
A 21 anni Giulio Pellizzari ha conquistato la sua prima vittoria da professionista e la prima in un grande giro. Il marchigiano che corre con i colori della Red Bull – Bora hansgrohe oggi ha tagliato per primo il traguardo sull’Alto de El Morredero, al termine di una salita lunga 9,7 chilometri con una pendenza massima che ha sfiorato il 16%. Pellizzari già al Giro d’Italia aveva dimostrato le sue ottime qualità di corridore da grandi corse a tappe e il suo primo successo è arrivato in montagna, su una delle salite più difficili della Vuelta, lasciandosi alle spalle corridori importanti come Vingegaard e Almeida.
«Le emozioni sono state tante quando ho tagliato il traguardo. Penso che questo sia il momento migliore della mia carriera, anche se è ancora breve fino a questo momento».
Al via questa mattina il ragazzo di San Severino Marche aveva detto che questa era una tappa adatta alla sua squadra e che avrebbero sicuramente cercato di fare la corsa. Così è stato e il ventunenne nel finale ha saltato tutti e con un buon vantaggio ha conquistato il traguardo della diciassettesima tappa della Vuelta di Spagna.
«In corsa ho avuto una sensazione di serenità, oggi avevo capito un po' che poteva essere la mia giornata. E devo ringraziare tutta la mia squadra e i miei compagni. Con Jai, ovviamente, lottiamo per il podio e non ce l'abbiamo ancora fatta, ma penso che non sia finita».
La situazione in classifica generale vede Vingegaard al comando con un vantaggio di 50” su Almeida, 2’28” su Pidcock e 3’04” su Jai Hindley, capitano della Red Bull-Bora Hansgrohe in questa Vuelta. Intanto Pellizzari mantiene il quinto posto nella classifica generale, accorciando il tempo e da un ritardo di 4’21”, è passato adesso a 3’51.
La svolta nella tappa di oggi è arrivata quando mancavano 3,5 km al traguardo, quando l’italiano è passato all’attacco. «Abbiamo affrontato la parte pianeggiante a tutto gas per cercare di mettere in difficoltà Vingegaard e nell'ultima parte della salita noi eravamo in due, due corridori della Bora contro sei corridori delle altre squadre e ho pensato: se vado io, nessuno mi prenderà, e sì, è stato così».
Il marchigiano quinto nella generale è anche al comando della classifica del miglior giovane e il suo vantaggio nei confronti di Riccitello, secondo, è ulteriormente aumentato.
«Oggi hanno provato più volte a mettermi in difficoltà e nei tratti ripidi ero davvero a tutto gas, ma quando la salita è diventata un po' meno ripida ci ho provato e si è rivelata una scelta perfetta per il mio peso».
Questa vittoria da sicuramente morale a Giulio Pellizzari, che potrà affrontare più serenamente la cronometro di domani.
«Domani ci sarà la cronometro, non vedo l'ora: sarà diversa dalla cronometro di Torino, quindi spero che tutto vada bene e vedremo cosa succederà e come sarà. E infine, permettetemi: per la vittoria di oggi voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me».