MONDIALI. I SOGNI DI RACHELE

PISTA | 13/04/2017 | 07:47

Rachele Barbieri è la neo campionessa mondiale nello scratch, una delle discipline più amate e insieme odiate dagli atleti perché difficilmente gestibile e aperta anche agli outsider se hanno audacia, intelligenza e talento da vendere come la giovanissima emiliana. Vent'anni compiuti il 21 febbraio Rachele è modenese di origine (è nata a Pavullo nel Frignano) diplomata in Ragioneria, ha un motto, un portafortuna segreto, che è con sempre lei, ed un sogno: «Tokyo 2020».


Rachele, hai vinto l’oro mondiale a soli vent’anni, nella categoria élite. Cosa si prova?


«Sono felicissima, sono entusiasta ma ancora non ho realizzato bene cosa sono riuscita a fare».

Durante la corsa ti sei ben gestita: energie e tattica perfetta. Come era stato deciso a tavolino, così è stato sulla pista, ha detto il CT Salvoldi.

«La tattica è stata quella di non sprecare energie. Dovevo correre sulla belga D’Hoore - terza poi sul podio - fino a sei giri dalla fine e poi sull’olandese Wild, che è anche la mia compagna di squadra. La Wild è partita lunga e ha pagato il lavoro fatto in precedenza. La britannica Barker è riuscita ad anticiparla. Sono riuscita poi ad uscire e a prendere la ruota della britannica e a nemmeno due metri dall’arrivo, ho battuto anche lei».

Una maglia iridata oggi ed un sogno futuro...

«Certo! Questa maglia è un punto di partenza e non di arrivo. È un risultato bellissimo, ma sarei stata felice, conoscendomi, anche se non fossi andata a podio perché consapevole di aver dato il massimo e di aver fatto del mio meglio. Però è arrivato l’oro e oggi voglio vivere questa gioia. Eppure guardo sempre al futuro, e, come ogni atleta, anch’io ho un sogno: Tokyo2020…»

Oltre ad un sogno, hai un motto?

«Non mollare…mai!»

Ed un portafortuna?

«Sì, ed è sempre con me. Ma non dico di cosa si tratta: posso, vero? Perché poi rischio di non avere più un portafortuna…».

Facciamo un passo indietro. Come è stata la tua vigilia mondiale, visto che, come le tue compagne, anche tu hai dato una continuità all’attività e alla preparazione?

«Una vigilia all’insegna dell’allenamento. E durante il mio training per caso ho ascoltato una canzone di Ligabue “Sarà un bel Souvenir”. Mi è piaciuta talmente tanto che l’ho ascoltata più volte e sembra proprio che da questo mondiale riesca a portare a casa un gran bel souvenir… ed è uno di quelli preziosi, è d’oro!».

Sei iscritta anche, in questi mondiali, nel madison, corsa in cui, con l’altra azzurra Maria Giulia Confalonieri, già titolare per questo appuntamento iridato, hai conquistato un ottimo bronzo in Coppa del Mondo. Il CT dovrà scegliere tra te ed Elisa Balsamo.

«Questa è una gara che sento particolarmente mia. Ho già corso con Maria Giulia Confalonieri e c’è armonia. Mi spiacerebbe se non dovessi essere la titolare, anche se qualsiasi decisione presa dal CT sarà rispettata. Probabilmente, dopo questo oro, la motivazione di correre il madison per la prima volta ad un mondiale è veramente forte. Ci spero tanto!».

Roberta Ceppi - federciclismo.it
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