VK IKON, LA VELOCITÀ SECONDO VITTORIA

COMPONENTISTICA | 13/03/2017 | 07:42
Il progetto VH-Ikon rappresenta per Vittoria un balzo in avanti nella realizzazione dei caschi, infatti, questo modello non solo rappresenta il top della collezione ma è anche il casco di punta del Team Nippo Vini Fantini.

L’aerodinamica è diventata il banco di prova con cui ogni prodotto deve fare i conti, che si parli di manubri, ruote, telai o accessori di abbigliamento il discorso non cambia ed ogni Watt risparmiato vale quasi quanto l’oro.

Proprio in questa direzione Vittoria ha investito molto in design e ricerca, rendendo VH Ikon un prodotto innovativo ed unico nel panorama mondiale grazie a volumi ridotti (questo non intacca la sicurezza), ottima aerodinamica a e una gestione della ventilazione interna estremamente riuscita. Purtroppo, la ventilazione interna è spesso un tabù per i caschi aero, perfetti per fendere l’aria, ma generalmente troppo caldi da indossare nella bella stagione.

La forma della calotta interna è il frutto dei nuovi studi condotti da Vittoria nel proprio reparto di ricerca e sviluppo, un sistema soprannominato EFC (Ergonomic Fitting Concept), realizzato per ottenere sempre una ergonomia totale, sia che si tratti di scarpe che di caschi.

Per la regolazione della taglia, Vittoria utilizza il sistema 2D Pro con rotella micrometrica che  permette una buona calzata, merito anche di una corretta distribuzione delle imbottiture Extra Soft  posizionate nei punti di maggior contatto. I fori di aerazione riescono ad immettere durante la marcia abbastanza aria per rinfrescare l’interno della calotta (realizzata in EPS) e lo scambio con l’esterno è sempre costante e percepibile. Frontalmente due prese d’aria si rivelano fondamentali per posizionare le astine degli occhiali, un ricovero sicuro che resiste anche agli scossoni più decisi.

Le calotte sono due, una che copre le taglie S/M (54-58cm) ed una L/XL (58-62cm), ma soprattutto VH Ikon è disponibile anche in versione MIPS®.

Il MIPS® un dispositivo di sicurezza studiato per disperdere le forze rotazionali derivanti dagli impatti, impedendo che queste vengano trasferite direttamente al cervello. Si tratta di una calotta sottile in materiale plastico ( a basso attrito ) che viene fissata con ganci appositi alla calotta interna. In caso di urto, questa calotta, rimanendo a contatto con la testa, ha il compito di dissipare parte dell’energia permettendo una certa rotazione del casco rispetto alla testa.

Durante questi anni, i test per convalidare la sicurezza dei caschi sono stati eseguiti facendoli cadere verticalmente su una superficie solida e statica, senza capire che in realtà questo non avviene su strada, perlomeno nella maggior parte dei casi. Infatti, nel momento dell’impatto con il suolo, un ciclista conserva un moto che non è lo stesso di quello appartenente al materiale su cui impatta, in più, diverse statistiche confermano che in moltissimi incidenti è l’impatto angolato a causare gravissime lesioni al cervello.

Questo sistema agisce come le nostre stesse difese anatomiche, assorbendo la maggior parte di questa energia rotazionale imitando ciò che in realtà fa già il nostro cervello grazie al liquido cerebrospinale. Sarebbe opportuno che questo sistema fosse obbligatorio, un po’ come succede in ambito automobilistico con i migliori dispositivi di sicurezza.

Restando a noi, VH Ikon è davvero un casco di alto livello, dotato di tutto lo spirito corsaiolo di Vittoria. Sicurezza e aerodinamicità restano i punti forti di questo progetto, proposto al pubblico in una versione bianca e nera, una nera ed una con i colori del Team Nippo Vini Fantini.  

Giorgio Perugini
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