Lunedì 17 novembre ricorre il quinto anniversario dell’improvvisa scomparsa, a 73 anni sempre ben portati, di Antonio Maiocchi, figura con molteplici sfaccettature anche in chiave ciclistica amatoriale e, pure, organizzativo.
Gli amici del G.S. Corsera ricordano quello che fu il loro presidente, poi presidente onorario, con lo spirito d’appartenenza che li accomunava, anche nella vita professionale, nell’ambito del Corriere della Sera e collegati.
L’«omone» di Seregno, come lo chiamava Alberto “Lupo” Ferraris, firma nota nell’ambito del ciclismo soprattutto nel versante cicloturistico, assai preciso e documentato, e pedalatore di lunga lena, così come gli affiatati amici del Gruppo con l’intonsa e sempre “pulita” maglia gialloblù che mostra il solo nome della società, era passato in assai giovane età dalle rotative alla professione di “professionista del tempo libero”. Tempo libero che impiegava con proficua passione e la sua forte personalità collaborando negli allestimenti del quartiertappa del Giro d’Italia e di altre corse rosa, e non solo, con costante collaborazione a vari eventi di RCS Sport, oltre a quelli ciclistici.
Come è tradizione, i compagni del G.S. Corsera, con l’attuale presidente, Danilo Fullin, altro pedalatore urbano ed extra-urbano assiduo, faranno visita lunedì alle ore 11, al cimitero principale di Seregno, via Reggio 57, nella ricorrenza per un saluto al “Maio”.
g.f.
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