Tre giorni dopo la sospensione da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale per doping, Oier Lazkano ha deciso di rompere il silenzio, rilasciando alcune dichiarazioni ad Eurosport. Lo spagnolo dice di essere innocente e che proverà la sua totale estraneità alla vicenda e per farlo ha scelto degli esperti che lo aiuteranno a difendersi.
«Voglio chiarire con assoluta chiarezza che non ho fatto assolutamente uso di doping o altre sostanze o metodi proibiti – ha detto Lazkano -. La mia carriera si è costruita sul duro lavoro quotidiano, sulla dedizione e sull'onestà. Sono un atleta pulito e una persona integra. Difenderò la mia reputazione e farò tutto il necessario per dimostrare la mia completa innocenza e dimostrare di non essere coinvolto in alcuna pratica illegale».
Lazkano ha affidato la sua difesa a un team medico-legale esperto di questi casi. «Ora con i miei legali e consulenti potranno essere adottate tutte le misure necessarie per dimostrare la mia integrità. Confido nella verità e nella giustizia sportiva. Continuerò a difendere il mio nome e la mia dignità professionale con determinazione e trasparenza».
Lo spagnolo è stato sospeso provvisoriamente dall'UCI a causa di valori ematici anomali e inspiegabili sul suo passaporto biologico, relativi agli anni 2022, 2023 e 2024. «È molto probabile che sia stata utilizzata una sostanza proibita e non sembra esserci altra ragione per i valori anomali». Lazkano all'epoca dei fatti correva per la Movistar e aveva ottenuto risultati importanti proprio negli ultimi anni. È stato in Belgio che lo spagnolo si è affermato, conquistando un secondo posto ad Attraverso le Fiandre nel 2023 e un terzo posto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne nel 2024 dietro a Wout van Aert e Tim Wellens. Tanto è stato l’entusiasmo per quei risultati, che in Belgio avevano iniziato a chiamarlo il Flandrien spagnolo. Molto interesse avevano suscitato anche i suoi risultati nelle tappe in salita del Delfinato 2024, in particolare la frazione vinta da Roglic con arrivo a Samoëns 1600, dove era arrivato quarto e il quinto posto nella dura giornata con arrivo al Col de la Loge.
La Movistar, squadra con cui Lazkano correva negli anni contesti dall’UCI, ha sottolineato in un comunicato che il corridore non è risultato positivo ad alcun test condotto dalle autorità nazionali o internazionali e neanche dalla squadra stessa, rendendo impossibile per la Movistar sapere o anche solo sospettare che ci fosse qualcosa di anomalo.
Quest'anno il basco si è trasferito alla Red Bull-BORA-hansgrohe, dove sarebbe dovuto diventare compagno di squadra di Remco Evenepoel, ma dopo la sospensione, questo non accadrà, poiché il team tedesco ha chiaramente detto che Lazkano non fa più parte della squadra.
Lo spagnolo non corre più dalla Parigi-Roubaix, che si è svolta lo scorso 13 aprile: un dato che fa pensare che la squadra tedesca probabilmente fosse a conoscenza delle indagini in corso.
