VUELTA BURGOS. IL GIOVANE BISIAUX PIGLIA TUTTO! BEFFATI CICCONE, PELLIZZARI E FORTUNATO

PROFESSIONISTI | 07/08/2025 | 16:28
di Carlo Malvestio

Aveva dato prova del suo talento già in diverse occasioni, e oggi Léo Bisiaux si è anche tolto il lusso di centrare la sua prima vittoria da professionista, a 20 anni, nel suo primo anno tra i grandi. Nella terza tappa della Vuelta a Burgos 2025 il giovane francese della Decathlon AG2R La Mondiale non solo è stato tra i più forti, ma anche tra i più furbi, perché ha messo nel sacco i suoi avversari con una stoccata da finisseur a 800 metri dall'arrivo. A giocarsi la tappa insieme a lui c'erano altri 4 corridori, avvantaggiatisi dopo il Puerto de Orduña, tra cui 3 italiani, che però si son fatti beffare proprio quando tutto sembrava apparecchiato per una volata ristretta. Al 2° posto si è piazzato Giulio Ciccone (Lidl Trek), brillantissimo in salita, al 3° Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe) e al 5° Lorenzo Fortunato (XDS Astana), preceduto dal solito Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG). 6° posto per un pimpante Giovanni Aleotti (Red Bull-Bora-hansgrohe), evaso nel finale dal gruppo dei primi inseguitori. Per Bisiaux arriva anche la maglia di leader della classifica generale, da difendere nei prossime giorni dai primi inseguitori, Pellizzari e Del Toro, mentre Ciccone paga il quasi 1'30" perso dopo la caduta nel finale della tappa inaugurale (essendo arrivo in salita, non era prevista alcuna neutralizzazione).


LA CORSA - Anche oggi una fuga molto spagnola alla Vuelta a Burgos, su un percorso anch'esso molto spagnolo per la sua ondulazione: Mario Silva (Illes Balears Arabay), Iker Mintegi (Euskaltel Euskadi), Hugo Aznar (Kern Pharma), Gorka Sorarrain (Caja Rural-Seguros RGA), Daniel Cavia (Burgos Burpellet BH) e il belga Sander De Pestel (Decathlon Ag2r La Mondiale) sono andati via dopo oltre 40 km di attacchi continui, hanno toccato i 5 minuti di vantaggio e sono stati ripresi in differenti momenti.


L'ultimo battistrada superstite è stato De Pestel, che sull'impegnativo Puerto de Orduña ai -25 dal traguardo è stato raggiunto e superato dal sempre più convincente Leo Bisiaux (Decathlon Ag2r) e da Giulio Ciccone (Lidl Trek) poi raggiunti da Lorenzo Fortunato (XDS Astana) e Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora hansgrohe) in prossimità dello scollinamento, e da Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG) nella successiva discesa. Il vantaggio del quintetto lievita tra la discesa e il falsopiano che porta a Valpuesta, quando all’inseguimento si forma un drappello di 12 unità, con anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Giovanni Aleotti (Red Bull-Bora-hansgrohe) tra gli altri.

A 5 km dall’arrivo i 5 hanno ancora 30” di vantaggio sui primi inseguitori, ma l’accordo non viene a mancare fino all’ultimissimo chilometro, quando a Del Toro non viene più dato nessun cambio. Tutti guardano il messicano, così Bisiaux coglie l'attimo e si invola verso la vittoria, lasciando agli altri solo la possibilità di giocarsi il secondo posto.

ORDINE D'ARRIVO

1) Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team) 4:19:44  
2) Giulio Ciccone (Lidl - Trek) +0:09
3) Giulio Pellizzari (Red Bull - BORA - hansgrohe) s.t. 
4) Isaac del Toro (UAE Team Emirates - XRG) s.t.  
5) Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) s.t.  
6) Giovanni Aleotti (Red Bull - BORA - hansgrohe) +0:23  
7) Johannes Kulset (Uno-X Mobility) s.t.  
8) Urko Berrade (Equipo Kern Pharma) s.t.  
9) Andrew August (INEOS Grenadiers) s.t.  
10) Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team) +0:39

CLASSIFICA GENERALE

1) Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team) 12:46:29 
2) Giulio Pellizzari (Red Bull - BORA - hansgrohe) +0:22 
3) Isaac del Toro (UAE Team Emirates - XRG) +0:26  
4) Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) s.t.  
5) Johannes Kulset (Uno-X Mobility) +0:40  
6) Giovanni Aleotti (Red Bull - BORA - hansgrohe) s.t.  
7) Urko Berrade (Equipo Kern Pharma) s.t.  
8) Andrew August (INEOS Grenadiers) s.t.  
9) Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team) +0:52  
10) Egan Bernal (INEOS Grenadiers) +0:53

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COMMENTI
Beffati?
7 agosto 2025 17:36 Cappellaiomatto
veramente ha fatto una sparata talmente violenta,che si li è letteralmente tolti di ruota...questo è un 2005,Seixas 2006,la Decathlon ha già trovato un nuovo super sponsor e hanno dichiarato che puntano a vincere il Tour 2030...le premesse sono buone,ahi noi per il ciclismo francese

@Cappellaiomatto
7 agosto 2025 19:22 Frank46
È chiaro che a forza di dire che il ciclismo francese sforna talenti su talenti e tornerà a vincere GT alla fine succederà, però resta il fatto che sono 40 anni che si dicono le stesse cose e in questi 40 anni di giovani futuri grandissimi campioni ne abbiamo visti già a palate.. e nessuno è diventato un campione.. Poi ripeto prima o poi qualcuno uscirà davvero, però sarebbe come ripetere all'infinito che la Ferrari sta tornando e dopo 30 anni di insuccessi la Ferrari vince il mondiale di F1 e tutti quanti ci vantiamo di averlo detto che la Ferrari stava tornando...

