| 29/01/2005 | 00:00 In attesa del via di una stagione per lui finalizzata al mondiale di Madrid del 25 settembre, Alessandro Petacchi si dichiara non del tutto convinto del neonato Pro Tour: ''E' un progetto ripreso dal calcio, con squadre di serie A e di serie B: mi rendo conto che portera' molta qualita' ad alto livello ma occorre un anno di rodaggio per valutarlo''. Lo sprinter spezzino della Fassa Bortolo, nove successi di tappa al Giro 2004 che gli sono valsi il record di plurivincitore in un'edizione del dopoguerra, ha proseguito: ''Il Pro Tour potrebbe cambiare tutto oppure nulla o addirittura peggiorare la situazione di tutto il ciclismo: e' importante pero' vedere diciannove formazioni che si confrontano continuamente nei grandi appuntamenti della stagione''. Il mondiale e' un pensiero gia' nitido nella mente di Petacchi: ''La vittoria ti consente di indossare per un anno intero la maglia iridata, che ti distingue in gruppo. Rinuncero' al Tour per prepararmi meglio all'appuntamento di Madrid''. ''Alla Vuelta trovero' la condizione ideale. Adoro correre in Spagna: in febbraio faro' la Vuelta Valenciana''. Petacchi non trascura l'obiettivo Milano-Sanremo: ''La Classicissima rimane un discorso aperto. Nel 2004 l'ho affrontata con una condizione non sufficiente e allo sprint non mi sono piaciuto affatto. E' tempo decisamente di riprovarci''.
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato con la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...
A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
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