NIERMANN. «NON CE LO ASPETTAVANO, ORA DOVREMO ESSERE ANCORA PIU' AGGRESSIVI»

TOUR DE FRANCE | 10/07/2025 | 08:14
di Francesca Monzone

Jonas Vingegaard  non era mai arrivato fuori dai primi dieci in una cronometro del Tour. Appena un mese fa, aveva avuto la meglio su Pogacar al Delfinato e quello di ieri a Caen doveva essere il giorno in cui avrebbe sferrato il suo primo colpo allo sloveno. Non è stato così e alla fine della cronometro si mostrava come il grande sconfitto di giornata. 


E’ difficile capire cosa sia accaduto in casa Visma-Lease a Bike, perché Edoardo Affini è arrivato terzo, ma Vingegaard e Jorgenson, che sono i due uomini di classifica, sono andati ben al di sotto delle aspettative.


Il danese ha perso ben 1'21" da Evenepoel. Ma la cosa più dolorosa è stata che Pogacar lo ha superato di 1'05" e un ritardo così importante di Vingegaard, dopo appena 5 giorni di corsa, non si era mai visto.

Anche il direttore sportivo Grischa Niermann non ha potuto nascondere la sua delusione e ha iniziato ad interrogarsi su cosa non abbia funzionato, perché è evidente, che qualcosa per Vingegaard e Jorgenson non è andato come avrebbe dovuto. «Fino all'inizio della cronometro, tutto andava bene - ha detto Niermann - Ma dopo pochi chilometri, Jonas era a otto secondi da Remco. E da lì in poi, ha continuato a perdere altro tempo».

Niermann al momento non trova una spiegazione, perché non è una questione di materiali e neanche del vento, ma qualcosa non ha funzionato. «Non è una questione di vento e neanche di strategia. In una cronometro come questa, la strategia non conta. Si tratta solo di spingere dall'inizio alla fine e nemmeno i tratti tecnici erano un problema. Jonas semplicemente non aveva abbastanza potenza».

La cronometro di Vingegaard è stata così negativa che persino il suo principale rivale, Tadej Pogacar, è rimasto sorpreso. In genere, i corridori più forti al Tour de France sono cauti nel giudicare le prestazioni mediocri dei loro rivali, ma anche lo sloveno è rimasto sorpreso. Jonas sicuramente è un corridore molto leggero, e un tracciato come quello di Caen, non aiuta i corridori come lui, ma anche in questo caso, la colpa non può essere data al peso. 

E adesso cosa dobbiamo aspettarci? Certo il Tour è ancora lungo e non è stata ancora scalata una montagna, ma adesso la Visma dovrà correre ai ripari. «Il risultato di Caen non cambierà il nostro approccio. Sta a noi recuperare il tempo perduto. Questo deficit è maggiore del previsto? Sì. Ce lo aspettavamo? No. Ma la situazione è quella che è. Ci rifaremo a partire da oggi. A questo punto dovremo diventare più aggressivi e da qualche parte dobbiamo cercare di recuperare quel tempo se Jonas vuole vincere il Tour. Non ci aspettavamo una sconfitta così grande, ma è successo e dobbiamo ripartire da qui e combatteremo di nuovo a partire da oggi».


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