Melinda: Bertagnolli profeta in patria

| 23/08/2008 | 15:13
Forse avranno ragione quelli che credono al sortilegio del numero 17, forse no. L’edizione numero 17 del Trofeo Melinda-Val di Non è nata in una situazione non favorevole (la contemporaneità dei Giochi Olimpici ha indubbiamente ridotto la visibilità di un evento che pure ha confermato in pieno la sua caratura tecnica e organizzativa) e si è poi disputata in condizioni atmosferiche davvero ingrate, con pioggia battente e clima rigido (11 gradi!): mai prima d’ora questa gara era stata disputata sotto il temporale. In compenso la gara non ha tradito le attese, nè tanto meno il nome del vincitore, quel Leonardo Bertagnolli che fin da ragazzino sognava di vincere la corsa ciclistica che si conclude nella cittadina della Val di Non (Fondo) dove è nato e dove risiede: ebbene, in una giornata di precoce autunno, il sogno si è avverato, e gli sportivi trentini ne approfittano per far festa. “E’ un periodo bello per me, sto raccogliendo vittorie invece che piazzamenti – si rallegra il segaligno corridore trentino – e certo, questa volta mi sono tolto una soddisfazione speciale”. A vincere la corsa di casa ci aveva già provato diverse volte, ma al massimo aveva colto un quarto posto (nel 2004). Bertagnolli poco più di due settimane or sono aveva vinto in bellezza anche il Gran Premio di Camaiore, e questa accoppiata in due delle classiche italiane più accreditate del calendario estivo può significare per lui la tanto ambita maglia della nazionale per i mondiali di fine settembre a Varese. “E’ un corridore molto interessante, un duraccio, lui sa far bene il lavoro che serve alla squadra”, esclama il CT Franco Ballerini. Se non è una promozione, poco ci manca. Tra l’altro Bertagnolli ha dimostrato di saper vincere in condizioni diverse sia dal punto di vista tattico che meteorologico. Primo nella canicola della Versilia e primo nella fredda giornata trentina. Solitario all’arrivo a Camaiore, mentre risoluto nella progressione finale che lo ha portato a precedere Garzelli (che il Melinda lo aveva già vinto) sul traguardo arrampicato di Fondo. “Ma io in realtà ho beneficiato di un grande lavoro della Liquigas, mi hanno praticamente portato in carrozza fino a 500 metri dal traguardo”, ammette candido Bertagnolli. E’ stata una corsa ad eliminazione, solo in 34 si sono salvati. Nessun segnale da Di Luca (è ancora sovrappeso, dice Ballerini che però gli concede ancora chances). Il CT è rimasto ben impressionato (oltre che da Bertagnolli, ovviamente) da Garzelli, e dichiara di aver fiducia in Bosisio, oggi dodicesimo. “Bosisio per noi può essere per noi a Varese quello che è stato Bertolini a Stoccarda”. Sui reduci dalle Olimpiadi, si riserva ancora qualche giorno per farsi un’idea più precisa, anche se Pellizotti (sempre presente nel vivo della corsa) oggi un segnale glielo ha già dato. “E non dimentichiamoci di Cunego – conclude il CT – io su Damiano faccio ancora affidamento”. Ordine d’arrivo del 17° Trofeo Melinda-Val di Non: 1. Leonardo Bertagnolli (Liquigas, Ita) km 194 in 4h55’, media kmh 39,420; 2. Stefano Garzelli (Acqua&Sapone, Ita) st; 3. Mauro Finetto (CSF Navigare, Ita); 4. Cristiano Fumagalli (Ceramica Flaminia, Ita) ; 5. Massimo Giunti (Miche, Ita); 6. Santo Anzà (Diquigiovanni, Ita); 7. Thomas Lovkist (Columbia, Swe); 8. Francesco reda (BGC-OTC, Ita); 9. Daniele Pietropolli (LPR-Ballan, Ita) a 9”; 10. Romas Sinicinas (Cinelli-OPD, Ltu) a 15”. Partiti 122, arrivati 34. Tenete d'occhio il nostro sito: appena saranno disponibili, metteremo in rete le immagini della corsa.
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