E' un autentico terremoto quello che sta squotendo la Borgo Molino Vigna Fiorita. In questi giorni, che per le altre formazioni segnano l'inizio dei lavori in vista della nuova stagione, la società di Ormelle si trova alle prese con la necessità urgente di riprogrammare il proprio 2026.
Dopo una campagna acquisti importante, che aveva portato con sè gli annunci dell'ingaggio del Tricolore Allievi 2024, Brandon Fedrizzi, e del Campione Italiano Juniores in carica, Vincenzo Carosi grazie allo storico accordo con il Team Coratti, infatti, è arrivata la doccia fredda delle dimissioni del Direttore Sportivo Cristian Pavanello.
«Sono state prese delle decisioni a livello tecnico che non condividevo e se non c'è sintonia con la dirigenza ritengo sia giusto farsi da parte» spiega il tecnico di Maserada sul Piave che ha trascorso 30 stagioni all'interno della formazione presieduta da Pietro Nardin, quattro da atleta e ben 26 in ammiraglia.
Una decisione che arriva al termine di un 2025 particolarmente tribulato: «Non me ne vado perchè abbiamo fatto una annata sotto le aspettative, voglio che questo sia chiaro. Per chi lavora nelle categorie giovanili è normale affrontare dei cicli vincenti che possono durare al massimo 5-6 anni, poi si deve ricominciare. In più bisogna dire che in questa stagione abbiamo subito in tre mesi gli infortuni che normalmente si verificano in tre anni e per questo non ci siamo espressi come avremmo voluto ma con la società avevamo fatto scelte e investimenti importanti ed ero pronto a ripartire».
Le basi per un ritorno ai vertici, fino a pochi giorni fa, apparivano solide per una compagine che, con Cristian Pavanello in ammiraglia nell'ultimo quarto di secolo, ha conquistato una lunga serie di maglie tricolori, il titolo mondiale e la coppa del mondo nel ciclocross con Davide Malacarne, a cui vanno sommati due titoli europei su pista con Marco Coledan ed Elia Ongaretto, e altre quattro maglie iridate e quattro titoli europei su pista ottenuti grazie ad Alessio Delle Vedove, Renato Favero e Ares Costa nelle ultime stagioni.
«Non ho mai tenuto il conto delle vittorie che abbiamo raccolto perchè non è mai stato questo il mio obiettivo e quello della società. Abbiamo sempre lavorato per la crescita dei ragazzi e, lavorando bene, sono arrivati anche i successi. Ma le soddisfazioni più belle restano i passaggi nel World Tour di Alberto Bruttomesso, Matteo Scalco e Alessandro Pinarello e tutti gli altri ragazzi che sono giunti al professionismo» prosegue Pavanello.
Se lo sarebbe aspettato un finale così?
«No, è stato un fulmine a ciel sereno. Avevo già i programmi pronti per il 2026 ma ho chiuso l'agenda».
Cosa farà adesso?
«Mi prenderò un anno sabbatico anche perchè la Rinascita Ormelle è come una seconda famiglia per me e non riuscirei a vedermi con la maglia di un altro team addosso».
Ci sono possibilità di rivederla sull'ammiraglia della Borgo Molino Vigna Fiorita?
«E' stata una decisione sofferta ma in questo momento non ho intenzione di tornare sui miei passi. Se in futuro, con il passare degli anni, ci saranno le condizioni giuste si vedrà...».
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