
Sul sito specializzato in statistiche procyclingstats ieri Filippo Conca ha battuto Tadej Pogacar e il suo Swatt Club è stato più cercato di qualunque altra formazione al mondo. Oggi non si fa che parlare di questo "ex-professionista" che ha battuto i grandi con una squadra dalla maglia completamente bianca. La sua società, che è vero non è nè Continental, nè Professional, nè World Tour, ha sorpreso tutti e superato le sue stesse aspettative ma aveva puntato al Campionato Italiano con la professionalità e il puntiglio di quelli veri. Anzi, di quelli che hanno talmente fame di mettersi tutti dietro da correre senza uno stipendio, ma non senza sponsor. Quelli ci sono e vanno ricordati perchè per rispettare lo stile di questo club hanno accettato di non mostrarsi su una divisa pulita (loro l'hanno ribattezzata papale) che ieri ha brillato sotto il sole friulano.
Non ci sono differenze è il motto di questo gruppo supportato da partner come Giant, Maurten, Shimano, Pirelli e Lazer, che ci hanno visto lungo e si sono affiancati a questo gruppo di "folli" che spopola sui social e nel mondo amatoriale. Ieri hanno realizzato un'impresa, che Filippo Conca ha festeggiato con un gesto che lo accompagna fin da bambino, come dimostra questa bella foto uscita dall'archivio del nostro Danilo Viganò. Risale al 6 maggio 2012, il futuro campione d'Italia era Esordiente e vinceva la Sesto-Inverigo in maglia VC Sovico diretto da Matteo Fontana, ora suo attuale compagno di squadra nello Swatt Club. All'epoca probabilmente sognava già la maglia tricolore e una carriera più lineare di quella che ha vissuto fino a ieri «per colpa di questo ciclismo».
Voleva che tutti lo guardassero negli occhi e ci è riuscito benissimo. Come ha fatto a 26 anni, macinando chilometri soprattutto in sella a una bici gravel, lo spiega oggi la sua squadra sul blog da cui tutto è partito nel 2013: solowattaggio.com. Il merito oltre che delle doti di Pippo e dei suoi valorosi compagni è dell'heat training, ossia della preparazione svolta ad alte temperature fin da gennaio. «Lunghe sedute sui rulli vestiti, uscite nelle ore più calde lanciando il protocollo “Studio Aperto” delle ore 13. Tutto questo ha fatto scappare di mano la situazione, con i nostri amatori che ormai escono in lungo anche nel cuore di giugno; state esagerando ragazzi - raccontano dal gruppo presieduto da Carlo Beretta, che in ammiraglia ha l'ex pro' Giorgio Brambilla. - La gara di ieri è stata la ricompensa di tutto ciò. Caldo infernale e tutti i cinque ragazzi davanti e brillanti, nell’epoca in cui i preparatori predicano di fare altura sull’Everest senza pensare a giornate così. Ginestra e Carollo in fuga, Conca primo, Gaffuri quinto. Pettiti tredicesimo e sempre brillante davanti. Un pensiero a Giacomo Garavaglia, investito in bici poche settimane fa. Sarebbe stato il regista».
Mattia Gaffuri è l'allenatore di tutto il team mentre Conca è seguito dal "bandito" Luca Vergallito, professionista in attività con la Alpecin Deceuninck, arrivato nella massima categoria grazie alla Swift Academy.
Immaginando che il telefono di Manuel Quinziato, procuratore di Conca, oggi sia risuonato più volte, per vedere il body tricolore del Campione d'Italia l'invito dello Swatt Club è di non perdere la prossima Swatt Crit a Lainate il 16 luglio. Solo dopo quella data potremo vedere Filippo Conca con una divisa diversa da quella con cui, sportivamente parlando, è rinato.
foto archivio Viganò