I VOTI DI STAGI. VAN DER POEL, RICKAERT E MERLIER GLI EROI DI UNA TAPPA CHE SOLO AL TOUR...

I VOTI DEL DIRETTORE | 13/07/2025 | 17:56
di Pier Augusto Stagi

Tim MERLIER. 10 e lode. Fa una volata impeccabile, perfetta, anche se sceglie il centro strada e quindi il vento in faccia. Ma ha lo spunto più rabbioso, più convincente, più cattivo ed efficace. Dà l’impressione di avere un paio di denti in più sulla catena e nelle sue gambe. La volata ne è la dimostrazione: vince bene, senza se e senza ma. Per il 32enne belga è la terza vittoria di tappa al Tour. La numero 12 in stagione, la numero 62 in carriera. Per la Soudal Quick-Step terza vittoria di tappa in 9 disputate: non male per i ragazzi diretti da Davide Bramati. Il campione d’Europa è il velocista di riferimento? In questo momento credo di si, esattamente come Evenepoel lo è per le prove contro il tempo.


Jonathan MILAN. 7. Non è facile andare a riprendere quel folle di Van der Poel, perché qui al Tour va in fuga gente come lui. Lo riprendono con non poca fatica e per farlo Milan si deve giocare la squadra. Prende la posizione ideale, vicino alle transenne, scatta esattamente quando parte anche Tim, ma la volata del ragazzo di Buja è buona ma non buonissima. Ieri albatros, oggi gabbiano. In ogni caso non è un pulcino bagnato, ormai se non vince è lì e per noi italiani è tanta roba. Pensate solo per un momento se non avessimo uno come Jonny… Grazie al cielo ce lo abbiamo.


Arnaud DE LIE. 7. Oggi prende la posizione, la velocità è anche buona, ma quei due sono troppo anche per lui.

Pavel BITTNER. 7,5. Il 22enne ceco si butta nel cestello della centrifuga e ne esce neanche tanto strizzato.

Paul PENHOET. 7. Il 23enne della Groupama ci riprova: dopo Lille, quando era finito 7°, oggi si avvicina un po’ di più.

Biniam GIRMAY. 5,5. Gli manca ancora qualcosa, ma non molto. A certi livelli anche i particolari fanno la differenza. Sbaglia posizione, si fa risucchiare, non riesce a trovare il varco e fin qui raccoglie un 2° posto e due 6°: per l’eritreo è poca cosa, ma manca poco.

Phil BAUHAUS. 6,5. Si arrangia quasi sempre da solo: porta a casa piazzamenti e punti. Non è poco

Jordi MEEUS. 5,5. Il belga della Red Bull finisce fagocitato nelle retrovie. Avrebbe le doti per fare molto di più

Stan FREDHEIM. 6. Ha solo 22 anni, ma la Uno X Mobility ha un ragazzo di prospettiva molto interessante.

Kaden GROVES. 4. È semplicemente battuto: sembra la brutta copia di quello che conosciamo.

Dylan GROENEWEGEN. 4. Non c’è, non riesce nemmeno a vedere la top ten.

Mathieu VAN DER POEL. 10. Cosa gli vuoi dire? Nulla. Fa qualcosa di eccezionale. Una tappa tutta al vento e come Eolo va anche l’olandese. Ci crede, fino alla fine, fino ai 700 metri quando Vincenzo Albanese (voto 8) è il primo degli inseguitori ad andarlo a riprendere e a provare un colpo a sorpresa. Doveva essere una tappa di trasferimento, è stata una delle più belle di questo Tour divertente e animato da assoluti fuoriclasse. Tappa che si conclude con una media di 50 km/h (50,013 per la precisione), la seconda più alta di sempre. Cose da Tour.

Jonas RICKAERT. 10. Si porta a casa il premio come il più combattivo di giornata. È lui che parte subito in avvio e si porta a spasso il capitano olandese, Van der Poel. Fa un lavoro pazzesco e a 12 km dal traguardo, quando il gruppo è a 70 secondi da loro due, fa il cenno con la testa: sono finito. Poi va avanti a tirare come un dannato per altri 6 km. Altro che combattivo: premio Forrest Gump, per quelli stanchini che non mollano.

João ALMEIDA. 17. Non ce la fa. Con una frattura alla costola non è facile correre, figuriamoci in una corsa esigente come il Tour. Niente da fare per il portoghese, torna a casa con il premio di miglior compagno di squadra della prima settimana, purtroppo per lui e per Tadej il suo Tour dura poco di più.


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COMMENTI
Milan
13 luglio 2025 18:13 Arrivo1991
7 non direi (comunque albatros non albratros), anche perchè Merlier è più scattante e veloce di lui. Bravo comunque. Sono deluso da Girmay, che non riesce ad ingranare.
Van Der Poel ha animato la tappa in maniera incredibile. Chapeau

Considerazione
13 luglio 2025 18:31 italia
In questo momento merlier e più forte del gabbiano; comunque ha vinto una tappa è se vince la verde e un eccellente risultato. Domani arrivano le prime montagnette alla 10 tappa; se fosse stato fatto un percorso da "boiata pazzesca" così al giro ci sarebbero state tonnellate anzi megatonnellate di critiche ....

