tema, il vero tema da qui a Milano riguarda la tenuta del signor Dumoulin. Non ci sono precedenti, la casistica personale dice poco, finora non ha mai dato prove esaltanti di fondismo affidabile. Ma è anche difficile che un campione di 26 anni possa già avere una lunga serie di precedenti alle spalle: siamo agli inizi della storia personale, è ancora nell’età della prima volta. Potrebbe essere proprio questa, qui al Giro, la sua prima volta.
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COMMENTI
16 maggio 2017 18:55 tempesta
Troppa crono e troppe salite per noi Italiani non ce un Giro adatto e una Pena.

In effetti...
16 maggio 2017 19:27 Eli
In effetti si rivela un giro disegnato un po\' troppo a misura di Dumoulin. Cercando però di guardare il bicchiere mezzo pieno penso che almeno ci sarà più spettacolo nelle tappe di montagna, dove tutti i big saranno costretti a muoversi e non a marcarsi stretti come invece sarebbe accaduto e accade ultimamente quando i distacchi sono minimi...

Siamo senza Corridori. ..
16 maggio 2017 19:34 Girobaby
L\'Italia per le corse a tappe sta attraversando un momento buio. ...Se avessimo un Pantani! !!!!

Giro già segnato
16 maggio 2017 19:40 alberto60
Troppa crono????hahahahahahahaGiro già segnato???ahahahahah

Va bene così, un Giro non è il trofeo dello scalatore
16 maggio 2017 19:47 maurop
Non sono d\'accordo, tutta la storia delle grandi corse a tappe si risolve nel duello tra passisti che si difendono bene in montagna e scalatori che limitano i danni a cronometro, e per questo c\'è stata gloria per gli uni ( Anquetil, Hinault, Indurain) e gli altri ( Gaul, Bahamontes, Pantani). Tutto sta nella grandezza dei campioni che si confrontano e nel tracciato che si sceglie: dopo il Blockhaus ho scritto che era eccessivo dare Quintana già vincitore del Giro, lo ripeto oggi per Dumoulin. Due minuti non sono niente con le salite che ancora mancano, secondo me il percorso del Giro è ben disegnato e ci sarà corsa fino alla fine. In più qualche dubbio sulla tenuta diell\'olandese ce l\'avrei e aspetterei prima di parlare diel nuovo Indurain come ho sentito fare oggi in TV.

Mi scusi
16 maggio 2017 20:55 fedaia66
Sono discorsi che non stanno in piedi.
Il giro era finito se questa crono non ci fosse stata.
Almeno cosi' almeno una mezza dozzina di corridori saranno costretti ad attaccare.
Veramente mi sorprendono queste teorie..

Girobaby
16 maggio 2017 21:16 fedaia66
forse hai perso gli albi d'oro ed i podi delle corse a tappe degli ultimi anni..

Percorso stupendo
16 maggio 2017 22:07 memeo68
Ma l'avete vista l'altimetria dell'ultima settimana? Giro finito? Per favore, non scherziamo!Qui ci sono tanti di quei pretendenti alla vittoria finale che solo al pensiero di azzardare un nome.......so già che andrei incontro ad una magra figura!!! E poi una crono come quella di oggi piace quanto una scalata dello Stelvio.........questione di gusti

ma che giro segnato
16 maggio 2017 23:11 max73
Non scherziamo. Il giro sarà ancora più appassionante proprio xche c\'è stata la crono. Adesso Quintana Nibali & C saranno costretti ad attaccare. E poi sino ad oggi la maglia rosa ha dimostrato di andare forte anche in salita. Il giro non è affatto finito anzi inizia oggi.

70 km sono troppo pochi
16 maggio 2017 23:42 pickett
Un grande Giro di 3 settimane dovrebbe prevederne un centinaio,bilanciati ovviamente da una giusta dose di montagne.Anche in Sardegna,dove abbiamo assistito a 3 tappe piuttosto insipide,ci sarebbe voluto un cronoprologo,infinitamente + interessante di una tappa per velocisti.Come hanno già osservato alcuni amici del forum,la crono di oggi ha riaperto il Giro,e ha dimostrato l'indispensabilità di questo tipo di prove.Ora chi vorrà scalzare Dumoulin non potrà aspettare l'ultimo km per attaccare in salita.

17 maggio 2017 07:10 Tarango
Signor Gatti, lo diceva anche l'anno scorso e, soprattutto, nel 2015,
quando Richie Porte avrebbe dovuto stravincere la crono di Valdobbiadene. Prese più di 4' minuti. Insomma, ormai dovrebbe aver visto già abbastanza giri da sapere, come direbbe Stallone, che 'è finita si dice alla fine'. Nibali 2017 docet. Saluti.

Concordo con memeo68
17 maggio 2017 07:48 mdesanctis
E poi l'ultima crono di un grande giro è la cartina di tornasole delle forze rimaste. Uno specialista che ci arriva con le gambe di ricotta dopo tutte le fatiche di 3 settimane, rischia di prendere dei minuti anziché darne.
L'unico Giro scandaloso fu quello vinto da Heisjedal grazie alla crono finale e, soprattutto, alla mancata assegnazione degli abbuoni nelle tappe. Quel Giro, a mio avviso, doveva vincerlo il purito Rodriguez.
Saranno 10 gg divertenti quelli che ci aspettano.
mdesanctis

Opinionismo da curva sud
17 maggio 2017 08:43 spaccabici
Gatti io proprio non capisco. Lei scrive " i Nibali e i Quintana avranno un bel pedalare e un bell’attaccare per rifilare simili distacchi all’olandese rosa" e si rammarica perchè questa situazione uccide lo spettacolo?

Purtoppo Gatti lei vuole un giro come vuole lei, dove vincono i suoi preferiti, o comunque solo gli scalatori, perchè i cronoman per lei non valgono nulla.

Questa non è passione ne tifo, è egocentrismo. Dovrebbe applaudire Doumulin che ha fatto una crono magistrale, e che ha perso pochissimo sul blockhaus, dimostrando di essere un fenomeno. Invece soprassiede sulle prestazioni spettacolari perchè preferisce altri. Per la serie: "il giro è disegnato male perchè i numeri non li fanno i miei preferiti". Stando al suo ragionamento Hindurain ha solo avuto la fortuna di incontrare designatori idioti che odiano il ciclismo e uccidono lo spettacolo. Deve essere per questo che ha vinto così tanti giri.

Mi sembra di sentire quelli che danno la colpa all'arbitro perchè i loro beniamini non vincono facilmente tutte le partite.

Non concordo
17 maggio 2017 11:29 Savo
Non concordo sulla troppa crono, secodno me un corridore completo si vede in questi tipi di giro....il fatto è che noi siamo inguardabili a cronometro (unico cronoman in attività è il povero Malori che speriamo recuperi presto) poi il vuoto anni fa la federazione ha introdotto il bracciale del cronoman per cercare di costruire corridori a 360 gradi ma anche quel progetto è finito nel dimenticatoio.....
Complimenti a Doumulin e anche a Thomas...evviva le crono

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