Per il secondo anno consecutivo Abu Dhabi e la Space 24 Arena si preparano ad ospitare le finali degli UCI Cycling Esports World Championships, in programma sabato 15 novembre. I migliori 40 atleti specializzati (20 uomini e 20 donne) si sfideranno nelle gare virtuali create e disegnate dalla piattaforma MyWhoosh, organizzatrice dell’evento, che dallo scorso anno ha preso il posto di Zwift come “host”, che a sua volta aveva allestito le prime tre edizioni del mondiale virtuale.
Non ci saranno nomi arci-noti tra i partecipanti, anche perché per accedervi bisognava superare le semifinali che si sono tenute a inizio ottobre. C’è però qualche vecchia conoscenza del mondo professionistico, soprattutto tra gli uomini, in primis il tedesco e campione del mondo in carica Jason Osborne, ex Alpecin ma soprattutto campione del mondo e vice-campione olimpico nel canottaggio, i neozelandesi Michael Vink (due anni in UAE Team Emirates) e Ollie Jones (vincitore della prima Zwift Academy), e ancora il belga Lennert Teugels (ex Bingoal) e il ceco Daniel Turek (ex Israel). Tra le donne difenderà il titolo la neozelandese Kate McCarthy, che nell’albo d’oro è succeduta ad atlete come Ashleigh Moolman e Loes Adegeest. Due gli italiani al via, Riccardo Panizza, lombardo classe 1987, e Francesca Tommasi, veronese classe 1998, ex mezzofondista e poi ciclista col Team Mendelspeck, che è arrivata ad Abu Dhabi forte del 3° posto in semifinale.
Gli atleti si sfideranno su tre prove della durata di circa 20 minuti ciascuna. Prima toccherà alle donne (dalle 14:45 italiane alle 16:20), poi gli uomini (dalle 16:45 alle 18:20).
- Prova 1, “Il verdetto della Montagna”: Tutti i corridori partiranno contemporaneamente. Due minuti dopo prenderà il via la “Chase line”, una linea virtuale che simula un vero atleta e che adatterà la propria velocità in base al dislivello del percorso. L’obiettivo per i corridori è restare sempre davanti a questa linea: chi verrà superato sarà immediatamente eliminato dalla gara e il suo punteggio finale verrà calcolato in quel momento. I punti verranno assegnati in base al tempo trascorso davanti alla Chase line: ogni cinque secondi di vantaggio varrà un punto, a partire dall’inizio della tappa. La prova durerà 24 minuti su un dislivello di 554 metri, per un massimo di 288 punti conquistabili.
- Prova 2, “Terreno da scattisti”: I corridori si sfidano su un percorso mosso di 12 km e 300 metri di dislivello. Ci sono 4 checkpoints all’interno della prova più il traguardo finale e ognuno assegnerà 40 punti al primo che transita, 38 al secondo, 36 al terzo e così via. Il vincitore sarà chi ha ovviamente totalizzato più punti.
- Prova 3, “Il paradiso degli sprinter”: I corridori affronteranno 8 giri di un circuito totalmente pianeggiante di 1500 metri, per un totale di 12 km, e alla fine di ogni tornata verranno assegnati dei punti (20 al primo, 19 al secondo e via…), mentre lo sprint finale varrà il doppio. Il vincitore finale sarà chi avrà totalizzato più punti nel computo delle tre prove.
Per preservare la salute ed evitare soprattutto perdite di peso non sane ai fini della performance, ma anche per evitare possibili imbrogli, gli atleti verranno pesati circa quattro ore prima della partenza della gara, e solo dopo che ciascun corridore avrà superato con esito positivo il test di idratazione. Tutti i corridori saranno convocati nell’area test quattro ore prima del via e resteranno in quarantena all’interno della stanza finché tutte le procedure non saranno completate.
Tutti i corridori effettueranno il riscaldamento e la gara su un rullo smart Elite Justo 2 approvato dalla UCI. Gli atleti non saranno autorizzati a modificarlo né ad apportare alcun tipo di regolazione, mentre i rulli verranno assegnati ai corridori in modo casuale durante il briefing.
Ogni atleta dovrà utilizzare la propria bicicletta, e tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento utilizzati sul palco durante la finale saranno soggetti all’approvazione della UCI.
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