GIANETTI. «UN PROGETTO VINCENTE, TRE ANNI STRAORDINARI»

PROFESSIONISTI | 11/10/2025 | 18:55
di Francesca Monzone

Mauro Gianetti è l’espressione della felicità. Il CEO della Uae Emirates è abituato ai successi dei suoi ragazzi, ma, certo, quando Tadej Pogacar vince il quinto Lombardia di fila davanti a una folla imponente, che lo incita sul passo di Ganda come se fosse il dio del ciclismo e allora anche Gianetti si emoziona.


«Beh, evidentemente una stagione così la puoi forse sognare, o neanche osi sognarla – spiega Gianetti al traguardo -  Però siamo qui, abbiamo 93 vittorie con il Tour de France, il Fiandre, la Liegi, il Lombardia, 21 corridori che hanno vinto una gara. È un’annata veramente da incorniciare soprattutto vedendo ogni giorno il sorriso sulle labbra dei corridori e dello staff per il piacere di lavorare assieme e partire ogni gara con l'ambizione, il desiderio di poter vincere senza l'oppressione di doverlo fare».


Ogni corsa una prova di forza ìe di dominio che non ha pari nel ciclismo di oggi. Pedine che si incastrano, con Majka e Vine sul Passo di Ganda, prima dell’attacco di Pogacar. «Ogni anno questo gruppo è migliorato sempre di più. Se guardiamo indietro, gli ultimi tre anni sono stati straordinari. Il segreto è proprio la voglia di lavorare assieme. Abbiamo talenti straordinari, e abbiamo la fortuna di averli con noi. Ma soprattutto c’è uno staff di altissimo livello che con gli anni sono riuscito a far crescere, dove ogni singolo membro dello staff sa che sta portando qualcosa di speciale alla squadra perché è speciale, e un insieme di 150 persone speciali fa qualcosa di straordinario».

Un gruppo che ogni stagione lancia talenti incredibili, come è avvenuto con Isaac Del Toro. Il metodo di scouting è vincente sin dalle categorie giovanili, lo stiamo vedendo adesso anche con il messicano. Come si lavora da questo punto di vista nella Uae? «Partiamo anche da più lontano – continua Gianetti - All'inizio bisogna essere bravi a convincere gli sponsor a investire in un progetto, poi questo progetto cresce via via. Una parte del progetto è proprio quella di non comprare atleti blasonati e voler partire subito dall'alto, ma partire investendo su giovani ragazzi talentuosi e portarli avanti con determinazione e soprattutto con professionalità e in un buon ambiente, senza stress: lasciarli migliorare con la loro crescita naturale, lavorando seriamente».

Oggi la squadra ha salutato Rafal Majka, che tante volte in questi anni ha scortato Pogacar nei suoi trionfi. «E’ stato bello vedere questo saluto a Majka. Mi ricordo che anch'io smisi al Lombardia, ma non avevo la sua gamba, ho fatto più fatica di lui a finire quell'anno la gara. È stata una bella emozione anche perché è stato un ragazzo veramente straordinario per noi, non solo un corridore ma un compagno di squadra ideale, un maestro, un fratello maggiore che ha sempre avuto la parola di supporto per chiunque fosse in difficoltà. Ma è stato qualcuno capace anche di calmare chi magari voleva alzare un po' troppo la cresta, quindi ci mancherà, ci mancherà moltissimo uno come Rafal».