Una volta mi ero messo a contare quanti GT hanno vinto i corridori italiani da quando l' ultimo francese vinse un GT (Laurant Jalabert nel 1995).

Ebbene sicuramente ne dimenticherò pure svariati ma:

2 Giri di Ivan Gotti, 2 Giri di Savoldelli, 2 Giri di Simoni, 2 Giri di Basso, 2 Giri 1 tour e 1 Vuelta di Nibali, 1 Giro e 1 tour di Pantani, 1 Giro di Garzelli, 1 Giro di Di Luca, 1 Giro di Scarponi, 1 Giro di Cunego, 1 Vuelta di Fabio Aru.

Io conto 19 GT e il conto delle classiche monumento è ugualmente impietoso in quanto i successi di Alaphilippe non bastano certo a salvare la baracca del sempre osannato ciclismo francese che nonostante le sue tante squadre world Tour e protour ha prodotto pochissimo.

Mi potrai dire che vivo nel passato, sebbene recente, ma in realtà il punto è che dal 95 in poi si è sempre sentita sta tiritera del ciclismo francese che stava rinascendo e del ciclismo italiano che è perennemente in crisi totale.

La butto lì per me quest' anno l' Italia a fine stagione sarà 2a nel ranking UCI e non sarà nemmeno tanto lontana dalla Slovenia il cui punteggio dipende quasi interamente da un solo corridore.

La Francia dove si trova?

Perché i buoni prospetti francesi vengono sempre descritti come dei futuri campioni quando in 30 anni non c' è stato uno solo che lo sia diventato , a parte Alaphilippe per le classiche, e i buoni prospetti italiani vengono sempre descritti come dei sopravvalutati?

Anche Lenny Martinez a 19/20 faceva qualche buon risultato e li è rimasto.. ne abbiamo diversi di corridori ben più dotati di Lenny Martinez ma diciamo che sono dei sopravvalutati.

@Frank46
7 agosto 2025 22:48 Cappellaiomatto
beh spero che tu abbia ragione e pure questi non arrivino al top, però la Decathlon sta tirando su un gruppetto di giovanissimi veramente interessanti...diciamo che per lo meno stanno lavorando bene,sto vedendo la Vuelta a Burgos e oggi questo Bisiaux nel finale ha fatto un numero da veterano...Seixas ottavo al Delfinato a 19 anni tanta roba... sicuramente dovremo vedere tra qualche anno,solo il tempo lo dirà

Frank
8 agosto 2025 00:07 pickett
Dimentichi un piccolo particolare:per tanti anni,prima dell'introduzione del Pro Tour,al Giro non veniva nessuno,era diventato un mero campionato italiano a tappe.Per i corridori italiani sarebbe stato +difficile perderlo che vincerlo.Sarebbe + significativo prendere in considerazione i piazzamenti nei primi 10 al Tour.

@Frank46
8 agosto 2025 06:56 Buzz66
Non so se lo hai scritto per modestia, ma…non ne hai dimenticato proprio nessuno. Complimenti sinceri.
Te lo dice uno (non proprio normale, lo so…) che per esercitare la memoria si ripete ogni mattina tutti i vincitori di Giro e Tour dal 1975 ad oggi. 50 anni e 51 edizioni.
Ossia dai primi che ricordo di aver visto in tv (Bertoglio sullo Stelvio trasmesso in DIFFERITA dalla Rai…è proprio cambiato il mondo 🤣)

FRank46
8 agosto 2025 09:08 MARcNETT
Bel commento sul quale sono completamente d'accordo, è vero che stiamo vivendo i 5 anni più bui della nostra storia, ma oltralpe li vivono da 30 anni.....

Ciclismo francese in salute nonostante....
8 agosto 2025 09:43 marco1970
Nonostante i risultati,il ciclismo francese è in salute se si tiene conto della popolarità di questo sport nel Paese transalpino,dell'entusiasmo della gente ai bordi delle strade,della grande attenzione mediatica specie all'evento Tour sia degli uomini che delle donne.Il fenomeno della Pauline Prevot in Francia è dilagante ,quanta differenza con lìItalia purtroppo....

Frank46
8 agosto 2025 10:28 Ale1960
Gran bell'analisi! I numeri parlano chiaro. Forse i francesi producono più prospetti promettenti di noi,ma poi,come giustamente fai notare, se si tirano le somme,raccolgono davvero poco. Guarda come sono scomparsi Martin e Gaudu. Rimango comunque dell'opinione che anche noi,attualmente abbiamo proprio poco. Io,personalmente,in Tiberi non ho mai creduto e Pellizzari lo vedo in un ruolo di gregario di lusso alla Bora. Si salvano Milan e Ciccone.

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