L'ORA DEL PASTO. JOCK ORA RIFIATA

STORIA | 25/03/2017 | 07:33
Dieci anni. Dieci anni di corse, dieci anni di corsa, dieci anni inseguendo un sogno, che poi è diventato un  progetto, il progetto di una squadra, fra uscite e allenamenti, gare a tappe e in linea, Mondiali e Olimpiadi. Dieci anni equatoriali.

Dopo dieci anni di Ruanda e Team Rwanda, Jock Boyer torna a casa, negli Stati Uniti. Nessuna epurazione, nessuna cacciata. Niente esonero, niente dimissioni. Solo che dopo dieci anni vissuti in un altro mondo, e in un altro modo, Boyer sente il bisogno mentale di staccare e fisico di ricominciare là dove aveva staccato e dove aveva cominciato, ma anche di continuare quello che ha elevato da zero a storia commovente, modello sportivo, esempio organizzativo, alla ricerca di nuovi interlocutori e sponsor. Non più allenatore e tecnico, direttore sportivo e team manager, coordinatore e regolatore, ma una sorta di ministro degli esteri.

Quella di Boyer, 61 anni, è un’avventura da film: il primo statunitense a correre il Tour de France (nel 1981), le sue 87 vittorie da dilettante e 49 da professionista, la sua condanna per molestie su minori e la sua detenzione in un istituto di pena, la telefonata dell’amico Tom Ritchey e l’idea di ricominciare tutto – ciclismo e vita – in Ruanda, il reclutamento dei futuri corridori fra i garzoni del caffè, la scoperta e il lancio di Adrien Niyonshuti, il successo internazionale agonistico e mediatico del Tour of Rwanda, la costruzione di un centro ciclistico all’avanguardia mondiale nelle attrezzature (e nell’altitudine di Musanze, a quota 1850).

L’altro giorno Jock si è recato nel palazzo presidenziale a Kigali con il presidente della Federazione ciclistica ruandese Aimable Bayingana e la ministra dello Sport e della Cultura Julienne Uwacu, e sono stati ricevuti da Paul Kagame, che guida il Ruanda dal marzo 2000. Un colloquio che, come si deduce dall’articolo apparso sulla versione online del ruandese “The New Times”, pare sia stato amichevole. E ha sancito la conferma dell’interesse di Kagame per il ciclismo inteso come mezzo non solo di propaganda sportiva ed elevazione sociale, ma anche di promozione turistica: il Paese delle mille colline vuole diventare una meta planetaria per tutti i cicloappassionati.

Nelle fotografie, Jock Boyer ha la sua solita faccia, segnata e un po’ malinconica. Ma stavolta sembra anche molto stanco. Come chi è stato in testa e ha tirato il gruppo, non per dieci chilometri, ma per dieci anni. Ha tutto il diritto, adesso, di tirare il fiato.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
come Forrest Gump
25 marzo 2017 11:28 canepari
forse si sente un po' STANCHINO,,,,

Un grande esempio
25 marzo 2017 16:42 Mitio
Ottima persona, hai fatto tanto per questi ragazzi. grande Jock!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tim MERLIER. 10 e lode. Fa una volata impeccabile, perfetta, anche se sceglie il centro strada e quindi il vento in faccia. Ma ha lo spunto più rabbioso, più convincente, più cattivo ed efficace. Dà l’impressione di avere un paio...


Testa a testa sotto la pioggia sul traguardo di Casale Litta dove si è conclusa la 48a edizione della Piccola Tre Valli Varesine. Ad imporsi è stato il veronese Guido Viero, portacolori della Petrucci Assali Stefen Makro: per il ragazzo...


Una beffa che brucia parecchio. Per Mathieu van der Poel, ripreso a 800 metri dal traguardo, ma soprattutto per Jonathan Milan, battuto sull'Avenue Cavendish da Tim Merlier. La nona tappa del Tour de France 2025, la Chinon-Chateauroux di 174, 1...


Elisa Longo Borghini ce l’ha fatta, ha vinto il Giro d’Italia Women per la seconda volta. C'è tanta emozione per l’atleta ossolana che ieri, in un’azione quasi nata per caso è riuscita a ribaltare una corsa che sembrava andare tutto...


Trionfo di Cesare Chesini alla Visegrad 4 Bicycle Race-GP Slovakia (1.2). Il veronese di Gargagnago, classe 2004 della MBHBank Ballan CSB Colpack si è imposto nella corsa internazionale open anticipando Riccardo Lucca, della Karcag Cycling Team, e il ceko Michael...


Joao Almeida (UAE Team Emirates - XRG) si è ritirato durante la nona tappa Tour de France 2025. Il corridore portoghese, nella Chinon-Chateauroux di 174.1 km,  è andato in difficoltà sin dai primi chilometri a causa della caduta durante la...


Il Giro d'Austria si consegna nelle mani di Isaac Del Toro. Il messicano della UAE Team Emirates-XRG, con tre vittorie di tappa, trionfa nella classifica generale davanti all'irlandese Archie Ryan e al compagno di squadra il polacco Rafal Majka. Undicesimo...


L'effetto Swatt Club si fa sentire anche alla Pessano-Roncola classica nazionale per elite e under 23. A cogliere il successo questa volta è Mattia Gaffuri, classe 1999 comasco di Erba quinto al tricolore su strada dei professionisti vinto dal suo...


La Forlì/Imola, ultima tappa del Giro d'Italia Women 2025 disputata sulla distanza di 134 chilometri, ha incoronato due regine: Elisa Longo Borghini e Liane Lippert. La capitana della UAE Team ADQ ha vinto la sua seconda "corsa rosa" consecutiva e...


Si è svolta a Bovezzo, nel Bresciano, la nona edizione del Trofeo Comune-Trofeo Zanetti Costruzioni per la categoria esordienti organizzata dal GS Concesio di patron Alessandro Mora. Valida inoltre per l'assegnazione dei titoli provinciali bresciani, la manifestazione ha fatto registrare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024