Considerazione
13 luglio 2025 18:51 italia
Rickaert e MVP hanno viaggiato a 50 orari per 170 km una tappa del più importante GT; 2 corridori fanno 50: mi domando se tutti i 170 con le bici da crono farebbero lo stesso percorso andrebbero come una utilitaria; in questo ciclismo ho la sensazione che qualcosa .... non quadra .. ; spero vivamente di sbagliarmi ....

Milan
13 luglio 2025 19:26 michele79
Opinione del tutto personale , ma a me tutto quel movimento della testa e del tronco mi dà sempre la sensazione che finisca per disperdere qualche watt.

Milan
13 luglio 2025 19:44 Kevin157
Come potenza penso non sia secondo a nessuno, deve diventare più furbo e partire al momento giusto. Facile da dire. Per quanto riguarda lo stile e il modo di pedalare ha molto da migliorare e sicuramente sfrutterebber di più la sua potenza.

Solo al Tour
13 luglio 2025 19:51 Frank46
Smettetela con sta miticizzazione del Tour. Abbiamo visto 9 giorni di niente e non è vero che in altre corse non si sia mai vista una tappa per velocisti in cui la fuga abbia messo in difficoltà il gruppo a causa di errori di valutazione del gruppo stesso. Di fughe riprese in extremis se ne sono viste svariate, qualche volta il gruppo viene persino fregato.

La realtà è che è passato mezzo tour e non è successo niente.

Percorso
13 luglio 2025 19:59 max73
9 tappe senza una vera salita.... fosse successo al Giro avrebbero criticato in tutti i modi gli organizzatori ma al Tour tutto è concesso..... domani vedremo se il tour sarà già chiuso

Gruppo
13 luglio 2025 21:10 De Vlaemink69
Ma nessuno si è accorto che l'ammiraglia Alpecin era sempre a fianco ai 2 fuggitivi x proteggerli dal vento laterale? Tutto permesso a qualcuno? Poi il gruppo gli ha lasciato prendere 5 minuti perché? Poi a 30 km dall' arrivo erano arrivati a 30 secondi poi si sono fermati perché?

X Franck
13 luglio 2025 21:11 vecchiobrocco
La differenza che al Giro sarebbero andati in fuga quelli della Polti e Bardiani, non il vincitore di 6 monumenti. Quest'anno gli organizzatori hanno volutamente ritornare allo schema anni 80-90 (8 tappe di "riscaldamento"), ma poi la corsa la fanno i corridori e al Tour è semplicemente un altro livello

Era del tutto calcolato
13 luglio 2025 21:59 Frank46
Hai proprio sbagliato era. I campioni che stanno segnando quest' era sono tutt' altro che degli automi come alcuni vogliono fare credere. Il ciclismo che va dai tempi di Indurain e arriva ai tempi di Froome è finito da un pezzo.

In quell' epoca li, soprattutto trai corridori da GT ci sono state ben poche eccezioni (Pantani e Contador sono state le più evidenti).

C'avranni pure radioline, computerini e altre robe di sto tipo ma quando è il momento non ci vadano minimamente a ste cose. Le utilizzano solo nelle fasi di controllo ma di spazio per l' inventiva ne lasciano e ne lasciano pure tanto quindi queste critiche dei soliti ad un fantomatico ciclismo del tutto calcolato lasciano il tempo che trovano. Di certo non sono i corridori più forti e rappresentativi di quest' epoca a non avere inventiva.

Semplicemente tour de france
13 luglio 2025 23:13 Ias
... Il tour de france è l'università del ciclismo, inutile qualsiasi paragone.

Strano Tour
14 luglio 2025 08:45 VanDerPogi
Ero abituato alla bagarre di chilometri e chilometri a inizio tappa per andare in fuga, invece in questi primi giorni quasi nemmeno ci provano. Strano...
Riguardo ai 50 di media, han fatto una gran cosa, ma considera che per metà tappa hanno avuto il vento forte da dietro, e per l'altra metà al più era trasversale. Ottima condizione per le fughe, pessima per organizzare un inseguimento. Perché ci han creduto solo in due?

@Bullet
14 luglio 2025 10:41 Frank46
Intendo dire che tutte le volte che vediamo attacchi a lunga gittata o comunque azioni molto dispendiose ai dati non ci devono proprio pensare, e anche a ciò che gli dicono dalla radiolina non devono pensarci.
Una volta arrivati i dati serviranno ai tecnici per cercare di analizzare le performance dei propri atleti ma anche cercare di capire quelle dei rivali.

In allenamento è ovvio che se hanno a disposizione questi dati li utilizzino per farsi trovare più pronti al momento di gareggiare.


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