Pogacar ha appena concluso la sua miglior stagione di sempre, così come la squadra, e Del Toro nel 2026 sarà chiamato a ripetersi. «Sì, Isaac è qualcosa di straordinario, sta crescendo bene, ammira soprattutto Tadej, ha voglia di copiarlo e di andare avanti – conclude Mauro Gianetti - Sta migliorando, a vista d'occhio, secondo in un Giro d'Italia che praticamente aveva vinto, già 15 vittorie in totale, ma soprattutto una solidità anche lui da inizio a fine stagione. Quindi abbiamo veramente il piacere di avere con noi un altro straordinario atleta. Non so dove potrà arrivare, non gli mettiamo nessun limite, nessun traguardo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Gestione
12 ottobre 2025 09:37 Kevin157
Sicuramente i risultati di Pogacar sono anche frutto del ambiente in cui lavora. Magari in un altra squadra non avrebbe avuto gli stessi risultati. Gli staff medici, dietisti, fisioterapisti e altro, hanno contribuito al suo successo. A conferma di questo tutti i suoi gregari con del toro in primis , vanno come dei treni!

Bullet
12 ottobre 2025 11:20 Eli2001
La cosa divertente è che in ogni commento "non sai" o "non capisci" però poi pontifichi su tutto!

Non mi diverto più
12 ottobre 2025 12:09 paoloci
Ero un appassionato di ciclismo, ora non riesco più a vedere una orsa dall'inizio alla fine, non mi sembra normale che una squadra sola vinca tutte queste corse in una sola stagione e in moti casi con arrivi solitari. Ho tanti dubbi ma vedo che nessuno se li pone. Il business è più forte di tutto e a tutti gli attori attuali del ciclismo conviene che sia così.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Team Q36.5 Pro Cycling è orgoglioso di annunciare l’ingaggio di Sam Bennett, completando così la rosa di 30 corridori con cui il team si prepara a vivere un  nuovo ed entusiasmante capitolo della nostra storia. Nato in Belgio e...


Nel 2024 ha battuto Paul Seixas al campionato francese juniores E ora si prepara a sfidarlo anche sulle strade del ciclismo di massimo livello. Classe 2006,  Camille Charret farà il grande salto nella prossima stagione con la maglia della Cofidis:...


Arriva dagli Emirati l'immagine che da mesi speravamo di vedere: Filippo Baroncini nuovamente in bicicletta. Dopo quasi un mese di ricovero in ospedale, altre settimane di cure, riabilitazione e recupero il romagnolo della UAE Emirates XRG - vittima ad agosto...


Era lo scenario più logico e prevedibile, ma se a parlarne è l'Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma, Alessandro Onorato, allora la notizia la si può dare per ufficiale. Il Giro d'Italia 2026 si concluderà per...


Come sarà il Giro d’Italia 2026? Ce lo dirà il "patron" della Corsa Rosa in persona, Mauro Vegni. E cosa hanno provato Sara Casasola e Martina Alzini e vincere, rispettivamente, una gara del Superprestige di ciclocross e l’oro nell’inseguimento a...


Florian Lipowitz, Remco Evenepoel e Primoz Roglic sono i tre uomini di punta della Red-Bull Bora Hansgrohe: due giovani con la voglia di affermarsi e di un uomo esperto che sa calcolare e interpretare alla perfezione le corse. Il team...


Nel numero di novembre della rivista mensile tuttoBICI sarà presente pure un articolo su Christian Scaroni, al termine di una stagione che l'ha visto secondo solo a Ciccone a livello di risultati e classifiche tra i corridori italiani, centrando peraltro...


La stagione del ciclocross è iniziata e, anche se  per il momento non assisteremo agli entusiasmanti duelli tra Van Aert e Van der Poel, le grandi stelle del ciclismo su fango hanno promesso che torneranno: il primo, potrebbe essere proprio...


La gran signora della bici dice basta: il prossimo anno non vedremo più Maria Giulia Confalonieri nel gruppo con le protagoniste delle corse World Tour, e nemmeno nelle semplici internazionali. La brianzola di Seregno scende dalla bici all’età di 32...


La prima stagione da Professionista di Andrea Raccagni Noviero è stata lunga e ha portato il giovane ligure della Soudal Quick-Step a pedalare quasi 8500 chilometri in gare a ogni latitudine: il primo numero spillato sulla schiena a metà gennaio...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024