
Jonathan Milan sta imparando a conoscere il Tour de France e in due soli giorni ha accumulato le esperienze più diverse: «Cos'è successo con Girmay al traguardo volante? Niente di particolare, un semplice fatto di corsa, lui ha un po' allargato, io mi sono innervosito. Ma ci siamo chiariti subito e ci siamo stretti la mano anche qui dopo il traguardo, perché c'è stima reciproca e rispetto fra di noi e capitano questi momenti dove c'è un po' nervosismo in gruppo».
Poco dopo il traguardo intermedio Milan ha sbattuto contro il braccio di una persona che si era sporta troppo, per riprendere il passaggio della corsa con il telefonino.
«Il passaggio era molto stretto. Mi sono preso un telefono in faccia, la ragazza penso che abbia perso il telefono perchè mi sono preso una bella manata addosso».
Le strade del Tour de France sono piene di pubblico e in alcune occasioni è difficile contenre la quantità di gente sul ciglio della strada, nonostante il supporto della sicurezza e della gendarmeria e delle transenne. «Vedere tanta gente sulle strade è bellissimo, ma i tifosi devono restare in zona di sicurezza, bene a bordo strada e fare grande attenzione ai telefonini che possono davvero essere molto pericolosi».
Domani ci sarà una nuova occasione per i velocisti e Milan cercherà di arrivare primo e vincere la terza tappa della Grande Boucle: «Domani ci riproviamo perché sarà una tappa per velocisti. Oggi è stata una tappa bella tosta e domani ci sarà una tappa più adatta a me e ci proverò».